dino secondo barili

OSVALDA E I "NUMERI" DELLA SEDUZIONE racconto (979) di Dino Secondo Barili

  8 MAGGIO 2015

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 8 maggio 2015 – Venerdì  - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

979

Osvalda e i “numeri” della seduzione

Quarant’anni è un’età balorda, sia per l’uomo, sia per la donna. A quarant’anni non si è più giovani … e si è ancora giovani. Nel senso che si pensa di sapere tante cose … e non si sa niente (o quasi). Se poi, l’uomo o la donna, sono single … allora è molto facile dare “corpo alle ombre”, cioè dare peso a fatti, che non ne hanno. Un anno fa, è accaduto la stessa cosa alla Prof. Osvalda, quarant’anni, single, bellissima … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo, Docente di Lettere in un Liceo del milanese, abitante in un Palazzo sul Lungoticino a Pavia. Era giù di squadra e se ne lamentava con le sue Colleghe. Anche … con la sua coetanea e amica Giorgia, Docente di Matematica … la quale, invece, conosceva tutti i “numeri” della seduzione.  “Osvalda non far venire le cose grosse … la vita deve essere vissuta ogni giorno … a cominciare dall’amore. La donna ha un potere che l’uomo non ha. Tra l’uomo e la donna non c’è parità. Vince sempre e solo la donna. Quando una donna conosce le regole della seduzione … può confrontarsi con qualsiasi uomo … e l’uomo è e sarà, sempre … perdente” Osvalda non era dello stesso parere, ma aveva voglia di dare una svolta alla propria vita. A volte, una persona non è contenta della propria vita … e non sa nemmeno il perché. Se non fa nulla … finisce per svilirsi, e perdere ogni stimolo. Se, invece, si da fare e si getta nella mischia … la vita diventa un piacere quotidiano. Osvalda chiese lumi a Giorgia la quale, in proposito, aveva le idee chiare. “Osvalda, quando una donna vuole può ottenere tutto (dall’uomo). Basta che sappia mettersi in gioco” La quarantenne ci pensò qualche giorno. Si aggiornò sui metodi della seduzione e si lanciò nell’impresa. L’Attico del Palazzo era abitato dal Dott. Giovanni (soprannominato anche “il Don Giovanni” … per le sue indiscusse qualità e attenzioni verso il sesso femminile). Il Dott. Giovanni possedeva un fascino indiscusso. Ricchissimo … si muoveva solo in Ferrari rossa … ultimo modello che parcheggiava regolarmente davanti all’ingresso sul Lungoticino a Pavia. La Prof. Osvalda, ne era segretamente innamorata … e, dopo la lezione dall’amica Giorgia, decise di passare dalle parole ai fatti. Studiò le mosse come fosse sulla scacchiera degli scacchi. In un momento particolare Osvalda incontrò (per caso?) il Dott. Giovanni sull’ascensore del Palazzo. La quarantenne si era preparata con una minigonna vertiginosa che per una donna bellissima … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine da mondo … era il “passaporto” per far crollare anche uno dei Grattacieli di Milano. Non solo … ma con un candore disarmante, rivolse al Dott. Giovanni (il Latin Lover) un domanda. “Giovanni … sapessi quanto desidero fare un viaggio sulla tua Ferrari …” Un uomo è sempre un uomo … e sa benissimo di quale malattia è ammalato. “Osvalda … ti avviso prima. E’ molto pericoloso salire sulla mia Ferrari. Non so proprio se ti conviene” La quarantenne fece un sorriso ingenuo … e rispose con un ingenua osservazione “La vita è tutto un rischio … meglio rischiare per una Ferrari … che sopportare il peso di un rimpianto senza fine” Cosa poteva pensare il Dott. Giovanni? Rifiutare? … sarebbe stato un vero peccato. Ovviamente, non immaginava in quale labirinto si sarebbe cacciato. Infatti, la decisione è stata immediata. “Osvalda … io ho un debole per la Costa Azzurra … e tu? Se vuoi possiamo partire anche subito …” Per Osvalda è stato come vincere al lotto. Accettò … e mantenne un atteggiamento da ingenua. Come se avesse avuto bisogno di avere qualcuno che le spiegasse il perché di ogni cosa. Quando un uomo (Don Giovanni o no) si sente conoscitore del “verbo” assume il “ruolo del gallo del pollaio” … Si pavoneggia … e si meraviglia del proprio sapere. Del resto l’amica Giorgia l’aveva avvisata. “Osvalda … all’uomo la donna saccente … non piace. Preferisce quella del … come tu mi vuoi … dolce e misteriosa” Giovanni e Osvalda non avevano ancora raggiunta Costa Azzurra con la Ferrari che il cinquantenne si era già sentito in Paradiso. Un Paradiso ovattato … in compagnia di una donna bellissima. Quella che aveva sempre sognato. L’amore, infatti, non è mai un fatto programmato … è sempre un fulmine a ciel sereno. A volte non ha bisogno neanche di un perché. Ogni volta, l’amore, accade all’insaputa degli stessi protagonisti. Osvalda si accorse che non aveva nulla da nascondere. Stupenda era … stupenda doveva rimanere. Così come madre natura l’aveva creata. Ad un tratto Giovanni (il Don Giovanni) si è perso negli occhi azzurri della Docente di Lettere al Liceo. Forse, ha risentito il bisogno di rivivere gli anni del Liceo … il profumo dei libri che aveva (o non aveva) letto, che aveva (o non aveva) capito. Perché la vita è … e resta un grande mistero. Questo è il racconto 979 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino