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SALUTI DA PAVIA

Post n°18828 pubblicato il 08 Aprile 2015 da dinobarili
 

SALUTI DA PAVIA

buon mercoledì 8 aprile 2015


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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 08/04/15 alle 17:21 via WEB
La ciotola del nonno C’era una volta un povero vecchio, che non ci vedeva più, non ci sentiva più e le ginocchia e le mani gli tremavano. E quando era a tavola non poteva tener fermo il cucchiaio e faceva cadere la minestra sulla tovaglia e qualche volta gliene scappava anche dalla bocca. La moglie di suo figlio se n’era ormai schifata e, purtroppo, anche suo figlio. E non lo vollero più a tavola con loro. Il povero vecchio doveva star seduto accanto al camino e mangiava un poco di zuppa in una scodella di terracotta. Un giorno, siccome le sue mani tremavano, gli cadde la scodella per terra e si ruppe. La nuora gliene disse di tutti i colori e il povero vecchio non rispose nulla. Gli comprarono una scodella di legno e gli dissero: “Questa certo non la romperai!”. Una sera suo figlio e le nuora videro il loro bimbo, che raccattava i cocci della scodella di legno e cercava di unirli. Il padre gli disse: “Che fai?”. Rispose il bambino: “Riaggiusto la scodella di legno, per dar da mangiare a te e alla mamma, quando sarete vecchi!”. Ora il nonno mangia ancora a tavola con gli altri, che lo trattano bene e gli vogliono bene. (Fratelli Grimm) – Ciao Teresa Ramaioli
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 08/04/15 alle 17:23 via WEB
Pavia--Chignolo Po è un comune di circa 4.000 abitanti della provincia di Pavia. Immerso nella campagna del Pavese, si trova il Castello Procaccini, splendida dimora patrizia, ottenuta dalla trasformazione di una fortezza del XII secolo appartenuta ai Pusterla, Visconti e Cusani. Per la sua grandiosità, il Castello di Chignolo Po venne denominato e conosciuto nel mondo come la “Versailles della Lombardia” e vi soggiornarono Papi, Imperatori, Principi e Re. La parte più antica del Castello, nato come fortezza su di un'altura, è la grande Torre, dalla quale si controllava un lungo tratto del Po. Si ritiene che essa fu fatta costruire dal Re Liutprando intorno al 740 d.C., (Pavia era capitale dei Longobardi), con lo scopo di servire da fortezza di difesa e di presidio sul Po e sulla Via di Monte Bordone, successivamente denominata via Francigena - Romea che collegava il Nord Europa con Roma. Davanti al fortilizio, verso settentrione, sorge il Borgo (Ricetto), che fu interamente riedificato nel 1600, protetto all'ingresso da un fossato e con quattro rivellini (torrioni) ai lati estremi. Il Castello, in poco tempo, a partire dal XIII secolo, divenne uno dei maggiori Feudi Lombardi. Nei primi decenni del 1700 fu ampliato e trasformato, dal Cardinale AgostinoCusani, da Fortezza medioevale in una vera e propria Reggia settecentesca , dove soggiornarono Papi, Imperatori, Re, Principi e Arciduchi. L’architetto romano Giovanni Ruggeri chiamò maestranze, scultori e pittori veneziani e francesi per far seguire la costruzione di giardini, gazebi, ninfei, statue e fontane a ridosso del Castello; mentre ad artisti venne affidata la realizzazione degli stucchi e dei dipinti che impreziosiscono le sale di rappresentanza.. Ciao Teresa
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 08/04/15 alle 17:42 via WEB
NAVIGLIO GRANDE- MILANO-----Fino al 1913 il Naviglio Grande era solcato dai «barchett», le barche corriere che partivano da Abbiategrasso, Boffalora, Gaggiano e Turbigo e trasportavano i passeggeri,bestie,merci e la corrispondenza fino alla darsena di Milano. L’antica “corriera” passava alle otto del mattino e nel pomeriggio partiva ad un’ora non ben definita. Per non rischiare di perdere la corsa la gente si preparava con molte ore di anticipo nelle osterie vicine all’approdo; qui aspettava di udire l’inconfondibile voce del barcaiolo che annunciava l’arrivo del barchett: “El vaa! El barchett, el vaa”…. Dalle cinque alle otto ore per raggiungere Milano! Il Berchett funzionava in tutte le stagioni, all’andata la barca era trasportata dalla corrente; al ritorno, per risalire il corso d’acqua, era trainata da un cavallo lungo la sponda. E ad aggiungere un altro tocco di …poesia il “Torototela”, un cantastorie che raccoglieva i soldi del biglietto suonando uno strumento costruito con uno spago teso e una zucca vuota che utilizzava come cassa di risonanza.---Ciao Teresa
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alba.estate2012
alba.estate2012 il 08/04/15 alle 17:44 via WEB
Saluti da Cremona!!! Un abbraccio Antonella
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dinobarili
dinobarili il 08/04/15 alle 17:58 via WEB
Ciao Antonella - ... è passata anche Pasqua. Buona serata. Dino
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alba.estate2012
alba.estate2012 il 08/04/15 alle 21:02 via WEB
Purtroppo i giorni volano... Ciao!!!
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