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CAMILLO, CORDOVA E LA LUNA racconto (901) di Dino Secondo Barili

Post n°18044 pubblicato il 20 Febbraio 2015 da dinobarili
 

19 FEBBRAIO 2015

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 19 Febbraio 2015 – Giovedì - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

901

Camillo, Cordova e la Luna

La felicità è un piacere che ogni persona continua cercare. Non importa che per trovarla percorre tutta una vita. Commette errori … incontri sbagliati … Quel che conta è la meta. La felicità! Un anno fa, ne sapeva qualcosa il Dott. Camillo, cinquant’anni ben portati, single, Commercialista nel milanese, abitante a Pavia. Un anno fa, però, il Dott. Camillo era infelice. Aveva un bell’Ufficio. Impiegate che lo adoravano. Un’invidiabile clientela. Tuttavia, il Commercialista era insoddisfatto, deluso, amareggiato. Si sfogò con la sua impiegata di fiducia, la Signora Maria, sessantatre anni … prossima alla pensione. “Signora Maria, tra un po’ lei andrà in pensione ed io me ne resterò qui solo come un cane a litigare con i numeri … “ La Signora Maria era una donna pratica. Decisa. Non dava mai nulla per scontato. “Dott. Camillo, le ho suggerito mille volte di non limitarsi al lavoro. Il lavoro è utile per portare a casa lo stipendio … ma la vita è un’altra cosa. La vita è …  l’amore e la felicità. Per raggiungerla bisogna percorrere molte strade” Quel discorso, il Dott. Camillo l’aveva sentito mille volte. Il cinquantenne era reduce dal terzo fidanzamento … fallito. Era, quindi, sensibilissimo all’argomento. “Signora Maria, per la terza volta sono stato piantato da una donna … non parli a me d’amore. L’amore, se c’è, non l’ho ancora incontrato. Abita su un altro pianeta” La Signora Maria rincarò la dose.”In amore si può sbagliare cento volte … ma poi, arriva il miracolo. L’incontro fatale. Quello che mette una pietra sul passato … e dipinge la vita tutta rosa” Anche questo discorso, il Dott. Camillo, l’aveva sentito cento volte … ma questa volta ne è rimasto attratto. “Signora Maria, mi auguro che lei abbia ragione. Le sarei grato se mi indicasse come fare ad incontrare l’amore perfetto” Nell’Ufficio c’era silenzio e calma assoluta. Ogni impiegata era intenta a controllare a video ciò che aveva appena copiato dal cartaceo. La Signora Maria ne approfittò per lanciare al sua freccia. Quando una sessantatreenne (che ne conosce una più Diavolo) …  prossima alla pensione, lancia la sua freccia … si può stare certi che non lo fa a caso. “Dott. Camillo. Oggi voglio essere magnanima con lei. Questo è l’indirizzo della Maga Iris. Si trova presso l’Osteria Stella d’Oriente, in Lomellina. Il risultato è assicurato” Per il cinquantenne Dott. Camillo è stata la prima volta che la Signora Maria svelava un simile segreto. L’impiegata di fiducia aveva sempre parlato della Maga Iris … ma non aveva mai svelato l’indirizzo. Ora, eccolo lì … su un piatto d’argento. Il Dott. Camillo cominciò a sognare. Non aveva mai visto una Veggente, una Maga in carne ed ossa. Non sapeva se … magra o grassa, alta o bassa. Se avesse i capelli lisci e ben curati … oppure i capelli che andavano da tutte le parti come una Strega … una Strega vera con le braccia lunghe, magre, le mani scarne … le dita pelle e ossa … con le unghie simili ad artigli. Ora, il Dott. Camillo aveva l’indirizzo e poteva finalmente vedere in faccia una Maga, la Maga Iris. La decisione è stata immediata. Era sabato. Il giorno successivo, domenica, il Dott. Camillo sarebbe andato a cercarla in Lomellina, all’Osteria Stella d’Oriente. La domenica mattina di un anno fa, il Dott. Camillo, si è alzato alle quattro. Era ancora buio, ma si poteva guardare il cielo … C’erano nuvoloni sparsi che correvano veloci per il cielo. Il meteo l’aveva detto. “Nuvoloni sparsi e possibili improvvisi temporali … in Lomellina”. Quando un cinquantenne si mette in mente una cosa è più testardo di un mulo. Niente riesce a farlo ragionare. Alle sette del mattino, il Dott. Camillo era già sulla sua automobile che cercava la strada di campagna che conduceva all’Osteria Stella d’Oriente. Non ha fatto alcuna fatica a trovarla. All’inizio della strada c’era un grande cartello scritto a mano “All’Osteria Stella d’Oriente … dove riceve la Maga Iris” Nel cielo, però, c’erano nuvole minacciose pronte a rovesciare una montagna d’acqua. Dopo qualche centinaio di metri è stato così. Si è scatenato un furioso temporale. Il Dott. Camillo ha dovuto fermarsi. Non si vedeva più nulla. Quando, finalmente, il temporale cessò il cinquantenne si sentì perso. La strada non c’era più. Un lago d’acqua. Lui e la sua automobile erano immersi in quel lago. Il Dott. Camillo cercò il telefonino per chiamare i soccorsi … In quel momento si ricordò di averlo lasciato a casa sul tavolo della cucina. Proprio quello che non ci voleva. Il cinquantenne cercò di non lasciarsi prendere dal panico … ma erano appena le sette del mattino. Alle sette del mattino di domenica … perso in una strada di campagna … che adesso non c’era più. Cosa fare? Il Dott. Camillo fece la  cosa più naturale di questo mondo. “Maga Iris se veramente sei una Maga … pensaci tu” In quell’istante, il Dott. Camillo sentì il rumore delle pale rotanti di un elicottero  che avvicinava … e una voce chiara al megafono. “Dott. Camillo. Apra lo sportello dell’auto e si affidi alla scala di corda. Salga. Salga adagio …” Il Dott. Camillo comprese al volo cosa doveva fare. In un attimo si trovò nell’abitacolo dell’Elicottero insieme ad una splendida trentenne … alta, bionda, occhi verdi e gambe da fine del mondo … ed una voce dolce, morbida, vellutata … “Dott. Camillo … sono la Maga Iris” Il cinquantenne rimase di sasso. Una Maga così non l’aveva mai vista … e neppure immaginata. Una Maga alla guida di un elicottero? Roba da fuori di testa. Invece, no. “Camillo. Ora, siamo soli e posso dirtelo. Da tanto tempo sono innamorato di te. Ora, è venuto il nostro momento … la nostra luna di miele la trascorreremo a Cordova in Spagna dove la Luna invita gli amanti ad un amore senza fine. Questo è il racconto 901 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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