Un blog creato da cormorano71 il 10/09/2007

Pisa la mia città

adesso voglio parlare della mia città, sembra che non ci riesca e allora proseguo a casaccio e quando ho un po' di tempo inserisco quello che capita...

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

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« Oggi sento il bisogno di...La legge è come la minchia »

Sugli effetti del nucleare sulla saluta umana, gli scienziati hanno sempre sbagliato.

Post n°87 pubblicato il 03 Giugno 2010 da cormorano71
 

"Sugli effetti del nucleare sulla saluta umana, gli scienziati hanno sempre sbagliato."

 "...un errore tragico e poco noto che è stato fatto  dalla comunità medica e dei fisici, come me, durante i primi anni della  Guerra Fredda, che ha avuto un ruolo importante nella crescita enorme dell’incidenza di malattie croniche come il cancro e il diabete, e quindi del  costo dell’assistenza sanitaria nella nostra nazione."

"presumere che l’esposizione a radiazioni della popolazione conseguente al funzionamento dei reattori nucleari non avrebbe alcun effetto negativo sulla salute umana".

"Questa ipotesi era basata sulla nostra esperienza di mezzo secolo di studi che non hanno mostrato alcun aumento rilevabile nei tassi di cancro per le persone che sono state esposte a raggi X a scopo diagnostico.
Ciò che non è stato compreso è che gli elementi radioattivi creati nella fissione dell'uranio, non hanno prodotto soltanto un piccolo aumento della quantità ricevuta dall’esterno come dose naturale di fondo. Invece, le particelle e i gas prodotti nel processo di fissione e rilasciati nell’ambiente, provocano danni da radiazioni di gran lunga maggiori di quelli provocati dai raggi X usati a scopo diagnostico, poiché i prodotti radioattivi di fissione e gli ossidi di uranio sono inalati e ingeriti con il latte, l’acqua potabile e il resto della dieta, concentrandosi in organi critici del corpo."

"lo iodio-131 attacca la tiroide e danneggia la produzione di ormoni della crescita e favorisce il cancro della tiroide; lo stronzio-90 si concentra nelle ossa, dove danneggia il midollo ematopoietico, provocando la leucemia, nonché danni ai globuli bianchi del sistema immunitario che combattono le cellule tumorali e i batteri; il Cesio- 137 si concentra nei tessuti molli come il seno e gli organi riproduttivi di maschi e femmine, e induce vari tipi di cancro in soggetti adulti, nei loro bambini, così come nelle generazioni successive."

"Né si è scoperto, fino ai primi anni ‘70, che le esposizioni prolungate a radiazioni da prodotti di fissione che si accumulano nel corpo, sono molto più pericolose della stessa dose totale ricevuta in una breve esposizione ai raggi X"

"Così si dette inizio ad un programma di costruzione di un gran numero di  impianti nucleari che ebbero il permesso di scaricare piccole quantità di prodotti di fissione, comparabile con i livelli di ricadute atmosferiche dei test nucleari. (...) Pertanto, quando si è scoperto che piccole quantità di prodotti di fissione causano danni molto maggiori rispetto alle previsioni, (non solo leucemie e altre forme di  cancro, ma anche parti prematuri, basso peso alla nascita e mortalità  infantile), tali risultati furono secretati dal nostro governo per paura che essi mettessero in pericolo il valore di deterrenza dell’arsenale nucleare."

 

Articolo di riferimento: http://www.altrenotizie.org/ambiente/3227-nucleare-scienza-contro-obama.html

Ernest J. Sternglass: http://en.wikipedia.org/wiki/Ernest_J._Sternglass

Radiation and public healt project: http://www.radiation.org/

 
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L'ERA NUCLEARE

di Carlo Rubbia 

(testo integrale http://www-news.uchicago.edu/fermi/Group19/enricofermi/eranucleare.htm)

L'era nucleare ha inizio il 2 dicembre 1942, quando Enrico Fermi riesce a innescare la prima reazione a catena controllata con la pila atomica C.P.1 - Chicago Pile Number One - da lui costruita in una palestra dell'Università della capitale dell'Illinois.

...

Queste "vergogne" dell'energia nucleare vengono nascoste nelle profondità sotterranee e marine.Non abbiamo la minima idea di quello che potrebbe succedere dei fusti con tonnellate di sostanze radioattive che abbiamo già seppellito e di quelli che aspettano di esserlo.Ci liberiamo di un problema passandolo in eredità alle generazioni future, perché queste scorie saranno attive per millenni.
La sicurezza assoluta non esiste neppure in quest'ultimo stadio del ciclo nucleare. I cimiteri radioattivi possono essere violati da terremoti, bombardamenti, atti di sabotaggio. Malgrado tutte le precauzioni tecnologiche, lo spessore e la resistenza dei materiali in cui questi rifiuti della fissione sono sigillati, la radioattività può, in condizioni estreme, sprigionarsi in qualche misura, soprattutto dai fusti calati nei fondali marini. Si sono trovate tracce di cesio e di plutonio e altri radioisotopi nella fauna e nella flora dei mari più usati come cimiteri nucleari. Neppure il deposito sotterraneo, a centinaia di metri di profondità può essere ritenuto secondo me, completamente sicuro. Sotto la pressione delle rocce, a migliaia di anni da oggi, dimenticate dalle generazioni a venire, le scorie potrebbero spezzarsi o essere assorbite da un cambiamento geologico che trasformi una zona da secca in umida, entrare quindi nelle acque e andare lontano a contaminare l'uomo attraverso la catena alimentare. A mio parere queste scorie rappresentano delle bombe ritardate. Le nascondiamo pensando che non ci saremo per risponderne personalmente.

 

"Il reperimento e lo sfruttamento delle fonti energetiche, costituisce oggi uno dei problemi più gravi ed urgenti che la nostra società si trova a dover affrontare. L'energia nucleare, che sembrava in un primo momento poter essere la soluzione più valida, perché energia pulita, si è rilevata ora piena di pericoli e di minacce per l'uomo; d'altra parte anche le tradizionali fonti di energia e le cosiddette "fonti alternative" non sembrano adeguate a risolvere il problema."

 
 
 
 
 
 
 

EREDITà DA NON LASCIARE AI NOSTRI FIGLI

 
 
 
 
 
 
 

REPORT RAI - TRASMISSIONE SUL NUCLEARE.

Titolo: L'eredità

Spegnere le centrali dopo che il referendum dell'87 aveva abrogato il nucleare è costato agli italiani circa 9 miliardi di euro. Soldi usciti dalle tasche delle famiglie con le bollette della luce per risarcire l'Enel del mancato guadagno e per mantenere in sicurezza gli impianti, che dopo 20 anni sono ancora lì con tutto il loro carico radioattivo...

 
 
 
 
 

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