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DENISE E IL VIAGGIO A GENOVA racconto (590) di Dino Secondo Barili

Post n°24775 pubblicato il 20 Luglio 2016 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Questestorie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla ache

vedere conpersone o fatti realmente avvenuti)

racconto del giorno

590

Denise e il viaggio a Genova

Ogni anno la Primavera porta novità, idee nuove, nuovi progetti. Ne sapevaqualcosa la Prof. Denise,quarant’anni, ben portati, un corpo splendido… da attirare l’attenzione dibuona parte degli uomini (oltre ai suoi Colleghi maschi). Cioè coloro che oltreall’indiscussa bellezza femminile, amano quel non so che di mistero che una personaemana. Denise, Docente di Lettere presso un Liceo del milanese, abitante aPavia, non era mai stata a Genova. Qualche lettore dirà che tantissime persone,a quarant’anni, non sono mai state a Genova eppure vivono benissimo, senzaproblemi. La Prof. Denise,no. Il fatto di non aver mai visto Genova, per la quarantenne, era un problema.La causa poteva essere stata ricondotta a sua madre, quando era piccola. Suamadre Teresa, infatti, pavese doc, quando raccontava alla figlia qualche fatto…ci metteva sempre dentro Genova. Per esempio. “Denise… Genova è fra i primiporti del Mediterraneo… è stata una delle nostre due maggiori “Repubblichemarinare”. Per sette secoli ha intrecciato commerci dalla Crimea agli scali diFiandra e Inghilterra… la “Grande Genova” si estende per trenta chilometri daVoltri a Sant’Ilario…” ecc. ecc. Quando una città ha simili dimensioni e unastoria lunga secoli e secoli… non è una città come le altre. Sul suo territoriosi sono sommate vicende umane uniche e irripetibili, create condizioni esituazioni degne delle più interessanti civiltà. Proprio così, civiltà. Perché,la misura di una “civiltà” è il livello di benessere raggiunto sotto tutti gliaspetti… materiali e spirituali. Denise, però, aveva un’altra ragione perdesiderare di vedere Genova. Quando frequentava la Scuola Media aveva un compagnodi banco, Federico, che si era innamorato di lei. Quelle attenzioni, quellegentilezze, Denise, non le aveva più avute da nessun uomo negli annisuccessivi. Poi, mentre frequentava la terza media, un giorno, Federico èandato a scuola con le lacrime agli occhi. A Denise disse che si sarebbetrasferito a Genova con la sua famiglia. Da quel giorno i due ragazzi non si sonopiù rivisti. Ora, a distanza di anni, quella partenza era tornata alla mente,come fosse un miraggio. Forse, Denise aveva bisogno di avere accanto a sé unapresenza maschile. Un uomo bello, affascinante, gentile, sensibile, affettuoso….come Federico. Si sa che tra il dire e il fare ci sta di mezzo il mare… e quel “mare”era Genova, quella Genova mia vista… sognata forse, ma che rappresentava moltopiù di una città, di un mare, di un porto, di case, palazzi, Musei, Acquari.Genova, per Denise, era una specie di … irraggiungibile Itaca… tra sogno erealtà. Un anno fa, in Primavera, a Pavia è stata organizzata unamanifestazione di “auto d’epoca”. A Denise piaceva quel tipo di manifestazione…un po’ perché rappresentava un tuffo nella storia degli ultimi sessant’anni.Auto d’epoca … che hanno fatto un’epoca. C’erano pure delle minuscole“Topolino”… una delle prime 850 special … e su, su, fino alle fuoriserie.Quelle “fuoriserie” che molti anni fa accompagnavano le “spose in Chiesa” peril fatidico “Si”. La manifestazione era organizzata in Piazza della Vittoria,luogo ideale per fare sognare le persone. Le automobili schierate eranoparecchie. Il pubblico andava avanti e indietro lasciando gli occhi su “modelli”che hanno segnato un’epoca. Denise era tra il pubblico presente. Ad un trattonotò una lussuosa (per quell’epoca… e anche oggi) un MG del 1955, Un modellotenuto come fosse un gioiello. Si vedeva lontano un miglio che era un “oggettoda amatore”. Il proprietario dell’auto non sfuggì a Denise che riconobbel’antico compagno di Scuola Media. Era, infatti, Federico. Ormai uomo fatto…anzi, molto più di un uomo, un quarantenne affascinante come fosse un attoredel Cinema. Federico e Denise si abbracciarono come due vecchi amici… PerDenise, era molto di più…Era l’incontro del Destino. Per la quarantennel’occasione era troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. “Federico, lo so dichiederti troppo… ma a me piacerebbe che mi portassi a fare un giro.” Federiconon esitò un secondo. “Dimmi dove vuoi andare ed io sono a tua completadisposizione.” – “A Genova…” rispose candida Denise. Federico si illuminò inviso. “Ma, io abito a Genova. Abito sulle colline sopra la città. Là c’è il mioCastello… anzi, se vuoi posso invitarti per un prolungato soggiorno, traamenità di ogni genere…” Il resto della storia è facile immaginarla. I lettoridi questo Blog, sono ormai avvezzi alle romantiche storie d’amore… Quella diFederico e Denise non è diversa dalle altre. Il viso di Denise e Federico sitrovò causalmente troppo vicino e scattò la molla … il bisogno di baci chealberga in ogni persona… sa.. .che meglio “un bacio oggi…che due domani”. …-(590)

 
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