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RACHELE E FABRIZIA racconto (647) di Dino Secondo Barili

Post n°24595 pubblicato il 09 Luglio 2016 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie,anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla ache

vedere conpersone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Martedì

647

I racconti di Pavia / Lugano (Svizzera)

Rachele e Fabrizia

Le vacanze iniziano per tutti… ma non per tutti sono uguali. Anzi, per alcunepersone sono sempre le stesse. Senza bassi ne alti. Per anni è stato così ancheper la Prof. Rachele,quarant’anni, bellissima, Docente di Lettere presso un Liceo del milanese,abitante a Pavia. Un anno fa, però, ha deciso. “Basta. Voglio cambiare vita.Senza accorgermene vedo la vita sfuggirmi di mano senza aver concluso nulla dipiacevole per me” Detto fatto, telefonò alla sua amica Fabrizia, impiegatapresso un Ufficio di Milano. “Fabrizia devo parlarti. Puoi passare da casa miaper una pizza? Ci penso io a tutto” Quando una persona prende una decisionesembra che tutto sia facile, mentre, di facile, a questo mondo non c’è nulla.Specialmente quando una persona si mette in mente certe cosa. Alla sera, dopol’Ufficio, Fabrizia passò dalla casa della Docente di Lettere per la pizza.Quando due amiche e coetanee si incontrano hanno sempre un’infinità di cose dadirsi. Rachele, però, voleva dare priorità al suo caso. “Fabrizia, questaestate mi voglio godere le vacanze come voglio io. In assoluta libertà e dandoun là alla mia vita” L’amica non si stupì. La Docente era fantasiosa.“Rachele, anch’io vorrei fare quello che dici tu… solo che mi mancano le idee”Era quello che la Docentedi Lettere si aspettava di sentire. “Fabrizia, le idee le ho io. Ecco il miopiano. Come tu sai, quando ero giovane ho seguito un corso di chitarra. Poi, hosempre continuato per conto mio a tenermi allenata. Anzi, mi sono fatto unprogramma di canzoni da presentare ad eventuali serate… che, però, non ho maimesso in atto. Ora è giunto il momento di farlo. Siccome so che hai una bellavoce… insieme possiamo fare tantissime cose… Dare una svolta alla nostra vita”In quel momento, Fabrizia si sentì rinascere. Da sole, a volte, non si riesce atrovare il coraggio… in due, invece… l’appetito vien mangiando. L’impiegatamilanese si fece dare da Rachele l’elenco della canzoni e trovò subito quelleche facevano al caso suo. Era fatta. Dopo aver gustato una stupenda pizza,Rachele prese la chitarra e cominciò a suonare…e Fabrizia a cantare. E’ statauna serata memorabile. Rachele continuava a prendere appunti. Da quel momento,un anno fa, la vita dei Rachele e Fabrizia non è stata più la stessa di prima.Ora, entrambe volevano vivere. Adagio, adagio le serate cominciarono adaumentare di numero. Da tre serate al mese … sono passate a dieci. Anche lospirito di Rachele cominciò prendere un’altra piega. Voleva qualcosa di più. Unamore, per esempio… una amore speciale. L’uomo che si incontra una sola voltanella vita. Ne parlò con l’amica. “Fabrizia, ora che abbiamo trovato la nostrastrada… sento il desiderio di avere un uomo accanto a me… un uomo speciale. Diquelli che si incontrano una sola volta nella vita” Anche Fabrizia, che fino adallora non aveva avuto molte occasioni, sentiva che stava per scoccare qualcosadi importante. Una sera di sette mesi fa, mentre Fabrizia era a casa dell’amicaper provare delle nuove canzoni… Rachele ricevette una telefonata. Diceva.”SonoFrancesco da Lugano in Svizzera. Ho assistito ad una vostra esibizione all’Osteriadel Rio Grande sul lago Maggiore. Cosa ne dice se ci vedessimo per parlare diun programma comune?” L’accordo venne subito trovato. L’incontro si sarebbesvolto a Milano. Così è avvenuto. Quando Rachele ha visto Francesco in carne edossa se ne innamorò subito. Più che un uomo sembrava un Dio greco, di quelliche si vedono riprodotti in certe statue esposte nei Musei. Inoltre Francescoaveva un fratello gemello, Giansiro, che era la sua fotocopia. Anche Fabriziaandò in estasi. Quando la fortuna arriva…arriva tutt’intera. Infatti, Francescoera un Regista e Produttore e Giansiro uno sceneggiatore. Ormai il quartettoera al completo. Non mancava più nulla… anzi, mancava la parte più importante einteressante: i contenuti, i programmi… Problema? No! Con la fantasia e la volontàsi può arrivare a tutto. Giansiro si è messo subito all’opera. Titolo: “Unamore a Lugano” Prima un mix di canzoni sulla cittadina svizzera del CantonTicino suonate alla chitarra da Rachele e cantate da Fabrizia… poi, via, via,una storia d’amore, con intreccio sentimentale vero e proprio. Intanto, gliocchi di Rachele si perdevano in quelli di Francesco… e gli occhi di Fabriziain quelli di Giansiro… A volte Le due coppie passeggiavano sul lungolago diLugano… e si tenevano per mano… La gente guardava, sorrideva… e diceva. “Vistocome è bello vivere … quando si è innamorati?” Dove? … a Lugano, naturalmente…c’è da chiederselo? -(647) 

 
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