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GISELLA E IL SOGNO RICORRENTE racconto (699) di Dino Secondo Barili

Post n°24842 pubblicato il 24 Luglio 2016 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Questestorie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla ache

vedere conpersone o fatti realmente avvenuti)

racconto del giorno

699

I racconti dell’estate

Gisella …e il sogno ricorrente

L’estate è il momento del relax. Ed è proprio nel relax che le personesi lasciano andare. Danno sfogo ai loro più intimi desideri. Un anno fa, ècapitata la stessa cosa alla Dott. Gisella, quarant’anni, Dirigente pressoun’Agenzia Commerciale a Milano, abitante a Pavia… in una bella villa diperiferia. Lavorare a Milano è bello… e brutto insieme. Se da una parte, aMilano, si è sempre sotto pressione… dall’altra, nella villa di Pavia, Gisellanon vedeva l’ora di staccare la spina e ritagliarsi “un’isola felice”… unangolo di paradiso dove niente e nessuno, poteva recare disturbo. E’ proprioquello che, un anno fa, è capitato alla bellissima quarantenne pavese. QuandoGisella si trovava nella sua villa di Pavia, dimenticava tutto e ogni cosa. L’Ufficiodi Milano non esisteva più. Nei suoi pensieri c’era solo l’amore… una vita dasogno… e un uomo con tanti più… e nessun meno. Alto, bellissimo, intelligente,gentile… ricco come il mare … amante superlativo. Gisella, però, a quarant’anninon aveva ancora trovato l’uomo giusto. In fatto di amore si riteneva un po’sfortunata. Gli uomini che erano apparsi all’orizzonte non avevano lecaratteristiche desiderate. Anzi, con qualche corteggiatore invadente ha dovutousare le maniere forti per toglierselo di torno. A quarant’anni … era estate…un anno fa, a Pavia… e Gisella voleva realizzare il suo sogno d’amore. E’ stataproprio in quell’occasione…che da oltre un mese… ogni notte, la quarantenneaveva un sogno ricorrente. Ogni notte, appena addormentata… nel sogno… il campanellod’ingresso della villa si metteva a suonare all’impazzata. Gisella in vestagliaverde si recava sul balcone che dominava il grande spazio dell’ingresso allavilla... C’erano centinaia di cavalli bianchi che scalpitavano e con la zampadestra l’invitavano a partire. Ormai Gisella era al limite della tensione e nonriusciva a spiegarsi il sogno. Chiese aiuto al Dott. Felice, lo Psicologo diMilano. Il Dott. Felice è stato chiaro. “Dott. Gisella… il sogno è il segnoevidente che lei desidera partire… E sono molti gli uomini che desidererebberopartire con lei…” La quarantenne non comprese come si sarebbe realizzato. Cistava pensando quando ricevette una chiamata sul telefonino. Era la sua amica ecoetanea Lucrezia. “Gisella … ho ricevuto l’invito a partecipare al Ballo delleQuarantenni a Lugano in Svizzera. Vuoi partecipare anche tu? Si svolgerà sabatosera…Oggi, è martedì. Abbiamo tutto il tempo per prepararci” Gisella si accesed’entusiasmo. Quella poteva essere l’occasione che cercava. Si incontrò conLucrezia. Si fece spiegare le modalità di partecipazione e come preparasi.Ormai era fatta. Gisella e Lucrezia si affidarono al loro amico scenografo Dott.Crispino. Questi aveva delle idee fantastiche. Non solo trasformò le duequarantenni in “super Dive”… ma le accompagnò lui stesso in qualità dicocchiere, su un elegante carrozza trainata da quattro cavalli bianchi finoall’ingresso del Salone delle Feste nel quale si sarebbe svolto il Ballo delleQuarantenni. E’ stata un’entrata trionfale. Tutti gli invitati uomini corseroad applaudirle. Non solo. I più affascinanti uomini presenti fecero a gara peraccaparrarsi i balli presentando le loro credenziali: vacanze in isoleesotiche, crociere, soggiorni nelle più belle località di mare e di montagna. Gisella,però, guardava il soggetto, all’uomo dalle caratteristiche desiderate. Il Ballodelle Quarantenni, aveva anche lo scopo di lanciare un nuovo profumo… “ilprofumo che cambia la vita”. E’ stato proprio quello il premio per le duemigliori finaliste. Inutile dire che ai primi due posti si sono classificateGisella e Lucrezia, alle quali vennero proposte… trenta serate in trenta Cittàdel Mondo… con due affascinanti accompagnatori cinquantenni: Romeo e Rolando.Erano proprio Romeo e Rolando i due inventori del nuovo profumo… il profumo  che cambia la vita”. -(699) 

 
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