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INTRIGO A PAVIA - Vice e la leggenda pavese di passi perduti (7) - racconto a puntate di Dino Secondo Barili

Post n°4912 pubblicato il 18 Maggio 2012 da dinobarili
 

18 MAGGIO – ALMANACCO DI STORIA PAVESE

 

Trivolzio – 18 maggio 2012 – venerdì – 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che ved

 con persone reali o fatti realmente avvenuti)

INTRIGO A PAVIA

racconto a puntate –

“Vice e la leggenda pavese di passi perduti” (7)

“Pensate, cari amici e amiche di Amare Pavia, che quando ero Imperatrice a Vienna ho sempre desiderato di passare qualche tempo a Milano e a Pavia e non ci sono mai riuscita. Allora, incaricavo alcuni Funzionari di Corte particolarmente estrosi a “visitare Milano e Pavia per me”… Poi, al loro ritorno a Vienna, mi facevo raccontare… il Duomo di Milano, il Castello, Sant’Ambrogio… e la vita dei milanesi… che erano sempre particolarmente attivi e inventivi. Se c’era una novità… nasceva a Milano, così pure le “nuove idee”. Non per nulla tra le mie prime riforme fu proprio la realizzazione del Catasto (idea nata a Milano) dei bene patrimoniali in modo da avere un quadro esatto della situazione delle proprietà… Il problema, nel 1700, era quello di far quadrare i conti dello Stato. Io, avevo una mia convinzione. Il benessere dei cittadini dipende da uno Stato ben amministrato e trasparente. Al primo posto ci deve stare il cittadino, l’individuo… perciò lo Stato deve permettere al cittadino di vivere tranquillamente … con poca burocrazia, quella strettamente necessaria. Perché, è risaputo che, “Troppe carte e troppo tasse” … uccidono la libertà e l’iniziativa del singolo individuo.” L’Imperatrice Maria Teresa d’Austria si prese una pausa… “Avrei una proposta…perché non andiamo tutti quanti a prenderci un buon caffè? A Milano… sono specialisti nel fare dei buon caffè…” Piazza del Duomo a Milano è il posto ideale per guastarlo. Ed il caffè è l’occasione per lasciarsi andare alle confidenze. Tutti i componenti il Gruppo di Amare Pavia erano ansiosi di porre domande all’Imperatrice. La prima domanda è stata dell’Antonietta, sempre vispa e attenta. “Secondo Lei, come vede la situazione italiana, oggi?” L’Imperatrice Maria Teresa accennò ad un sorriso… “Avrei scommesso un occhio che lei, Antonietta, mi avrebbe posto tale domanda. Ebbene, l’Italia del dopoguerra ha fatto miracoli… grazie al lavoro, al risparmio e all’ingegno degli italiani… Però, oggi, bisogna fare un passo in più. Ogni, persona deve attivarsi individualmente. Rimboccarsi le maniche ed applicare la regola del… “fai da te”. Se ogni persona si impegna a fare “da sola” tutto quello che riesce a fare… senza chiedere aiuto a nessuno … il domani di ogni italiano sarà migliore. Infatti, quando una persona è vigile, attenta e attiva … vive meglio. Quando una persona sa contare sulle proprie forze… sa anche accontentarsi … e questa è la prima regola per essere felici… Se, carissima Antonietta, lo dice una Imperatrice … ci puoi credere.” (settima puntata del racconto “Vice e la leggenda pavese di passi perduti”) Buona giornata a tutti Dino

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Commenti al Post:
antocit
antocit il 18/05/12 alle 14:44 via WEB
Sarà anche l'imperatrice ma il mio pensiero di banale cittadina è più complesso. La buona volontà dei singoli è troppo legata alla soggettività, al carattere, alle esperienze individuali. L'azione di ciascuno deve muoversi in una direzione condivisa: questo è il ruolo della politica, molto carente nel nostro paese dove gli ideali (cristiani, di sinistra o che altro) sono in crisi. E nella confusione, qualcuno si trova "troppo" bene facendo solo l'interesse privato. A noi cittadini tocca tornare ai valori sociali ed etici e scegliere in politica sulla loro base sperando in un confronto sano e onesto delle idee: la diversità è una strumento di crescita. Si attendono critiche! Ciao
(Rispondi)
carlo.senna50
carlo.senna50 il 18/05/12 alle 19:03 via WEB
Ciao Antonietta, sono molto d'accordo con te e sul ruolo della politica; purtroppo la politica di oggi, secondo il mio parere, è stata ammorbata da due fattori: due decenni di populismo sfrenato con una contrapposizione troppo netta tra le forze in campo; e una crisi finanziaria che è arrivata addosso ad un'Europa il cui compimento (per interderci compimento politico e sociale) si è fermato. Ciao Carlo
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 19/05/12 alle 07:43 via WEB
Ciao Antonietta, Ciao Carlo Bei commenti i vostri… ma i cittadini sono delusi e amareggiati. Hanno creduto in “ideali” che non si sono realizzati… Oggi, le persone sono diventate scettiche e diffidenti. Quando a monte “di tante parole e belle proposte” … ci stanno solo i soldi e l’interesse privato… allora è molto difficile… recuperare credibilità. Dino
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