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LELLA E LIA racconto (737) di Dino Secondo Barili

Post n°25461 pubblicato il 02 Settembre 2016 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Questestorie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla ache

vedere conpersone o fatti realmente avvenuti)

racconti Del giorno

737

Lella e Lia

Un anno fa, la Dott. Lella,trentacinque anni, single, bellissima, impiegata presso un Ufficio a Milano,abitante a Pavia, era giù di corda. Il tempo meteorologico ha la sua importanzae le giornate di settembre hanno il loro peso. Non sono più le giornateluminose di luglio e agosto. L’estate è finita e le ferie d’estate sono solo unricordo. Non resta che guardare i giorni di settembre come una nuovaopportunità, una faticosa ripresa. Lella, però, era arrivata stanca alle feriee dalle ferie non aveva tratto alcun beneficio. I motivi erano diversi. Latrentacinquenne non era soddisfatta della sua vita sentimentale. Negli ultimianni aveva avuto due fidanzati, ma nessuno dei due era riuscito a realizzare ilsogno di Lella: essere felice. “Sarà colpa mia?” A volte la mente crea fantasmi…e le cose piccole diventano grandi fino ad apparire per quelle che non sono…cioè diventano ossessioni. Un esempio. Lella è sempre stata espansiva. Dopol’esperienza dei due morosi si è chiusa in sé. Si guardava troppo dentro la propriamente. L’amica, coetanea e collega Lia se ne accorse. Decise di intervenire.“Lella cosa ti sta capitando? Hai dei problemi?” Lella prese la domanda come uninvito a sfogarsi. “Lia non parlarmene. Sono ossessionata dal dubbio che lafine del rapporto con gli ultimi due fidanzati sia stata tutta colpa mia. Da unpaio di notti ho un sogno sempre uguale. Nel sogno sto passeggiando in CorsoCavour a Pavia. Incontro Raffaele, l’ultimo fidanzato. Mi si avvicina e mirimprovera in malo modo. Mi dice. “Sei contenta ora che hai rovinato tutto?”Credimi… non so più cosa pensare” Lia non era nuova a fare da spalla ad un paiodi altre coetanee che erano andate in crisi. “Lella, prima di tutto mettiticalma che non è successo niente. Non è che una persona debba andare d’accordocon tutte. Un uomo e una donna si possono incontrare… piacere a prima vista…poi subentrano altri fattori. Lella, non guardarti troppo dentro alla mente…enon farti delle menate inutili. In certi momenti della vita è necessario usciredi casa… dall’Ufficio… dai luoghi in cui si passa la maggior parte del tempo… eincontrare gente nuova, volti nuovi, discorsi nuovi, ambienti nuovi. Se vuoi tido un’opportunità. Sabato, il “Club degli Anni Ruggenti” organizza una gita sulLago di Como. E’ stata organizzata da un gruppo di uomini e donne tra i trentae i cinquant’anni. Il motivo è di festeggiare “la fine dell’estate”. In realtàè di fare baldoria. Infatti, oltre al viaggio in comitiva che è sempre utileper scaricare le tensioni, c’è il pranzo in una bella località. Al termine delpranzo ci sarà un pomeriggio danzante durante il quale verrà eletto “Miss eMister Anni Ruggenti”. Sembra un po’ di essere ritornati al passato…ma tiassicuro che è tutto a fin di bene. Il fine ultimo di ogni nostra azione èquello di stare bene… è il primo passo per essere felici” Lella si sentìcoinvolta. “Posso dare la mia adesione?” Lia non aspettava altro. Telefonòall’Organizzatrice della Gita e … il tempo si mise decisamente al bello. Avolte basta poco per dare nuovo slancio alla vita. L’importante è non chiudersinel proprio guscio. Da quel momento la mente di Lella cominciò a girare insenso positivo. A come vestirsi, cosa portare e le eventuali necessità che ognigita in comitiva. Il Lago di Como è fatto apposto per far innamorare. Quando latrentacinquenne salì sul pullman si sentì leggere come una piuma… disposta adialogare con il mondo intero. Si dice che la fortuna aiutata gli audaci. Lellaha avuto il posto assegnato accanto al Dott. Sandro, un affascinantecinquantenne amante del ballo. Anche Lella era amante dei valzer e tanghi.Quando le persone hanno interessi comuni trovano subito infiniti motivi didialogo. Il Dott. Sandro non vedeva l’ora di ballare con Lella. Lo si notavadai suoi occhi. Dal modo in cui guardavano la trentacinquenne. Non c’era partedel corpo che non venisse esplorata con avidità. Quando una donna si senteosservata intensamente prova immediato piacere. Proprio quello che ha provatoLella… la quale ha cominciato ad immaginare il seguito della storia. Infatti,dopo il pranzo, tutte le coppie erano già formate. Il ballo è un “collantesociale”, un modo per rendere la vita interessante e allegra. Lella e Sandronon hanno perso tempo. Ogni volta che l’Orchestra iniziava un nuovo motivo… eraun passo avanti nell’intesa tra i due. Sandro non perdeva occasione per sentireil corpo di Lella accanto al suo. Movimenti ritmici e sinuosi che erano “parolepronunciate in silenzio”. Anche Lella non perdeva occasione per apprezzare ilmodo di porsi del cinquantenne. In certi momenti avrebbe voluto che Sandro labaciasse… Ovvio che non poteva farlo. C’era troppa gente… Mancava l’intimità.Tra un ballo e l’altro venne pure la proclamazione di “Miss e Mister AnniRuggenti”. Per la comitiva in gita non c’è stata alcuna sorpresa. Lella eSandro hanno vinto con grande distacco (quasi all’unanimità) e non c’è statodissenso. Anzi, sono stati gli stessi componenti la comitiva a gridare “bacio”…“bacio”… alla consegna delle coppe di Miss e Mister Anni Ruggenti. Sandro eLella non potevano ignorarlo. Anche perché Sandro era incredibilmente eccitato... e Lella pure. Un bacio lunghissimo, appassionato… che ha avuto dei riflessisul pullman quando i due, per tutto il viaggio, rimasero incollati unoall’altro. Le gite sono spesso l’inizio di storie d’amore. Quella di Sandro eLella era solo all’inizio… Dopo la gita decisero di riposare (si fa per dire)nello stesso letto. La domenica era tutta a loro disposizione per nuove eripetute “battaglie d’amore”. Come dice il proverbio… “chi bene inizia è già ametà dell’opera” - racconto 737  di Dino Secondo Barili 

 
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