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DANIELE E LA PASSIONE PER I MATTONI racconto (259) di Dino Secondo Barili

Post n°18036 pubblicato il 19 Febbraio 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

 259

Daniele e la passione per i mattoni

Si dice che ogni lavoro ha i suoi lati positivi e i suoi lati negativi. Daniele aveva studiato da Geometra, ma aveva preferito continuare il lavoro di suo padre: artigiano – muratore. Daniele fin da ragazzo era cresciuto… a mattoni e calce. Per lui, era il miglior “gioco” che si poteva giocare. Quando, però, gli anni passano, cambia anche il tipo di gioco. Dopo il Diploma, Daniele aveva provato a lavorare in un Ufficio Amministrativo. Gli era sembrato di essersi chiuso “in una tomba”. Tornato all’aria aperta aveva seguito il padre nella sua attività di ristrutturazioni di edifici. Daniele ci aveva preso gusto. Poi ci aveva messo del suo. Siccome era curioso per natura, aveva capito che i mattoni… non sono mai stati uguali nelle varie epoche. Hanno cambiato dimensione secondo i vari periodi storici. Il Geometra – muratore si era così deciso ad iscriversi ad un corso speciale di “storia dell’edilizia”. Daniele aveva trovato finalmente la sua strada e il suo ambiente a contatto con archeologi qualificati. A quarant’anni sapeva tutto sui mattoni, sul modo in cui venivano confezionati, cotti e messi in opera. Inoltre, distingueva “a vista” l’epoca di una determinata costruzione… se di epoca romana, del 1100 o del 1500. Quando occorreva il “consiglio di un esperto”, molte persone ricorrevano al Geometra - muratore. Un anno fa, Daniele venne chiamato a ristrutturare un’antica cascina della Lomellina. Il paesaggio della Lomellina offre aspetti unici e straordinari. Ci sono testimonianze storiche che risalgono a quattro – cinquemila anni fa. Quando Daniele vide la Cascina soprannominata “della Principessa Ida” capì che aveva a che fare con strutture edili antichissime, da trattare con “i guanti”. Dopo un sommario esame, Daniele, il muratore, in base ai tipi di mattoni usati aveva individuato tre corpi di costruzioni ben distinte. Una costruzione risaliva all’anno mille circa. Una seconda costruzione al 1300. Ed una terza al 1500. Ad incuriosire il geometra – muratore era stata la disposizione delle costruzioni. Daniele cominciò a fare dei rilievi a tracciare delle linee. A mano a mano che i lavori progredivano cominciava ad emergere un “disegno costruttivo” originale, voluto e finalizzato a rappresentare qualche cosa. Ma che cosa? Sembrava che gli edifici delle varie epoche assomigliassero ad un triangolo dove comparivano solo i lati esterni, ma mancava la “punta”… inesistente. Una notte Daniele ebbe un sogno. Sognò di trovarsi nella Cascina in un’epoca antica. Un gruppo di soldati scortavano la carovana di una Principessa Ida diretta a Roma. Il paesaggio era quello della Lomellina. Ad un certo punto del sogno, la Principessa si ammalava e moriva. Il sogno terminava in quel momento. Per Daniele, quel sogno voleva dire qualcosa. Siccome era domenica e la Cascina era disabitata, il Geometra si recò ugualmente sul posto di lavoro. Daniele cominciò a tracciare segni  fino ad individuare la “punta del triangolo”. Si mise a scavare. Dopo ore di lavoro, venne alla luce una tomba funeraria. Ormai, Daniele aveva realizzato il suo sogno segreto: “trovare la tomba della Principessa Ida”. In quell’istante un improvviso temporale oscurò il cielo. Vento, fulmini e tuoni ruppero l’aria. Un acquazzone sconvolse la natura. Daniele si riparò sotto un porticato, ma l’acqua piovuta in abbondanza dal cielo aveva completamente allagato la buca che aveva scavato fino a renderla irriconoscibile. Il Geometra – muratore, capì che il segreto della “Principessa Ida” doveva restare tale e non ci pensò più. (259)-

