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GLORIA E IL LUNEDI' DELL'ANGELO racconto (946) di Dino Secondo Barili

Post n°18791 pubblicato il 06 Aprile 2015 da dinobarili
 

        5 APRILE 2015

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 5 aprile 2015 – Domenica  - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

946

Gloria e il Lunedì dell’Angelo

Con l’arrivo della Pasqua la primavera esplode in tutti i suoi colori. La natura si mette a correre ed in brevissimo tempo cancella il passato (l’inverno) e punta decisamente all’estate. Il giorno dopo Pasqua, quindi, è come se le persone sentissero nell’aria qualcosa di nuovo … e si mettessero a correre. Non proprio correre … ma sentono il desiderio di uscire dalle proprie case. Fare quattro passi … stare al passo con la natura che corre. Il Lunedì di Pasqua di un anno fa, la Dott. Gloria, quarant’anni bellissima, single … impiegata presso un Ufficio di Milano, abitante a Pavia, sentì il bisogno di fare quattro passi. Uscire di casa. Andare da qualche parte … non importava dove. Di primo mattino, Gloria, telefonò alla sua coetanea e amica Cristina. “Cristina non ho voglia di stare in casa … Hai qualche programma interessante?” Cristina sembrava che aspettasse la telefonata. “Gloria, ho avuto la tua stessa sensazione … però, non volevo muovermi da sola. Ho telefonato a Francesco se mi portava alla Madonna delle Bozzole di Garlasco. E’ la Festa del Santuario … c’è un mucchio di gente da tutta la Lomellina. Se vuoi puoi venire anche tu” Gloria si sentì un’intrusa. “Cristina non voglio essere d’impaccio tra te e Francesco” L’amica s’indispettì. “Gloria, non dire stupidaggini. Lo sai che tra me e Francesco c’è solo amicizia … come con te. Non sapevo a chi rivolgermi e mi sono rivolto a Francesco … Vieni, vieni anche tu. Passeremo una bella giornata” Gloria si convinse ed accettò. Quando Francesco si fermò davanti alla casa di Gloria, sull’automobile, oltre a Cristina c’era anche Aldo l’altro amico con il quale si trovavano spesso al solito Bar di Piazza della Vittoria in Pavia. Quattro amici. Due quarantenni e due quarantacinquenni, single … decisi a godersi il giorno di Pasquetta, altrimenti detto “il Lunedì dell’Angelo”. Intorno al Lunedì dell’Angelo alla Madonna delle Bozzole di Garlasco sono nate numerose leggende. Frutto di fantasia? Forse. Ma, chissà … Ad iniziare il discorso è stata Cristina. “Adesso che siamo due coppie non è che la Madonna delle Bozzole ci farà la grazia farci sposare?” Francesco si mise a ridere … “Cristina, ma tu credi ancora a queste cose? Oggi, siamo nel duemila e rotti … non ci si sposa più. Al massimo si convive” Sembrava che il discorso fosse circoscritto a Cristina e Francesco, ma l’argomento interessò Aldo il quale disse la sua.  “Beh, se è solo per quello … io sarei felicissimo di convivere con Gloria” Gloria si sentì totalmente impreparata. Non si aspettava un’affermazione del genere. Aldo era l’amico del Bar. Avevano fatto lunghe chiacchierate … ma nulla che potesse supporre un interesse sentimentale. L’idea, però, non era da scartare. In fondo aveva quarantenni. Era single. Libera di decidere con chi stare …. E poi … era il Lunedì dell’Angelo, il Lunedì del mistero. Da Pavia a Garlasco ci sono venti minuti di automobile. Il giorno di Pasquetta, il Santuario delle Bozzole è invaso da persone provenienti da ogni dove. E’ così da cinquecento anni. E’ la Festa dei grandi e dei piccini perché ci sono le immancabili bancarelle con prodotti e oggetti di ogni genere. Parcheggiare l’auto il giorno di Pasquetta alla Madonna delle Bozzole è un impresa … Ci si può infilare in una di quelle strade sterrate che portano dritte alla riva del fiume Ticino. E’ proprio quello che ha fatto Francesco con la sua automobile. Una di quelle strade sterrate, tutte uguali, che permettono una sosta illimitata. Infatti, lasciata l’automobile, Cristina sotto braccio a Francesco … e Gloria sottobraccio a Aldo si diressero al Santuario. Stare sottobraccio alla Madonne delle Bozzole il giorno di Pasquetta è indispensabile se non ci si vuole perdere … (e mai più ritrovarsi). Cosi è stato per le due coppie pavesi le quali, ad un certo punto … si sono perse di vista. Cristina e Francesco si trovarono bene sottobraccio uno all’altra e, complice la fiumana di gente che spingeva da tutte le parti, si trovavano spesso viso contro viso. La stessa cosa stava accadendo a Gloria e Aldo il quale, però, cercava di stare stretto a Gloria anche quando la folla non spingeva. Si vedeva che il quarantacinquenne non vedeva l’ora di baciare Gloria. Alla prima occasione, di un viso contro viso, Aldo accennò ad un bacio. I baci, però, sono come le ciliegie  … una tira l’altra. Anche Gloria sentì il bisogno di un bacio più approfondito. Quando si vuole … la scusa è sempre a portata di mano. Nella confusione un bacio ci sta sempre bene e Aldo senti per la prima volta in vita sua … cosa voleva dire essere baciato da una donna. Ci sono cose che lasciano il segno. Il bacio di Gloria lo aveva lasciato. Aldo si inventò la scusa che aveva dimenticato un oggetto sull’automobile di Francesco. Insieme andarono a cercare l’altra coppia. Girarono, girarono senza risultato. Cercarono di chiamare per mezzo del telefonino, ma nella confusione è difficile utilizzare pure quello. Inoltre, si stava avvicinando un temporale … uno di quelli che non ha alcuna intenzione di scherzare. In pochissimo tempo la folla si diradò. Tutti cercavano di trovare riparo alla pioggia imminente. Anche le due coppie ripresero contatto e insieme, di corsa, si precipitarono all’automobile. Prima di raggiungerla, però, Cristina con Francesco e Gloria con Aldo si sono bagnati come pulcini. In automobile cercarono di fare ciò che potevano … ma, ormai, le due coppie erano affiatate. Si consolarono con baci a volontà. Quella stessa sera Francesco dormi a casa di Cristina e Aldo  casa di Gloria … la leggenda dell’Angelo che benedice e unisce coloro che si vogliono bene si è realizzata anche un anno fa. - Questo è il racconto 946 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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