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ROBERTA E RICCARDO racconto (198) di Dino Secondo Barili

Post n°17228 pubblicato il 02 Gennaio 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

198

Roberta e Riccardo

In epoca di crisi prolungata (come quella in corso)…anche le vecchie idee riprendono forza e diventano attuali. Un anno fa, è stato così anche per Roberta, una ragazza di trent’anni che da un giorno all’altro si è trovata senza lavoro. Per una donna, trent’anni non sono né tanti né pochi… Tutto dipende da quale punto di vista si guardano. Roberta aveva, tuttavia, le idee chiare. Non voleva cedere. Era intenzionata a non cedere… mai. Ciò nonostante aveva vissuto la perdita del lavoro in modo traumatico. Come uno schiaffo alla sua voglia di vivere e di fare. Ormai si era ambientata a Milano, in una casa d’affitto alla periferia della città. Il sogno era di arrivare alla completa autonomia dai genitori che stravedevano per lei, e contribuivano anche finanziariamente quando Roberta si trovava in difficoltà. Con la perdita del lavoro, però, tutto era improvvisamente cambiato. Erano state necessarie decisioni immediate. Roberta scelse di ritornare al proprio paese nella cerchia milanese…nella stessa casa dei genitori. La perdita del lavoro incide non solo sulle finanze, ma anche e soprattutto sul morale di una persona. Roberta era rientrata in famiglia, ma si era data subito da fare per trovare una nuova occupazione… anche temporanea. Passarono giorni e giorni, incontri su incontri, telefonate su telefonate. Quando sembrava aprirsi un varco (cioè un lavoro) era solo per poco tempo. Roberta si precipitava per accettarlo. Ormai ci aveva fatto il callo. La trentenne passava da un lavoro precario ad un altro senza pensarci un attimo. Teneva aggiornata un’agendina telefonica sulla quale segnava minuziosamente i numeri di telefono più interessanti dal punto di vista lavorativo. Un giorno Roberta prese un caffè in un Bar vicino alla Stazione Centrale di Milano in attesa di un colloquio di lavoro. Incontrò un compagno della scuola media che aveva perso di vista. Dopo l’inevitabile scambio di informazioni tipo… “Come stai?” “Come va la vita?” eccetera, Roberta confidò la sua preoccupazione per il lavoro che stava diminuendo. Riccardo (questo era il nome del compagno della scuola media) colse l’occasione per farle una proposta. “Roberta, se vuoi, ho una proposta da farti. Io abito a Milano, in una appartamento di mia proprietà. Vivo solo perché sono sempre in giro per l’Europa per conto della mia Ditta. Mi piacerebbe avere qualcuno che tenesse sotto controllo la mia casa. La tenesse in ordine e viva. Se vuoi, possiamo accordarci su un equo mensile che faccia comodo a te e a me”. Roberta non ci pensò neanche un minuto. L’accordo sul mensile venne subito trovato. Insieme, Roberta e Riccardo. andarono a visitare l’appartamento. A prima vista aveva proprio bisogno della mano di una donna. La trentenne aveva sempre desiderato un appartamento così. Riccardo, a differenza dei mesi precedenti, non perdeva occasione per rientrare nella propria casa a Milano. Ad attenderlo c’era sempre Roberta… la quale si faceva “in quattro” per preparare un clima accogliente e specialità culinarie di ogni tipo. Sembrava… che Roberta applicasse alla lettera il detto… “l’uomo va preso per la gola” (e non solo). Due mesi fa Riccardo ha chiesto a Roberta di accompagnarlo per una settimana a Parigi… Lui avrebbe svolto il suo lavoro in una sola giornata… Il resto del tempo sarebbe stata una sorpresa. (198)

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Commenti al Post:
donadam68
donadam68 il 02/01/15 alle 09:31 via WEB
....e con un racconto all'insegna della ripresa della vita seguendo l'istinto d'amore i tuoi due protagonisti s'incammineranno verso il sentiero chiamato domani, buon primo week end in questo neonato 2015 :)D
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 02/01/15 alle 16:32 via WEB
Ciao Dona - bel commento. "... verso il sentiero chiamato domani". Bello. Proprio bello. E' quello che hanno fatto Roberta e Riccardo. A volte basta poco per fare le scelte giuste. Ed è sempre l'amore che vince. Buona serata. Dino
(Rispondi)
semplicelucrezia
semplicelucrezia il 02/01/15 alle 10:31 via WEB
Attendo con ansia il seguito Dino !
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 02/01/15 alle 16:38 via WEB
Ciao Lucrezia - il seguito è lasciato alla fantasia e all'immaginazione del lettore. A volte chi scrive deve fermarsi. Molti lettori sono stati a Parigi. Sono stati sulla Tour Eiffel ... ed hanno il ricordo di un bacio (il primo bacio). E' proprio quello che è accaduto a Roberta e Riccardo. Riccardo avrebbe voluto baciarla anche prima, ma Roberta è stata irremovibile "Il primo bacio sulla Tour Eiffel ... " e non aveva tutti i torti ... quello che è successo dopo lo puoi benissimo immaginare. Lucrezia, Buona serata. Dino
(Rispondi)
alba.estate2012
alba.estate2012 il 02/01/15 alle 14:08 via WEB
E che sorpresa!!! L'amore sbocciò in quel di Parigi? Roberta prima prese Riccardo per la gola... poi... baci.. baci.. baci a non finire!!! Viva l'amore!!! in qualsiasi parte del mondo!!1 Un abbraccio e buon pomeriggio carissimo Dino. Ciao, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 02/01/15 alle 16:41 via WEB
Ciao Antonella - grazie del tuo scoppiettante commento. "baci ... baci ... baci a non finire" E' così che dovrebbe essere la vita. A Parigi come in qualsiasi altro luogo. Perché, la felicità è amore. Buona serata. Dino
(Rispondi)
menegi53
menegi53 il 02/01/15 alle 17:51 via WEB
Bel racconto Dino! Parigi ha un fascino che ti prende e non si può resistere al richiamo dell'amore in questa città se hai una donna accanto! Ti abbraccio con tanti auguri per il Nuovo Anno! Che sia per te ancora più bello di come lo vorresti!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 02/01/15 alle 19:19 via WEB
Ciao Giovanni - Hai ragione. Parigi è irresistibile. Si diceva una volta che tutto ciò che avviene nel Mondo ... finisce a Parigi. Proprio tutto ... compreso l'amore ... Parigi è la città dell'amore. Buona serata. Dino
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DoNnA.S
DoNnA.S il 03/01/15 alle 15:58 via WEB
Che dire Dino. Beh questo è il sogno di molte donne. Non tutte sono interessate o portate per realizzarsi sul lavoro. Ci sono donne molto in gamba che riescono bene sia sul lavoro che nell'organizzazione della casa e famigliare. Io per esempio in casa sono un pesce fuor d'acqua, sono brava a organizzare il lavoro in ufficio. Quanto alla cucina, come ho detto in un'altra occasione è un piacere e non solo un bisogno. Trovare qualcuno che sa prendere per la gola... ecco questo è il mio sogno, un uomo che ami cucinare bene.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 03/01/15 alle 20:43 via WEB
Ciao Donatella - bel commento. il racconto sollecita molte riflessioni. La vita in due è sempre piacevole quando uno compensa l'altro. Buona serata. Dino
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