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SALUTI DA PAVIA

Post n°17835 pubblicato il 08 Febbraio 2015 da dinobarili
 

SALUTI DA PAVIA

BUONA DOMENICA

8 FEBBRAIO 2015

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Commenti al Post:
alba.estate2012
alba.estate2012 il 08/02/15 alle 10:14 via WEB
Buona domenica carissimo Dino, un abbraccio Antonella
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dinobarili
dinobarili il 08/02/15 alle 16:56 via WEB
Ciao Antonella - Buona domenica a te. Dino
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 08/02/15 alle 10:41 via WEB
Il vero pozzo di San Patrizio ----Spesso alle feste di paese viene allestito un finto pozzo dentro al quale si pescano dei premi. Questo gioco viene chiamato "Pozzo di San Patrizio". Fa riferimento alla leggenda che narra di tesori favolosi trovati dal santo irlandese San Patrizio sul fondo di un pozzo o di una grotta. Pochi, tuttavia, sanno che esiste un altro, originale, Pozzo di San Patrizio e che si trova in Italia, ad Orvieto. Si tratta di una struttura costruita ad Orvieto da Antonio da Sangallo tra il 1527 e il 1537 e progettata per rifornire d’acqua la città in caso di assedio o calamità. Fu voluto da papa Clemente VII. L’accesso all’acqua è fornito da due rampe elicoidali, tanto spaziose da permettere di trasportare all’esterno l’acqua a dorso di mulo. Le scale (248 gradini) sono rifornite di luce da 70 finestroni, che donano al puzzo una luce diffusa e un’atmosfera fiabesca. Il pozzo è profondo 62 metri. Contrariamente alle leggende, sul suo fondo non si trovano tesori, ma solo della semplice acqua. Bisogna considerare, però, che in caso di assedio non c’era nulla di più prezioso per una città. Infatti, più che la forza militare era proprio la mancanza d’acqua, o la contaminazione delle fonti esistenti a segnare la sorte di una comunità. Il pozzo di San Patrizio di Orvieto, dunque, portava effettivamente la salvezza, più che se vi fosse stato ritrovato sul fondo un immenso tesoro.Buona giornata Teresa Ramaioli
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 08/02/15 alle 10:43 via WEB
ALBERI MONUMENTALI---Alcuni hanno un’importanza particolare per essere eccezionalmente vecchi, per esser stati al centro di episodi storici o per essere legati a episodi della vita di uomini illustri. Monumenti della natura, che si collocano accanto a quelli creati dall’uomo e costituiscono un patrimonio di grande valore, da conoscere e tutelare. Quercia di Pinocchio -Parco di Villa Carrara, San Martino in Colle (Toscana) In località San Martino in Colle al confine con Gragnano,nel Parco di Villa Carrara,(provincia di Lucca), vive una delle più spettacolari querce d’Europa, un’enorme roverella (Quercus pubenscens, anche se secondo altri si tratterebbe di Quercus robur o peduncolata). Il possente albero è vissuto così da 600 anni. I suoi rami si estendono per 40 metri e cadono pesanti verso il basso. La leggenda narra di riti che si officiavano intorno a quest’albero. Si dice che i rami della pianta siano curvi verso il suolo proprio perché vi danzavano sopra le streghe. Dalla fine del secolo in poi è stata ribattezzata Quercia di Pinocchio, essendo secondo molti proprio questo l’albero citato nel suo libro da Carlo Collodi (che in effetti passava qui le sue vacanze, da bambino). È a quest’albero che impiccano il burattino, ed è sempre sotto la sua chioma che Pinocchio incontra il gatto e la volpe, una volta uscito dalla casa della Fata Turchina, che l’autore dice essere non molto distante dalla pianta. Ciao Teresa Ramaioli
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 08/02/15 alle 10:44 via WEB
EUCALIPTO ARCOBALENO---L'Eucalipto Arcobaleno (Eucalyptus deglupta), sorge nella foresta pluviale di Maui, nelle Hawaii, è l’albero più colorato al mondo, e può assumere sfumature di verde, giallo, arancione e viola. Sembra verniciato con colori e pennelli da un pittore professionista, e invece l’unica artista, in questo caso, è la natura Questo fenomeno è determinato dai pezzi di corteccia che si staccano in momenti diversi: la parte più interna è di un verde brillante, che si scurisce con il passare del tempo per poi assumere toni di blu e viola fino a raggiungere quelli del marrone e dell’arancione. La corteccia si sfalda in momenti diversi e, allo stesso tempo, interessa simultaneamente diverse parti del tronco, ecco perchè quest’albero non è mai di un unico colore. L' Eucalipto cresce naturalmente nell’emisfero boreale, e può raggiungere i 70 metri di altezza con un diametro al piede di oltre 2 metri. La fioritura di quest’albero è soffice e in bianco, e già e mostra la sua bellezza sin dai primi anni di vita. Ma è con l’avanzare degli anni che questi esemplari raggiungono il massimo della bellezza e della maestosità. Il motivo fondamentale per cui l’Eucalipto Arcobaleno viene coltivato è la produzione di legno che viene poi impiegato per la fabbricazione di carta colorata. Arte spontanea che la natura ci offre. Ciao Teresa Ramaioli
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