« ANNAMARIA ...E IL RACCON...CORNELIA E IL MILIONARIO... »

AMELIA EARHART di Teresa Ramaioli

Post n°15038 pubblicato il 23 Agosto 2014 da dinobarili
 

AMELIA EARHART 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 22/08/14 alle 18:55 via WEB
AMELIA EARHART -1928 – Atterra a Burry Port nel Galles, a bordo di un Fokker F7 Amelia Earhart. Era partita 21 ore prima insieme al pilota Stultz e al meccanico Gordon da Trepassey in Canada ed è la prima donna che attraversa l’Oceano Atlantico in volo. Quando ritorna negli Stati Uniti è ricevuta dal Presidente Coolidge alla Casa Bianca. E' ricordata come uno dei più capaci e celebrati aviatori del mondo. Nel 1932,Lady Lindy,come viene soprannominata,in quattordici ore e cinquantasei minuti vola da Terranova a Londonderry nell’Irlanda del Nord. Il 24 agosto 1932 è la prima donna a volare attraverso gli Stati Uniti senza scalo partendo da Los Angeles (California) a Newark (New Jersey). E' la prima persona ad attraversare il Pacifico da Oakland in California ad Honolulu nelle Hawaii. Nel 1937(ha quasi 40 anni), vuole essere la prima donna a fare il giro del mondo in aereo. Dopo un tentativo fallito, il 1º giugno dello stesso anno, insieme con il navigatore Frederick J. Noonan, parte da Miami e comincia la trasvolata di ben 29.000 miglia che la porterà a San Juan in Porto Rico e poi, seguendo la costa nord-orientale del Sud America, verso l’Africa e quindi in India. Il 29 giugno arrivano a Lae in Nuova Guinea, e mancano solo 7.000 miglia per arrivare alla conclusione del viaggio. Tutto quello che è superfluo nell’aereo viene abbandonato per far posto a più carburante . Le mappe che Noonan ha a disposizione non si sono dimostrate molto precise, ma sono vicini all’isola di Howland, dove si trova la guardia costiera con la quale sono in contatto radio. All’alba del 2 luglio Amelia Earhart chiama alla radio: “Dobbiamo essere sopra di voi ma non riusciamo a vedervi. Il carburante sta finendo…“. La guardia costiera perde i contatti .L’aeroplano si perde e precipita ad una distanza fra 35 e 100 miglia dall’isola di Howland. Il Presidente Roosevelt autorizza le ricerche con l’impiego di nove navi e 66 aerei. Le ricerche vengono interrotte il 18 luglio dopo aver cercato su una superficie di 250.000 miglia quadrate di oceano.Ciao Teresa Ramaioli

Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://gold.libero.it/paviastoria/trackback.php?msg=12930650

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 23/08/14 alle 09:43 via WEB
L'ALBERO DEL DRAGO--La Dracaena draco è una pianta conosciuta in passato con un nome straordinario : l’Albero del Drago I romani e i greci conoscevano un reagente chimico che utilizzavano in medicina e tintura, il cui colore e la cui densità, faceva loro pensare a qualcosa di magico, come :il sangue di un drago. Mercanti e carovanieri vendevano nelle grandi città del bacino mediterraneo come sangue del drago sostanze di diversa origine e natura. Una sostanza contraffatta che veniva venduta ai clienti che volevano risparmiare ed era composta da sangue di bue e polvere di terracotta. La maggior parte dei carichi di sangue di drago “originale” erano composti dalle resine essiccate o semiliquide estratte dalle differenti specie di quattro distinti generi botanici: Pterocarpus, Croton, Daemonorops e la Dracaena. L’incisione del tronco della Dracaena draco delle isole Canarie e della Dracaena cinnabari di Socotra (isola a sud dello Yemen) era la più diffusa fonte di sangue del drago dell’antichità. Il sangue del drago viene nominato da Plinio il Vecchio nel suo testo la Naturalis Historia . Ciao Teresa Ramaioli
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 23/08/14 alle 15:35 via WEB
ALBERI MONUMENTALI---Alcuni hanno un’importanza particolare per essere eccezionalmente vecchi, per esser stati al centro di episodi storici o per essere legati a episodi della vita di uomini illustri. Monumenti della natura, che si collocano accanto a quelli creati dall’uomo e costituiscono un patrimonio di grande valore, da conoscere e tutelare. Quercia di Pinocchio -Parco di Villa Carrara, San Martino in Colle (Toscana) In località San Martino in Colle al confine con Gragnano,nel Parco di Villa Carrara,(provincia di Lucca), vive una delle più spettacolari querce d’Europa, un’enorme roverella (Quercus pubenscens, anche se secondo altri si tratterebbe di Quercus robur o peduncolata). Il possente albero è vissuto così da 600 anni. I suoi rami si estendono per 40 metri e cadono pesanti verso il basso. La leggenda narra di riti che si officiavano intorno a quest’albero. Si dice che i rami della pianta siano curvi verso il suolo proprio perché vi danzavano sopra le streghe. Dalla fine del secolo in poi è stata ribattezzata Quercia di Pinocchio, essendo secondo molti proprio questo l’albero citato nel suo libro da Carlo Collodi (che in effetti passava qui le sue vacanze, da bambino). È a quest’albero che impiccano il burattino, ed è sempre sotto la sua chioma che Pinocchio incontra il gatto e la volpe, una volta uscito dalla casa della Fata Turchina, che l’autore dice essere non molto distante dalla pianta. Ciao Teresa Ramaioli
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 23/08/14 alle 16:22 via WEB
FOULARD---Foulard, accessorio antichissimo visto che appare in Oriente, già in sculture cinesi della dinastia Chu mille anni prima di Cristo mentre sono le statue di terracotta dell'esercito dell'imperatore Qin Shihuang a ricordarci come già nel III secolo a.C. la loro divisa comprendesse una specie di sciarpa morbida. A Occidente è la Colonna Traiana del II secolo d.C. a informarci di come i soldati romani si proteggessero la gola dal freddo mediante il "focale"( striscia di tessuto fermata da passanti). I romani portavano anche il sudarium infilato alla cintura per detergersi il viso e il collo e l'orarium legato al polso sinistro per applaudire i campini e manifestare tripudio al Circo Massimo. I più bei foulards venivano importati dalla Spagna, secondo quanto ci tramanda Catullo. I foulard erano elementi indispensabili nelle funzioni religiose, nel Quattrocento le donne erano solite ricoprirsi il capo con un semplice telo quadrato( fino a pochi anni fa era impensabile che le donne partecipassero ad una messa senza velo). Nel rinascimento, i fazzoletti erano molto usati : per raccogliere la capigliatura, nei costumi tradizionali e per ripararsi. Si mitteva al collo, e serviva alle signore per nascondere la scollatura. Il foulard trae ispirazione dal foulard indossato dai soldati di Napoleone. Il foulard nasce nel 1937, a Lione, grazie al genio di due produttori di sellerie e di accessori per l'equitazione, Emile Hermès e Robert Dumas. Ciao Teresa Ramaioli
(Rispondi)
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 
 

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 72
 

Ultime visite al Blog

cassetta2saturno_leofosco6dinobarilidanielemi13acer.250Dott.Ficcagliaamorino11communitywindil.passovulnerabile14BeppeCassismariateresa.savinodiego2020200
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963