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IO TI AUGURO IL TEMPO di Teresa Ramaioli

Post n°24995 pubblicato il 03 Agosto 2016 da dinobarili
 

IO TI AUGURO IL TEMPO  di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 02/08/16 alle 18:50 via WEB
Io ti auguro del tempo" di Elli Michler Io ti auguro non tutti i possibili regali. Io ti auguro solo quello che la maggior parte della gente non ha: Io ti auguro del tempo per gioire e per ridere, e quando lo usi puoi cambiare qualcosa là fuori. Io ti auguro del tempo per il tuo fare, per il tuo pensare, non solo per te stesso, ma anche per regalarlo. Io ti auguro del tempo per non avere fretta e per correre, ma il tempo per poter essere soddisfatto. Io ti auguro del tempo non solo così per poterlo sprecare. Io ti auguro che ti possa restare del tempo per stupirti, e del tempo per avere fiducia, invece che guardare come passa il tempo nell'orologio. Io ti auguro del tempo per poter afferrare le stelle e tempo per crescere, cioè per maturare. Io ti auguro del tempo per sperare di nuovo e per amare, non ha senso rinviare questo tempo. Io ti auguro del tempo per trovare te stesso, ogni giorno, ogni ora per trovare la felicità. Io ti auguro del tempo anche per perdonare gli altri. Io ti auguro di avere tempo per vivere... (Elli Michler)---Buona giornata Teresa Ramaioli

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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 03/08/16 alle 19:17 via WEB
CAROSELLO 3 Febbraio 1957----:Il 3 febbraio 1957 nasce uno dei programmi televisivi più amati dai bambini italiani degli anni ’60: Carosello. Tra Carmencita e Caballero testimonial della Lavazza, spiccava l’Omino con i baffi della Caffettiera Bialetti, l’indimenticabile Calimero, il pulcino "piccolo e nero" che finisce distrattamente in una pozzanghera, si sporca e ritrova il suo colore naturale solo grazie al sapone da lui stesso pubblicizzato con il famoso slogan:"Ava come lava"; amici di Carosello, dei bimbi, ma anche dei più grandi. Carosello era l’Appuntamento serale, un momento immancabile per la famiglia italiana che si riuniva: nonni, genitori e figli, tutti insieme per questi pochi minuti di ilarità. Poi i bambini andavano a letto senza protestare. Carosello è un programma televisivo dalla sceneggiatura teatrale che ad ogni puntata, come un teatro, vede aprirsi un piccolo sipario. Al pubblico vengono presentate una serie di storielle costruite sulla formula del racconto breve. Si tratta di sketch comici e divertenti, recitati da artisti con nomi noti e realizzati da affermati registi che hanno unito musica,cinema,teatro e animazione, dando vita ad un programma innovativo . Dopo aver dato colore alle serate degli italiani per vent’anni, Carosello andò in pensione il 1° gennaio 1977, con il saluto di addio affidato a Raffaella Carrà. Ciao Teresa Ramaioli
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 03/08/16 alle 19:19 via WEB
CALIMERO IL PULCINO NERO ---Calimero, il pulcino nero, è stato uno dei protagonisti del Carosello anni ’60.Calimero nasce ufficialmente il 14 luglio del 1963, riprendendo la storia del brutto anatroccolo: sedicesimo uovo della chioccia Cesira, non riesce a nascere assieme agli altri pulcini, così si ritrova dentro l'uovo e quando riuscirà ad uscire un pezzetto di guscio gli rimarrà per sempre sulla testa. La mamma non lo riconosce e Calimero la cerca finendo in una pozza di fango e diventando tutto nero, al punto che Cesira, alla domanda del pulcino, "Sei tu la mia mamma?" gli risponde "Io la tua mamma? Ti sbagli carino. Io pulcini neri non ne ho mai avuti. Vedi, i miei sono tutti bianchi". Calimero però insiste e chiede : "Ma se fossi bianco vorresti essere la mia mamma?" Cesira, impassibile, risponde "Certamente, carino". Calimero è sempre sincero e a fronte di ogni sopruso subito, Calimero esclama la famosa frase che risuona all'orecchio di tutti : "Fanno sempre così perché loro sono grandi e io sono piccolo e nero: ma è un'ingiustizia però!" Gli autori, Nino, Toni Pagot e Ignazio Colnaghi, lo crearono per un marchio di detersivi. Sul piccolo pulcino nero, che non perde mai il suo guscio portato come cappello, gli autori costruirono una serie di avventure che terminavano con l’Olandesina che lava Calimero, dopo sue vicissitudini, facendolo tonare bianco come i tutti gli altri pulcini. Storie che racchiudono un messaggio di speranza: un futuro migliore anche per chi è vittima di ingiustizie. Il nome di Calimero deriva dalla chiesa milanese di San Calimero, dove si sposò Nino Pagot. Antonio Pagotto, in arte Toni Pagot, appassionato fin da piccolo al mondo dell’animazione, ha collaborato con grandi nomi dell’animazione come Hanna & Barbera e Sergio Toppi e negli anni ’70 con il Corriere dei Piccoli e il Corriere dei Ragazzi e dal 1977 con Il Giornalino. Con il fumettista Sergio Toppi ha raccontato a fumetti la vita di Karol Wojtyla. Ciao A tutti gli amici del blog Teresa Ramaioli
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