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DONATELLA E IL RE DEI BACI racconto (885) di Dino Secondo Barili

Post n°17763 pubblicato il 04 Febbraio 2015 da dinobarili
 

3 FEBBRAIO 2015

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 3 Febbraio 2015 – Mercoledì - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

885

Donatella e il Re dei Baci

Un anno fa, la Dott. Donatella, quarant’anni, single, bellissima, Dirigente di una Agenzia Commerciale nel milanese, abitante a Pavia, non era contenta della propria vita. Non aveva importanza che avesse un bel posto di lavoro ben retribuito. Che fosse rispettata, temuta, apprezzata … Donatella aveva bisogno di parecchie altre cose … Prima di tutto l’amore … Secondo l’avventura … Si fa presto a dire amore … Ma l’amore non è la mela che puoi cogliere dal melo quand’è matura. In amore non si sa mai quando è troppo presto … o troppo tardi. Molti Esperti danno consigli su come trovare l’amore … ma vorrei vedere loro, all’atto pratico, cosa sono capaci di fare. Secondo … l’avventura. Già, l’avventura … Ma quale? Non certo quella in cui il pericolo è tale per cui si tratta di una sfida, un gioco a testa o croce. E no. L’avventura che la Dott. Donatella sognava era di quelle originali … un po’ fuori del comune. Un anno fa, Donatella ne parlò con la sua amica pavese, Glorietta, una quarantenne sprint che ne sapeva una più del Diavolo. Donatella è stata chiara. “Glorietta, sogno l’amore ogni notte anche se ho pochissimo tempo a disposizione … e il lavoro mi toglie il respiro. Inoltre, amo l’avventura … il viaggio verso l’ignoto …” Glorietta aveva capito tutto. “Donatella come desiderio sei in perfetta linea. Mi complimento con te. A quarant’anni una donna vuole tutto … tutto subito … e al top in tutti i sensi. Io, ho un suggerimento da darti. Fare teatro …” Donatella si sentì interessata, coinvolta. “Glorietta  mi hai dato un buon consiglio … faccio subito una ricerca si Internet e vedo cosa posso cavarci” A volte sono le idee semplici … difficili da realizzare. Donatella cercò su Internet, ma erano sempre le stesse proposte trite e ritrite. Corso di teatro, Corso di dizione e via di questo passo. E, no. Si era detta dentro di sé Donatella … E dopo che ho fatto un Corso di teatro che dura mesi e mesi, cosa ho concluso? Sono ancora da capo. Io voglio fare teatro, teatro vero … spontaneo, naturale … come il sole del mattino. Donatella si ricordò quand’era ragazza e viveva in Lomellina. Al suo paese c’era una Compagnia Teatrale Dialettale che ogni anno preparava lo spettacolo per la Sagra. Nulla di eccezionale. Due giorni alla settimana un gruppo di uomini e donne, ragazzi e ragazze si ritrovano al Teatro dell’Oratorio. C’era Domenico il Regista, autore, sceneggiatore, attore, costumista, truccatore … Insomma, il factotum della Compagnia. Ma quale Compagnia? Il canovaccio era sempre lo stesso. Cambiavano solo gli attori e le situazioni … Donatella ricordava quel periodo come uno dei più piacevoli e spensierati della sua vita. Ora, si trattava di ritrovare quel tempo, quello spirito e quell’età. Ritrovare quel tempo e quell’età sarebbe stato impossibile. Allora, aveva diciotto anni e viveva cullata da un mare di illusioni. Ma lo spirito? Lo spirito di quel tempo era ancora intatto nella mente di Donatella. Ora, a quarant’anni suonati, Donatella voleva, desiderava, sognava di fare teatro per incontrare l’amore … il grande amore … quello che capita una sola volta nella vita. E come? Facendo teatro con lo stesso spirito di quando aveva diciotto anni. Donatella ritornò al suo paese in Lomellina. La Compagnia Teatrale Dialettale c’era ancora. Il signor Domenico, però, il factum della compagnia si era ritirato. Donatella andò a trovarlo a casa sua mentre leggeva il giornale su una sedia a dondolo. “Domenico ho bisogno di te. Voglio incontrare l’amore e tu sei l’unica persona che può aiutarmi” Domenico era un teatrante nato … uno con il teatro nel sangue. E’ stato come un fiammifero. Appena sfregato si è subito incendiato. “Donatella ho già un’idea …” E’ bastata quella frase per far sognare la quarantenne. Domenico aveva tutto in casa. Preparò Donatella come una Principessa che andava incontro al suo Re … La quarantenne ha chiesto cosa stesse facendo. Domenico descrisse la scena. “Donatella, appena fuori del paese c’è una strada in mezzo alla campagna fiancheggiata da alberi secolari. Da sempre la strada si chiama “la strada del Re dei Baci”. Ora,  che sei propro una Principessa ti accompagno su quella strada e vediamo cosa succede …” Domenico diede il braccio a Donatella e l’accompagnò lungo la strada. Ad un tratto si sentì una banda suonare e tanta gente arrivare … Tante persone in doppia fila per seguire la Principessa che andava incontro al Re dei Baci. Domenico intanto era sparito, non c’era più. Donatella si sentì persa. “Domenico dove sei? Non puoi lasciarmi ora” Intanto, in fondo alla strada stava arrivando un colonna di cavalli e cavalieri alla testa della quale c’era il Re dei Baci con la corona d’oro in testa. Il Re dei Baci fece salire sul suo cavallo Donatella la quale si sentì una Regina … La Regina dei Baci. Ormai la strada era affollatissima. C’erano persone anche nei campi … e tutti applaudivano. Donatella pensava che fosse tutto un sogno … un sogno che non poteva e non doveva finire. Oltretutto, il Re dei Baci era uno splendido cinquantenne che non aveva uguale. Baciava come solo i Re sanno baciare. In quell’istante scoppiò un furibondo temporale. Tutta la gente scomparve, si dileguò e Donatella rimase sola con il Re … sul cavallo … sotto la pioggia. La quarantenne si mise a tremare, ma il Re dei Baci aveva pensato a tutto. Sulla strada era apparsa una rossa Ferrari ultimo modello. Donatella e il Re dei Baci vi presero posto e partirono per una viaggio senza fine … verso l’amore e la felicità. Questo è il racconto 885 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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