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Commenti al Post:
alba.estate2012
alba.estate2012 il 19/02/15 alle 17:15 via WEB
Bellissimo racconto carissimo Dino, dimostra che una persona è felice quando fa un lavoro che lo appassiona come Daniele.. La principessa Ida voleva rimanere in quel posto a riposare per sempre e Daniele l'ha capito.. bellissimo e dolce racconto. Un abbraccio e buona serata, Antonella
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dinobarili
dinobarili il 20/02/15 alle 08:56 via WEB
Ciao Antonella - I racconti sono presi dalla reale ... anche se sembrano solo fantasia. Buona giornata. Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 20/02/15 alle 14:49 via WEB
Ciao Antonella - ogni uomo insegue i suoi sogni. A volte i sogni portano a scoperte inaspettate. Buona giornata. Dino
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 19/02/15 alle 17:44 via WEB
Prodotti tipici lombardi---La Lomellina è, fin dal Medioevo, zona di allevamento dell’oca. Nelle sue terre basse e acquitrinose, questo animale offriva alle famiglie residenti molteplici risorse: carne. pelle, piume, grasso, fegato e frattaglie. La necessità di conservarne le carni ha spinto gli allevatori alla produzione di salami e prosciutti, ancor’oggi prodotti con lavorazione artigianale. Il salame d’oca è fatto per un terzo con carne magra d’oca, alla quale si aggiungono carne e grasso suino, tritati in proporzioni uguali. Dopo un passaggio nel tritacarne, all’impasto vengono aggiunti sale, pepe ed aromi vari. L’insacco avviene nella pelle d’oca, precedentemente ritagliata e messa sotto sale. Dopo l’asciugatura per 2-3 giorni viene bollito a fuoco lento e lasciato raffreddare nell’acqua di cottura. Questo salame, la cui pezzatura è di circa 1Kg, viene venduto sia crudo che cotto, ma in ogni caso, prima di consumarlo è necessario cuocerlo per almeno un’ora. Se servito freddo, è un ottimo antipasto, mentre caldo diventa un secondo eccellente, specie se accompagnato da verdure cotte. Può essere utilizzato anche per uno spuntino, così come prescrive la tradizione lombarda, servito con mostarde e salse agrodolci. Se ne consiglia l’abbinamento con un vino bianco morbido e aromatico. Ciao Teresa
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annamariamennitti
annamariamennitti il 19/02/15 alle 18:13 via WEB
Bellissimo racconto,Daniele con i suoi mattoni si stava inoltrando troppo, c'è sempre un limite ....troppi secoli erano trascorsi , doveva rimanere un mistero ..Il mistero della Principessa Ida ciao Dino
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dinobarili
dinobarili il 20/02/15 alle 08:58 via WEB
Ciao Annamaria - certi segreti fanno parte della vita quotidiana. Meglio tenerne conto. Buona giornata. Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 20/02/15 alle 14:55 via WEB
Ciao Annamaria - nella vita ci sono cose che l'uomo non potrà mai sapere. Buona giornata. Dino
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DoNnA.S
DoNnA.S il 19/02/15 alle 21:15 via WEB
Bel racconto. Il passato non torna. Un abbraccio, buona serata
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 20/02/15 alle 08:59 via WEB
Ciao Donatella - noi siamo immersi nei segreti ... e spesso non ci rendiamo conto. Buona giornata. Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 20/02/15 alle 14:59 via WEB
Ciao Donatella - ... il passato non torna, ma la storia (qualsiasi storia) ha lasciato il segno. Buona giornata. Dino
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menegi53
menegi53 il 19/02/15 alle 22:07 via WEB
Ci sono segreti che è meglio non svelare, come quella tomba misteriosa, ci sono cose che devono restare intoccate e avvolte nel loro fascino per sempre per acquisire nel tempo la loro forza e il loro impeto immortale. Bellissimo racconto che porta alla memoria quasi le avventure fantastiche viste nei film di quell'archeologo Indiana J. magari... "alla ricerca dell'arca perduta"! Un abbraccio e una serata stupenda Dino!
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dinobarili
dinobarili il 20/02/15 alle 09:00 via WEB
Ciao Giovanni - bel commento. La vita è un mistero. Buona giornata.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 20/02/15 alle 15:04 via WEB
Ciao Giovanni - Hai ragione. Certi segreti sono e devono restare tali. Buona giornata. Dino
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