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IL DOTT. PIERERNESTO E LA VACANZA racconto (336) di Dino Secondo Barili

Post n°19150 pubblicato il 26 Aprile 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

336

Il Dott. Pierernesto e la vacanza

Il mese di Agosto non ha uguali rispetto a tutti gli altri mesi l’anno. Le persone sono arcistufe di correre come matte. Si rendono improvvisamente conto che “un ritorno alla vita normale” è più che necessario… Anzi, indispensabile. Una sosta… un momento di “tranquillità mentale”… Anche, il Dott. Pierernesto era giunto ai primi di agosto dello scorso anno… in uno stato “pietoso”. Non riusciva più a connettere. Decise che si sarebbe dato “un periodo di riposo”. Si sarebbe “dato” perché, essendo Titolare di Agenzia Commerciale, non aveva superiori sopra la sua testa. Quando una persona è “titolare del proprio lavoro” non ha un momento libero. E’ sempre in “attività di servizio”…e deve pensare a tutto. Anche i dipendenti della sua Agenzia erano “stufi marci” del lavoro… ma almeno loro potevano staccare la spina… e non pensarci più. Il Dott. Pierernesto, no! Era lui il “motore dell’Agenzia”. Era lui che doveva immaginare “il futuro” e procacciare il lavoro. Lo scorso anno, però, ad agosto la testa del Dottore era andata in tilt. Cosa fare? Darsi un breve periodo di riposo? Siccome il Dott. Pierernesto, a cinquant’anni, non aveva ancora trovato il tempo per sposarsi o farsi una compagna, telefonò alla sua Agenzia Viaggi e fissò una breve vacanza a Santa Margherita Ligure, una località tranquilla e di pieno relax. Ormai, il dado era tratto. L’automobile è il mezzo più comodo e facile per raggiungere Santa Margherita Ligure da Pavia. Qualche ora di viaggio e poi … l’agognata meta. Però, anche, le vacanze … le decide “il destino”. Infatti, mentre il Dott. Pierernesto stava per chiudere a chiave la porta del proprio appartamento il suo telefonino si è messo a squillare. Il Dottore rispose, ma dalla voce gli vennero i brividi. Era la Signora Lisa, settantenne, “la donna più pettegola” del suo palazzo. “Dottore, siccome so che parte per Santa Margherita Ligure… potrebbe darmi un passaggio? Devo parlare urgentemente con mia sorella che si trova in quella località.” Come poteva, il Dottore, negare un simile favore? Lisa non era solo la settantenne “più pettegola” abitante al pian terreno del suo palazzo, ma anche la persona alla quale era facile chiedere favori… come il ritiro di una raccomandata o di un pacco. A malincuore (molto a malincuore) diede la disponibilità della propria automobile. Durante il viaggio, la Signora Lisa non tacque un secondo. Raccontò al Dott. Pierernesto “vita, morte e miracoli” di tutti gli inquilini del palazzo. Ai pettegolezzi mancavano solo quelli relativi al Dott. Pierernesto… il quale, ad un certo punto, cominciò ad diventare curioso. La Signora Lisa cercò di tergiversare, poi, cedette. “Dottore, mi scusi se sono schietta e sincera… Dicono che lei è un bell’uomo, colto, intelligente, interessante… L’unico difetto di cui parlano…è che non è sposato.” – “E questo cosa vuol dire?” - chiese Pierernesto. La settantenne… “sparò nel mucchio”. “Quando un uomo della sua età e del suo livello sociale… non è sposato vuol dire che ha dei segreti …” – “E quali sarebbero questi segreti?” osò chiedere il Dottore. La Signora Lisa non voleva cadere in qualche lapsus… “Dottore, io non dico… secondo parecchi condomini… potrebbero non piacerle le donne...” A questo punto Pierernesto non ci vide più. “E’ proprio vero che anche quando una persona si fa gli affari suoi … finisce sempre  nell’occhio del ciclone… ovvero nel pettegolezzo.” Ormai, Pierernesto e Lisa erano giunti a Santa Margherita Ligure. Il Dottore, con perfida ironia, offrì un caffè alla Signora Lisa nel più bel Bar di Santa Margherita Ligure. Pierernesto non stava più nella pelle. Dopo aver preso il caffè disse alla sua compagna di viaggio che voleva farle una sorpresa… Voleva presentarle la persona che stava per entrare nel Bar in quello stesso istante. “Signora Lisa posso presentarle la mia fidanzata? Si chiama Carmen. Ha venticinque anni, e siamo insieme da venti giorni.” La ragazza era di una bellezza “incandescente”, alta, bionda, con gli occhi azzurri… e quel non so che rende unici… La Signora Lisa, per un attimo rimase sconcertata… poi. “Dottore, poteva farmi una sorpresa, ma così non avrei mai immaginato… Questa è Carmen, figlia della sorella del mio defunto marito. Lei non è solo un bell’uomo, ricco, intelligente … ma anche dei gusti finissimi!” (336)

 
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