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IL MESE DI AGOSTO DI BARBARA racconto (706) di Dino Secondo Barili

Post n°24954 pubblicato il 31 Luglio 2016 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Questestorie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla ache

vedere conpersone o fatti realmente avvenuti)

racconto del giorno

706

I racconti dell’estate

I mese di Agosto della Dott. Barbara

Un anno fa, la Dott. Barbara,bellissima quarantacinquenne, Dirigente di una Agenzia Commerciale a Milano,abitante a Pavia, non sapeva come passare il mese di Agosto. Agosto è il mesedelle ferie, ma Barbara non voleva muoversi da Pavia. In giro per l’Italiac’era già stata parecchie volte. Avrebbe voluto andare in Sardegna, ma nonaveva trovato posto. Il suo mese di Agosto perciò era destinato a Pavia,bellissima città… ma un po’ monotona. Barbara, invece, aveva bisogno diqualcosa di eccitante. Nel mese di Luglio dello scorso anno, laquarantacinquenne aveva avuto diversi sogni. Non sembravano sogni premonitori.Sembravano desideri di cui la stessa Barbara non riusciva a comprenderne ilsignificato. Una notte dei primi giorni di luglio aveva sognato di trovarsi suuna barca in mezzo al fiume Ticino. Intorno a lei c’erano parecchie persone… adapplaudirla. In un secondo sogno, Barbara era in Piazza della Vittoria. UnSignore sui cinquant’anni, mai visto prima, le si era avvicinato e le avevaconsegnato una lettera. “Legga. Legga” – le aveva detto il Signore nel sogno –“Può essere la sua Fortuna” Ormai Barbara, pensava continuamente ai sogni… comead una attesa. Anzi, aveva la sensazione che dopo quei primi due sogni… nedovessero arrivare altri. Il primo Agosto di un anno fa, però il terzo sognonon era arrivato… Erano iniziate le ferie. Si diede una calmata. A metà mattinadel primo giorno di ferie, Barbara, decise di prendere un caffè in Piazza dellaVittoria. Ormai Piazza della Vittoria a Pavia è piena di Bar e tavolini… inogni angolo. Gente che va… gente che viene. Si vede che ci sono molti turistiattratti dal misterioso fascino di Pavia. Barbara comprò il giornale quotidianoall’edicola e scelse un tavolino appartato di un Bar per leggerlo in santapace. Non si era neppure accorta che accanto al suo tavolino c’era seduto unSignore, sui cinquant’anni, con un blocnotes tra le mani e lo sguardo attento allepersone che si avvicendavano sulla Piazza. Appena Barbara si sedette il Signorecominciò a guardarla. Non la perse di vista un solo attimo. Era proprio il tipodi donna che stava cercando. “Scusi Signora. Sono il Regista, Dott. Bruno...Posso farle un paio domande?” Alla parola Regista, Barbara si sveglio di soprassaltocome da un sogno. L’ultimo pensiero era quello che venisse intervistata da unRegista… Era solo l’inizio. “Prego dica pure…il mio nome è Barbara” Il Regista lascrutava come se stesse facendole i raggi X. La stretta di mano è stata unapura formalità. Il Dott. Bruno si era messo a parlare veloce, come se avessefretta. “Non si preoccupi se le faccio un po’ di domande a raffica… Stavocercando una donna come lei per una parte in un Film che girerò nei prossimimesi a Pavia. Le spiace alzarsi per vedere quanto è alta?” Barbara si alzò, maaveva ricevuto la scossa di cui aveva bisogno. A volte non basta immaginare lesorprese… è importante viverle quando si realizzano. Il Dott. Bruno invitòBarbara al suo tavolino e ordinò il caffè. “Barbara… scusa se ti do del tu… masei proprio il tipo di donna che stavo cercando. Sui quarantacinque anni…bellissima…Se non ti spiace, oggi, alle 15 dovresti trovarti nel Cortile delleMagnolie dell’Università per una prima riunione informale. Nello stesso temposarai sottoposta ad un provino dai tecnici della Società di Produzione. Tiprego di essere puntuale” Per la Dott. Barbara è stata la novità nel suo insieme.Non ha avuto neppure il coraggio di chiedere in quale Film avrebbe dovutorecitare. E’ stato lo stesso Regista a soddisfare la sua inespressa curiosità.“Barbara… il Film ha il titolo provvisorio. “Napoleone Bonaparte a Pavia” Laquarantacinquenne si sentì inorgoglita. Mai e poi mai avrebbe immaginato che lefosse capitata una simile occasione… E’ proprio in quei casi che una personacomincia ad avere dei dubbi e delle perplessità. “Mi scusi una domanda. Devofare qual cosa?… Prepararmi?” Il Dott. Bruno ha accennato ad un sorriso. “Nonsi preoccupi. L’importante è che rimanga quella che è. Il fascino non si compraal mercato. Non faccia nulla… Ci penso io a tutto” La mattina del primo giornodi ferie era iniziato decisamente bene. Barbara rientrò nel suo appartamentonel centro storico di Pavia. Aprì la finestra ed entrò… volando, una farfalla.Per la quarantacinquenne è stato un buon segno, come “un messaggio del Destino”…Barbara si guardò allo specchio soddisfatta. Sussurrò a sé stessa. “Il Destinosa dove abito … Sa quale strada ha scelto per me” In quell’istante la farfallasi posò sulla sua spalla… “Il messaggio era arrivato a destinazione…”-(706)

 
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