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MICHELE E LISA racconto (378) di Dino Secondo Barili

Post n°21138 pubblicato il 06 Novembre 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

378

Michele e Lisa

Nel vita non c’è mai un “traguardo” che dica… “Ecco, sono arrivato”. No. Dopo un traguardo c’è sempre un altro traguardo… ed  è giusto così. Se ne era accorto anche il Dott. Michele, Commercialista. All’età di cinquant’anni aveva raggiunto il “traguardo” inseguito per tutta la vita. “Avere una villa con piscina e giardino appena fuori Pavia”… in una zona tra le più lussuose. Villa con ogni confort, arredata da uno dei migliori Architetti arredatori milanesi. Però, era “solo” ad abitarla. Solo, perché… dopo il fallimento del matrimonio, il Dott. Michele, non aveva più voluto allacciare alcun rapporto con una donna a tale scopo. Lavoro, lavoro, e ancora lavoro… e un sogno … villa con piscina e giardino. Un anno fa, il sogno si è avverato. Realizzato a costo di una costanza forsennata, quasi rabbiosa. I primi giorni, nella nuova villa, per il Dott. Michele sono stati da sogno… Il Commercialista si sentiva come un Re nella sua Reggia. Tutto perfetto, tutto automatizzato. Solo una volta aveva fatto suonare l’allarme. La prima notte in cui aveva dormito (solo)… nel suo grande letto a forma di cuore… Si era svegliato. Aveva visto albeggiare. Senza pensarci, aveva aperto le imposte … e l’allarme si era messo a suonare… Corsa frenetica a spegnere il “marchingegno”. Quell’esperienza l’aveva completamente messo in sintonia con il nuovo ambiente. Prima di fare un passo, ci pensava due volte … anzi, tre. Nella villa tutto era grande. Grande la cucina… dove mangiava solo. Grande la sala da pranzo… dove non osava entrare per non alterare il perfetto arredamento messo a punto dall’Architetto. L’unico ambiente che sentiva suo… era la camera da letto e il bagno. Il bagno… non era un bagno… era “una piazza d’armi” … era una sala da bagno dove c’era di tutto. Vasca con idromassaggio, palestra con ogni tipo di attrezzi ginnici, eccetera, eccetera. Per utilizzare tutti gli attrezzi a disposizione il Dott. Michele avrebbe dovuto avere una giornata di almeno 48 ore per 21 giorni alla settimana. Un anno fa, dopo una settimana in cui il Commercialista viveva nella sua nuova residenza… si era già stufato, annoiato. Non si sentiva a casa sua. Ormai non poteva più tornare indietro nel suo modesto appartamento di città… in condominio, dove “non” poteva fare un passo senza essere notato, adocchiato, chiacchierato. Una domenica mattina di un anno fa, il Dott. Michele, aveva deciso. Si era alzato di buon mattino. Era andato nel garage a cercare la sua borsa da fotoamatore. Si era ricordato che parecchi anni prima era un appassionato di fotografia amatoriale… ed aveva vinto parecchi premi. Ora, quella borsa l’attraeva in modo particolare. Aveva ricevuto un invito a partecipare ad un concorso di fotografia indetto da un’Associazione di un paesino dell’Oltrepò Pavese. Prima ancora di mettere le mani nel suo “armamentario fotografico” aveva già deciso, Avrebbe partecipato al concorso. Le foto erano quelle scattate qualche anno prima. Si trattava di riprenderle e spedirle all’indirizzo indicato nella mail. Per la prima volta da quando si trovava nella nuova Villa, il Commercialista si sentiva pienamente soddisfatto. Ora doveva solo attendere l’esito della Giuria. Passarono un paio di settimane. Ogni tanto si ricordava del concorso fotografico… Pensava che tutto fosse svanito nel nulla. Invece, due settimane dopo la spedizione ecco il risultato. “La S.V. è risultata Seconda nella graduatoria generale. Pertanto è invitata a ritirare il premio in occasione della Festa Patronale, domenica prossima alle ore 15.” Per il Dott. Michele e stata una gradita sorpresa. Alla premiazione mancavano solo due giorni e il Commercialista si sentiva particolarmente orgoglioso. La sorpresa più grande, però, il Dott. Michele l’ebbe il giorno della premiazione. Al primo posto si era classificata una “fotoamatrice” bellissima, da fine del mondo, che aveva esattamente la metà degli anni suoi…(25 anni) alta, bionda con gli occhi azzurri. Il cinquantenne subì immediatamente il “classico” colpo di fulmine. Fece e disfece fin tanto che, quello stessa sera, la “vincitrice” di nome Lisa accettasse l’invito a cena presso uno dei più lussuosi e caratteristi Ristoranti dell’Oltrepò Pavese… Da quel momento, il Dott. Michele si sentì rinascere… La villa con piscina e giardino, fuori Pavia cominciava ad assumere i tratti di un “piccolo Eden”…e Michele e Lisa …le sembianze di Adamo ed Eva.(378)

 
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