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MARIANO DELLAPE' di Teresa Ramaioli

Post n°14402 pubblicato il 16 Luglio 2014 da dinobarili
 

MARIANO DELLAPE' 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 15/07/14 alle 12:38 via WEB
MARIANO DALLAPE’ inventore della fisarmonica diatonica-( Brusino di Cavedine, Trento, 1846- Strabella, 1928)- Brusino di Cavedine , piccolo centro in provincia di Trento, apparteneva al Sud- Tirolo austriaco quando nel 1846 , vi nacque MARIANO DALLAPE’. Dopo un’infanzia e una adolescenza trascorsa in miseria, poco più che ventenne abbandonò le montagne per passare in Italia a cercare miglio fortuna, unico suo bagaglio un rudimentale e vecchio organetto. Giunse a Genova, dove trovò impiego come minatore fuochista presso il porto. Un incidente sul lavoo lo rese inabile e claudicante, costringendolo a lasciare il lavoro. Decise così di ritornare al paese natale e, per potersi mantenere durante il viaggio , non gli rimase che sfruttare la sua abilità nel suonare il fedele organetto, grazie al quale riusciva a raggranellare qualche soldo esibendosi nelle feste di piazza o nelle osterie. Arrivato a Strabella, l’organetto si guastò e Mariano si diede da fare per ripararlo; non solo l’operazione riuscì, ma ne sortì uno strumento praticamente nuovo, con una gamma di sonorità più ricche e potenti , e di maggior facilità d’uso. A quel punto l’ingegnoso tirolese ritenne opportuno costruire uno strumento che gli permettesse di mettere in pratica tutte le idee che la riparazione gli aveva suggerito. Nacque così la fisarmonica diatonica a cassetta, destinata a un successo universale e duraturo, usata in tutte le forme e i generi musicali, dalla popolare, di cui è forse la massima espressione, alla musica da camera, al jazz. Mariano Dallapè si stabilì nella cittadina oltrepadana , nel 1876, vi fondò la FABBRICA ARMONICHE MARIANO DALLAPE’ & FIGLIO, chr diresse fino alla morte insieme con il figlio Onorato, che morì nello stesso anno del genitore(1928). L’azienda passò a Giuseppe, figlio del fratello del fondatore, che la seppe conservare nelle posizioni di prestigio raggiunte. Ciao Teresa Ramaioli

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Commenti al Post:
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 16/07/14 alle 14:09 via WEB
TRANQUILLO CREMONA –pittore- (Pavia ,10 aprile 1837- Milano, 10 giugno 1878)- Formatosi prima a Venezia e poi a Milano nella scuola di Francesco Hayez, avviato all’arte da Giacomo Trecourt, studiò pittura a Pavia, dove il suo linguaggio fu influenzato dalla pittura di Giovanni Carnovali, detto il Piccio, con La ricerca di effetti morbidi ottenuti dalla predominanza d sfumature nei contorni delle figure. Si creò così quell’inconfondibile stile ricco di effetti chiaroscuri che lo colloca come caposcuola della pittura lombarda post-romantica. Nel 1852 si iscrisse all’Accademia di Belle Arti di Venezia , dove fu alilevo di Lipparini, Grigoletti, Zona e Momenti. Nel 1860 frequentò l’Accademia di Brera a Milano. Qui entrò in contatto con Mosè Bianchi, Daniele Ranzoni e Federico Faruffini e con i letterati della Scapigliatura. Ottenne uno dei maggiori successi nel 1867, a Torino, con la realizzazione del dipinto “I cugini”. Le sue ricerche si attestarono, senza dubbio, all’avanguardia della Scapigliatura; infatti egli riuscì a rappresentare pittoricamente , con novità formale, le caratteristiche della società dell’epoca. Nei quadri di Cremona sono del tutto assenti i temi principali al romanticismo italiano: il paesaggio e la storia.Egli si concentra solo sulla figura umana che diviene la protagonista unica nei suoi dipinti. Ciao Teresa Ramaioli
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 16/07/14 alle 17:52 via WEB
Ciao Annamaria, le leggende sono come racconti molto antichi e fanno parte del patrimonio culturale. Appartengono alla tradizione orale e alla narrazione, spesso si mescola il reale al fantastico. Ancora oggi si possono trovare testimonianze di queste storie e leggende che vengono riportate dalle persone più anziane. I castelli, le chiese, le vecchie case, i reperti archeologici testimoniano le trasformazioni avvenute nella storia. Ciao Teresa
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