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Emergenza pioggia

Post n°16514 pubblicato il 17 Novembre 2014 da dinobarili
 

Causa pioggia, sabato, non posso pubblicare i racconti. A dopo. Buona giornata a tutti. Dino

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Commenti al Post:
agostinofaravelli
agostinofaravelli il 17/11/14 alle 10:52 via WEB
Soltanto le alluvioni potevano fermarti. Il bel tempo, un giorno o l'altro dovrà per forza tornare. Tieni le idee in caldo, poi potrai ricuperare. Ciao e buona giornata.
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dinobarili
dinobarili il 17/11/14 alle 15:03 via WEB
Ciao Agostino, sono arrabbiato, ma non cedo. Grazie della fiducia. Tra ottantenni ci si intende. Buona serata. Dino
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 17/11/14 alle 13:28 via WEB
LA PRIMA AUTOSTRADA D’ITALIA----Il progetto dell'autostrada nacque nella mente dell'ingegnere Pietro Puricelli .Nel 1922 aveva partecipato alla realizzazione del circuito di Monza, commissionato dall'Automobil club di Milano.e in seguito a questa esperienza, propose un progetto ideato l'anno prima: un collegamento tra Milano e i laghi di Como e Maggiore. Puricelli aveva le idee chiare, doveva essere riservata alle sole automobili, quindi niente carri, carrozze, biciclette o pedoni. Un'idea azzardata per quel periodo. L'ingegnere superò gli ostacoil anche di carattere burocratico. Per realizzare l'impresa fu necessario eseguire tremila espropri. Costata 90 milioni, secondo Puricelli si sarebbe dovuta ripagare con i pedaggi: 9 lire per le moto, da 12 a 20 per le auto, da 40 a 60 per gli autobus con uno sconto del 20 per cento per il biglietto di andata e ritorno.. Il 21 settembre 1923 a Lainate, l'autostrada fu inaugurata dalla Lancia Trikappa di Vittorio Emanuele III, accompagnato da Puricelli, e seguita dal lungo corteo di automobilisti Nel 1938 l'investimento iniziale era stato interamente ammortizzato, grazie ai mille veicoli al giorno che ben presto iniziarono a fare su e giù tra Milano e i laghi. Nei successivi due anni furono aggiunti i 24 chilometri della Milano-Como, la futura A9, e gli 11 della Gallarate-Sesto Calende, ora A8/A26. Una rete stradale modernissima per l'epoca, che attirò l’attenzione di tecnici e amministratori Dopo il 1923, tutte le altre autostrade costruite nel mondo vengono chiamate “autostrade” usando soltanto la dizione italiana coniata proprio da Puricelli. Ciao Teresa
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 17/11/14 alle 13:30 via WEB
San Bernardino alle Ossa - Milano--Si trova nelle vicinanze del Duomo , dove,al tempo dei Romani, c'era un'area boschiva considerata sacra, che i Celti denominavano nemeton. Oggi, esistono la via Brolo, un vasto terreno adibito alle coltivazioni,frutteti,la via Verziere , qui si teneva il mercato con i banchi della verdura e la via della Signora, dedicata ad una benefattrice degli edifici che sorsero in seguito. Accanto all'attuale chiesa, c'è quella di Santo Stefano, nel 1145, in pieno Medioevo, un cittadino milanese ,Goffredo da Bussero, donò il necessario per la costruzione di un ospedale. Si costruì anche un annesso cimitero, per la sepoltura di coloro che morivano ma nel 1210 si dovette costruirsi una camera-ossario per far posto a nuove sepolture. Per le vie di Milano,un tempo, avremmo potuto incontrare i membri di un ordine molto particolare i Disciplini, indossavano cappucci chiusi, che nascondevano il volto con due fessure all’altezza degli occhi; portavano legato al cordone della cintura un teschio; il saio era aperto sulla schiena, per mostrare a tutti i segni della fustigazione. I Disciplini accompagnavano l’autoflagellazione, con le loro preghiere. Era il loro ordine a custodire l’ossario dell’ospedale del Brolo e la piccola chiesa annessa quando, nel 1642, il campanile di Santo Stefano crollò trascinando entrambi gli edifici nella distruzione. Dediti al culto dei morti, i Disciplini decisero di ricostruire la cappella-ossario Raccogliendo le ossa dei defunti nell’ospedale, dei propri confratelli, dei canonici di S. Stefano , quelle dei condannati alla decapitazione e di morti in prigione, l’ordine ricoprì le pareti del nuovo ossario con la più macabra delle decorazioni. Sotto la cupola affrescata da Sebastiano Ricci, che ritrae l’ascensione delle anime purganti al Paradiso, la stanza appare come un angolo di Purgatorio. Per tutta la loro altezza le pareti sono ricoperte da ossa umane: teschi, omeri, tibie, femori che si alternano come ornamenti. Sulle colonne, sui cornicioni delle porte, sulle pareti ci sono teschi scuriti dai secoli creano due grandi croci. In alto lunghe ossa formano la “M” di Maria, a cui la chiesa era dedicata; e sotto l’altare ci sono corpi scomposti. Nel 1750 la piccola chiesa a fianco dell’ossario venne ampliata, erigendo l’attuale San Bernardino Si tratta di un edificio barocco, chiaro e luminoso. Uno stretto corridoio, sulla destra, porta all' ossario; nella cappella a destra sono sepolti alcuni discendenti di Cristoforo Colombo: lo stemma sulla cornice laterale è quello del famoso esploratore e così il motto di famiglia “Colon diede il nuovo mondo alla Castiglia e al Leon”. Sul pavimento al centro della chiesa si trova una grata di ferro che attraverso dieci gradini porta nei sotterranei, al sepolcreto dei Disciplini: una grande cripta a forma di pentagono irregolare, sui cui lati sono disposte ventuno nicchie di pietra simili a sedili. Nel 1786, l’ordine venne soppresso, sui sedili furono trovati i corpi mummificati dei confratelli defunti. Il corpo del defunto veniva posto nella nicchia, avvolto nel proprio saio, col cappuccio calato per nascondere il volto,una tavoletta con scritto il nome,( appositi fori nella pietra permettevano la fuoriuscita dei liquami dal corpo)così il cadavere veniva lasciato ad essiccare. Ciao Teresa
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franzkline
franzkline il 17/11/14 alle 14:18 via WEB
Un bel guaio!!! Quando puoi va a leggere il post n. 111 Ciao Dino
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dinobarili
dinobarili il 17/11/14 alle 15:04 via WEB
Ciao Stefano, chi la dura la vince. Buona serata. Dino
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