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LE ERBE DI SAN GIOVANNI di Teresa Ramaioli

Post n°24514 pubblicato il 05 Luglio 2016 da dinobarili
 

LE ERBE DI SAN GIOVANNI  di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo il 04/07/16 alle 16:42 via WEB
LE ERBE DI SAN GIOVANNI----Un’usanza molto diffusa era quella della raccolta delle erbe di San Giovanni. Si pensava che chiunque si bagnasse con la rugiada durante questa magica notte si creava una barriera in grado di difendersi da ogni tipo di corruzione. Erbe di San Giovanni usate come talismani: l’iperico dai fiori gialli, da tenere sul corpo tutta la notte per proteggerci dalle sventure, e garantire sonni sereni, o fuori dalle porte per proteggere la famiglia; l’artemisia contro il malocchio; la ruta per le proprietà curative ,la menta bagnata dalla rugiada per una lunga vita; la salvia per proteggerci dalle creature malvagie;la verbena simbolo di pace e prosperità; cara alle streghe, era in grado di guarire dalle malattie;il ribes i cui frutti rossi sono chiamati anche bacche di San Giovanni;la mandragora, una delle piante più pericolose, molto cara alle streghe, la usavano per preparare filtri d’amore ;il rosmarino che, appeso con iperico e ruta alle porte delle case, teneva lontani diavoli e streghe;l’aglio, potentissimo talismano, se raccolto prima del sorgere del sole era particolarmente forte contro la stregoneria ;l’artemisia, preservava dai fulmini ed era amuleto protettivo contro il malocchio ;la lavanda, riposta a mazzetti nei cassetti e negli armadi, proteggeva la biancheria e anche tutta la famiglia ;la felce, donava capacità divinatorie, forze soprannaturali e sapienza (secondo le credenze il suo fiore si schiude solo la Notte di San Giovanni, resta visibile per un attimo e può essere raccolto solo dopo aver lottato con il diavolo);l’erba carlina, che serviva ad impedire il passo malefico della strega; se inchiodata alla porta di casa infatti, costringeva la strega a contarne con esattezza tutti i capolini. Con queste piante era possibile fare” l’acqua di San Giovanni”; se raccolte nella notte fra il 23 e il 24 giugno, messe in un bacile colmo d’acqua lasciato fuori casa per tutta la notte aveva il potere di aumentare la bellezza, preservare dalle malattie ma nello stesso tempo difendere dal malocchio, l’invidia e le fatture .Ciao Teresa Ramaioli

 
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