dino secondo barili
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LUCA E IL SUPERMERCATO racconto (923) di Dino Secondo Barili
13 MARZO 2015
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 13 marzo 2015 – Venerdì - 12.00
Intrigo …
… a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
923
Luca e il Supermercato
Un anno fa, il Dott. Luca, cinquant’anni, single, Commercialista nel milanese abitante a Pavia … ogni volta che entrava in Ufficio aveva il volto scuro da persona arrabbiata. Quando il Capo di un Ufficio si comporta in quel modo mette a disagio tutto il personale. Inoltre, quando un simile comportamento si protrae per oltre un mese finisce per mettere in agitazione anche l’unica persona che riesce a mantenere (sempre) la calma … l’impiegata di fiducia … la Signora Maria. A quel punto il vaso è pieno e qualcuno deve “scoppiare”. Chi? La Signora Maria! … la quale, raggiunti i sessant’anni non vedeva l’ora di andare in pensione. Purtroppo ogni volta cambiano le leggi pensionistiche e l’attesa diventa spasmodica. A quel punto, facendo buon viso a cattiva sorte, la Signora Maria sente il dovere di intervenire per cercare di riportare un modus vivendi almeno accettabile. Un anno fa, l’occasione è stata una pratica particolarmente complessa in cui non bastavano due parole per mettere a fuoco il problema. In tale occasione la Signora Maria ha colto il momento giusto ed ha parlato chiaro. “Dott. Luca, visto che ci siamo … non sarebbe meglio che sputasse il rospo e dicesse come mai da oltre un mese entra in Ufficio arrabbiato? … arrabbiato come fosse un cane bastonato? Se è arrabbiato con qualcuno deve dire almeno con chi …” A volte basta poco a mettere il dito sulla piaga … In quel caso la Signora Maria ci ha messo tutte le dita di una mano. Infatti, il Dott. Luca capì che aveva passato i limiti. Doveva dire come stavano le cose. “Signora Maria, ha ragione … mi sono comportato un po’ da cafone. Sono arrabbiato con me stesso … Soltanto che non sapevo come sfogarmi …” La Signora Maria era troppo navigata per non capire dove stava il problema. “E allora? Dott. Luca dica tutto … così sappiamo come comportarci” – “Vede Signora Maria, io vivo solo. Mi sono fatto un bell’Ufficio. Mi sono costruito una bella Villa alla periferia di Pavia … ma sono solo, e non sono contento. Lavoro come un dannato dal lunedì al venerdì … e al sabato e alla domenica non riesco a scaricare le tensioni accumulate durante la settimana … ” A quel punto la Signora Maria aveva bisogno di farlo parlare. “Dott. Luca, vede l’importanza di avere una compagna accanto? Se lei avesse una donna accanto … al sabato mattina potrebbe andare al Supermercato a fare la spesa come faccio io con mio marito. Mio marito spinge il carrello … ed io scelgo i prodotti dagli scaffali” Il Dott. Luca era troppo interessato per lasciarsi sfuggire l’occasione. “E dove sta il beneficio?” La Signora Maria si aspettava la domanda. “Oggi, il Supermercato è uno dei luoghi dove si possono incontrare le persone. Parlare con qualcuno che non sia il solito personale del posto di lavoro. Con la scusa delle “offerte” si può parlare e incontrare qualche persona conosciuta. Si possono fare nuove conoscenze … Basta non avere fretta. Non fare come in Ufficio dove sembra di essere su un tapis roulant … non si ha più un momento libero per guardarci in faccia. Le persone hanno assoluto bisogno di guardarsi in faccia. Di parlare guardandosi negli occhi. Non si può parlare solo per telefono … e poi dire che si ha una vita sociale. Vivere è parlare, chiacchierare … dire, magari, delle stupidaggini … ma dirle guardandosi negli occhi. Dott. Luca … di troppa tecnologia … si può anche morire” Il cinquantenne capì che la Signora Maria aveva, ancora una volta, ragione. Anzi, la sua mente era già volata alla sua nuova vicina di casa. Infatti da un mese, nella Villa confinante con quella del Dott. Luca era venuta ad abitare la Dott. Lorenza … una trentenne bellissima … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. Il Dott. Luca l’aveva intravista, ma non era ancora riuscito a parlarle. In compenso aveva avuto della notizie interessanti. La trentenne era libera … ed era in cerca dell’anima gemella. A volte basta un la … per passare dalle parole ai fatti. Il Dott. Luca aveva deciso. Avrebbe suonato il campanello della Villa della Dott. Lorenza. Così è stato. Quella sera stessa (ed era un venerdì) il Dott. Luca suonò il campanello della Dott. Lorenza. “Dott. Lorenza, dirà che sono invadente. Ho bisogno di Lei. Domani mattina, sabato, devo andare al Supermercato a fare la spesa. Devo prendere dei prodotti che non conosco … mi potrebbe fare da assistente” Nulla è impossibile quando il Destino ci mette la sua manina … La Dott. Lorenza è stata entusiasta. “Dott. Luca, pensi che combinazione … Anch’io devo andare al Supermercato. Domattina alle nove sono da lei” Durante la notte il Dott. Luca sognò la Dott. Lorenza … Un sogno un po’ caotico … di chiaro c’era solo il momento in cui le ardenti labbra di Lorenza si incollarono alle sue … e non si staccarono più. Alle nove del mattino Luca e Lorenza salirono sulla stessa automobile diretti al Supermercato. Prima di entrare guastarono un favoloso caffè ad uno degli affollati Bar del Supermercato. A mano a mano che il Dott. Luca gustava il caffè i suoi occhi si perdevano nelle bellezze della Dott. Lorenza. Un caffè così non l’aveva mai gustato. Al banco gastronomia, Luca e Lorenza decisero di concedersi uno sfizioso pranzetto da consumare in giardino (con una bottiglia di vino speciale) … E’ stato l’inizio di un rendezvouz amoroso di quelli indimenticabili. Ormai era fatta. Le labbra di Lorenza avevano la calamita. Attraevano le labbra di Luca … il quale non vedeva l’ora di averla tra le braccia ... di stringerla forte … e di dirle “t’amo” Questo è il racconto 923 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino
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