« L'ORTO di Teresa RamaioliCIAO GIOVANNI ... MENEGI53 »

PIERFRANCESCO E IL "TALLON D'ACHILLE" racconto (327) di Dino Secondo Barili

Post n°18991 pubblicato il 18 Aprile 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

327

Pierfrancesco e il “tallon d’Achille”

Da parecchio tempo, l’Architetto Pierfrancesco, 50 anni, fisico da far invidia ad un ventenne, era preoccupato. Sua madre Gesualda, 82 anni, l’aveva messo in guardia. “Pierfrancesco, è ora che tu metta testa a posto. Non sei più un ragazzino. E’ ora e tempo che la pianti di fare il “gallo del pollaio”. E’ vero che di uomini come te ce ne sono in giro pochi. Tuo padre ed io, ci abbiamo messo “l’anima” per fare un capolavoro… ma ogni uomo … ha il suo “tallon d’Achille”… e tu non sei immune.” Quel “tallon d’Achille”… aveva colpito nel segno. Fino a quel momento, Pierfrancesco, non ci aveva pensato. Aveva vissuto come “piuma trasportata dal vento”… cercato, coccolato e corteggiato da donne di tutte le età. Naturalmente, Pierfrancesco, preferiva la compagnia delle donne giovani, belle, bellissime… con almeno…vent’anni di meno… Il suo lavoro, però, di Architetto d’Interni, lo metteva spesso a contatto con corteggiatrici avanti negli anni. Pierfrancesco, educatissimo, elegantissimo, puntualissimo cercava in tutti i modi di essere gentilissimo…gestendo bene il “proprio quid”. L’unica cosa alla quale, l’Architetto d’Interni era assolutamente allergico era … “il matrimonio”. Di fidanzate ne aveva avute parecchie (anzi, molte). Tutte avrebbero voluto “mettergli le briglie” (come ai cavalli)… ma, fino a quando un uomo può…cerca di resistere. Dopo la frase di sua madre Gesualda, sulla storia del “tallon d’Achille”, però, … Pierfrancesco si sentì vulnerabile. Sapeva che le sue difese stavano crollando… Un lunedì di un anno fa, Pierfrancesco ricevette una telefonata da parte di uno Studio d’Architettura di Milano. Era la Segretaria che voleva parlare personalmente con l’Architetto. “Sono io.” rispose Pierfrancesco. La Segretaria illustrò il problema. Lo “Studio” aveva ricevuto la proposta di procedere alla sistemazione di un Palazzo del 700 di Milano. Un lavoro impegnativo che sarebbe durato anni.. Nella proposta di lavoro c’era una clausola. “Sarebbe gradita la presenza dell’Architetto Pierfrancesco come supervisore artistico.” Pierfrancesco, essendo alquanto vanitoso, si sentì inorgoglito. Prima ancora di averci pensato …aveva già deciso di accettare. Era il più bel lavoro che gli fosse capitato. Lo Studio di Milano fissò l’appuntamento tra la Proprietà e l’Architetto. La Proprietaria dell’immobile era la Signora Mimì, gentilissima signora ottantenne, dalla mente lucida e dalle idee chiare. Dopo aver mostrato a Pierfrancesco la residenza settecentesca, l’elenco dei lavori e l’enorme somma in denaro messa a disposizione … cominciò a parlare di condizioni. Siccome il lavoro avrebbe richiesto anni, la Nobildonna parlò chiaramente. “Architetto Pierfrancesco, adesso che ha visto la quantità di lavoro da fare, l’impegno di tempo e di denaro richiesto… prima di procedere alle clausole vincolanti… vorrei che conoscesse mia nipote Lisa, da poco laureata in Architettura.” La Signora Mimì non aveva ancora terminato la frase che una splendida fanciulla sui venticinquenni anni, alta, bionda, bellissima. si presentò. Pierfrancesco rimase di stucco. Una bellezza così non l’aveva mai vista. A parlare ci pensò la ragazza… “Sono Dea. Posso essere d’aiuto?” L’Architetto non riuscì ad aprire bocca. Complice il Salone della Feste nel quale si trovava non riusciva a capire se si trattasse di sogno o di realtà… E’ stata allora la Signora Mimì a riportare Pierfrancesco con i piedi per terra. “Architetto… Io sono abituata a parlare chiaro. Inoltre, appartengo ad un’altra epoca… con altre idee. Questo lavoro è suo a una condizione… che… sposi mia nipote, Dea, qui presente. Inoltre chiedo che entro il più breve tempo… nasca l’erede della mia casata. Questo palazzo sarà il mio primo regalo di nozze”. A Milano c’è un proverbio che dice…”Ogni cosa ha il suo prezzo… al quale è impossibile resistere. (327)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 72
 

Ultime visite al Blog

cassetta2saturno_leofosco6dinobarilidanielemi13acer.250Dott.Ficcagliaamorino11communitywindil.passovulnerabile14BeppeCassismariateresa.savinodiego2020200
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963