Scintille

Auguri di luce, e d'oro.

L’inizio di un gelido inverno, le nuvole e l’eclissi lunare ci hanno fatto da scorta per il Natale, in questi ultimi giorni. Malinconici, forse. E nostalgici, come certe sere, tra le personali stanze del cuore.
Ma quando mi prende questa tristezza, corro in libreria a farmi un regalo. E così approfitto di queste ricorrenze(inclusi il mio onomastico ed il mio compleanno) per accaparrarmi titoli di libri. Quaderni senza tempo. Senza principio né fine. E, in effetti, nulla è più seducente di quelle pagine dal colore misto, bianco-giallo.

Mi chiedo cos’è che mi rattristi. E non trovo nessuna saggia risoluzione. Perlomeno non istantaneamente. Ma "dentro all'anima ho cieli immensi" - come cantava Battisti – ricordate? E, forse, le nuvole o l’ eclissi lunare c’entrano ben poco.
Forse, le mie lacrime hanno radici che nascono tra i racconti delle persone con cui lavoro ogni giorno. Che ormai considero miei amici. So quanto mi vogliono bene, lo leggo nei loro occhi quando mi vedono arrivare. E’ in quegli occhi che intravedo il riflesso della paura, e dello sconforto, per la condizione di precariato che si trovano a dover affrontare.  Spero che la loro situazione trovi presto un punto di arrivo. Poi c’è Giuseppe; sembra sempre un po’ scosso ultimamente, imbottito di tempeste, ma io so che i suoi pensieri sono tutti per il nonno. E purtroppo, in queste ultime ore che gli restano, si può solo pregare affinché la sua anima trovi una luce che lo guidi per quest’oscuro sentiero. Prego anch’io per un tramonto sospeso che illumini le nostre anime. D’altronde, è nelle lunghe notti di dicembre che abbiamo più bisogno di luce.

Come ogni anno, anche domani sera ci riuniremo per il cenone della vigilia, intorno al calore del tavolo di nonna Anna. Però mi aspetto già di vedere molte sedie vuote, domani. Saranno quelle dei miei zii, che festeggeranno il Natale distesi su un letto, a riannodare il tempo. A loro auguro di dimenticare presto tutto il buio in cui hanno navigato, e spero che le luci di Natale scaldino e stringano forte i loro cuori d’inverno.

Concludo questo post nel modo più giusto, augurando a tutti, ma proprio tutti (compreso me stesso) di saper sempre trovare l'estate dentro di noi anche se fuori, o dentro, al momento - ma solo al momento - piove. Io, personalmente, nelle profondità dell’inverno, quando tutto intorno a me è brina e gelo, non ho freddo, non ho paura: perché so che l’oro dell’estate brilla tenace dentro di me.

(By Viparious)