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SALUTI DA PAVIA

Post n°20582 pubblicato il 20 Agosto 2015 da dinobarili
 

SALUTI DA PAVIA

buon giovedì 20 agosto 2015

 

 

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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 20/08/15 alle 18:39 via WEB
ALBERI MONUMENTALI---Alcuni hanno un’importanza particolare per essere eccezionalmente vecchi, per esser stati al centro di episodi storici o per essere legati a episodi della vita di uomini illustri. Monumenti della natura, che si collocano accanto a quelli creati dall’uomo e costituiscono un patrimonio di grande valore, da conoscere e tutelare. Quercia di Pinocchio -Parco di Villa Carrara, San Martino in Colle (Toscana) In località San Martino in Colle al confine con Gragnano,nel Parco di Villa Carrara,(provincia di Lucca), vive una delle più spettacolari querce d’Europa, un’enorme roverella (Quercus pubenscens, anche se secondo altri si tratterebbe di Quercus robur o peduncolata). Il possente albero è vissuto così da 600 anni. I suoi rami si estendono per 40 metri e cadono pesanti verso il basso. La leggenda narra di riti che si officiavano intorno a quest’albero. Si dice che i rami della pianta siano curvi verso il suolo proprio perché vi danzavano sopra le streghe. Dalla fine del secolo in poi è stata ribattezzata Quercia di Pinocchio, essendo secondo molti proprio questo l’albero citato nel suo libro da Carlo Collodi (che in effetti passava qui le sue vacanze, da bambino). È a quest’albero che impiccano il burattino, ed è sempre sotto la sua chioma che Pinocchio incontra il gatto e la volpe, una volta uscito dalla casa della Fata Turchina, che l’autore dice essere non molto distante dalla pianta. Ciao Teresa Ramaioli
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 20/08/15 alle 18:41 via WEB
Palazzo Belcredi di Pavia costituisce uno dei pochi ambienti medievali pavesi pervenuti fino ai nostri giorni. L’edificio fu costruito su fondamenta romane. Già nell'VIII secolo Palazzo Belcredi era un palazzo nobiliare, probabilmente per essere ubicato presso la reggia di Teodorico e la chiesa di San Colombano. Intorno al 1100 viene demolito insieme alla reggia e poi ricostruito. L'ossatura dell'edificio è in gran parte di tipo romanico, con facciata in cotto e ampie tracce di monofore e portali a tutto sesto. A un successivo intervento, operato nel Quattrocento, appartiene il portale d'ingresso, inquadrato superiormente da una cornice in cotto di tipo tardo-gotico. II cortile è del Cinquecento, mentre lo scalone presenta una balaustra barocca con eleganti trafori. Il Palazzo presenta sia mura medievali, sia mura risalenti al V secolo. I Belcredi, feudatari sin dal 1164 di numerose terre in Oltrepò, sono stati proprietari del Palazzo e della Torre per almeno sette secoli, fatto questo che ha consentito l'ottima conservazione e il mancato smembramento del complesso. Alla fine del Settecento, il Palazzo è di proprietà del Marchese Giuseppe Gaspare Belcredi, docente di diritto civile e feudale all'Università di Pavia. Ciao a tutti gli amici del blog Teresa Ramaioli
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