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GIORGIA E LE ABITUDINI racconto (873) di Dino Secondo Barili

Post n°17575 pubblicato il 23 Gennaio 2015 da dinobarili
 

22 GENNAIO 2015

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 22 gennaio 2015 – Giovedì - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

873

Giorgia e le abitudini

Quando una persona non è soddisfatta della propria vita ha diverse possibilità. Lamentarsi in continuazione … dando la colpa al terzo o al quarto … oppure affidarsi alla Fortuna. Anche in questo caso, la persona interessata a cambiare, ha diverse strade. Aspettare che la Fortuna le arrivi tra le braccia … oppure andarle incontro ovunque essa sia. La Dott. Giorgia, cinquant’anni, single, bellissima … Dirigente di una Agenzia Commerciale a Milano, abitante a Pavia, un anno fa, ha deciso di andare incontro alla Fortuna e incontrare l’uomo del cuore. Da dove cominciare? Giorgia ne parlò con la sua coetanea e amica Ester,  la quale aveva molta fantasia. “Giorgia … se vuoi veramente andare incontro alla Fortuna e trovare l’uomo superlativo devi … “non andare” … sempre nello stesso Bar a prendere il caffè …” Giorgia sorrise divertita. “Ester, cosa c’entra il Bar … con la Fortuna … Qui stiamo parlando di dare una svolta alla propria vita incontrando l’uomo superlativo ... L’uomo sognato per cinquant’anni” Ester non si scompose. Fece finta di guardare le nuvole … anche se, un anno fa, il cielo era azzurro e limpido come non lo era stato da mesi. “Vedi, Giorgia. Noi tutti siamo attratti involontariamente dalle abitudini. Quando una cosa ci piace, non ci crea problema … la ripetiamo all’infinito … fino alla noia. Ecco l’errore. Quando ci si fa l’abitudine ad una cosa … la mente si addormenta … non ha più stimoli. E’ il momento di cambiare. Di rinnovarsi. Di provare nuove sensazioni … specialmente quando si cerca un nuovo amore. Il Bar è un esempio. Stesso Bar … Stesse facce … stessi discorsi ripetuti all’infinito … solito caffè (anche se ottimo). Invece, la prima regola per rinnovarsi e incontrare un nuovo amore è cambiare Bar … Una volta qua, un’altra là. Il caffè non sarà sempre al top, ma le persone (soprattutto gli uomini) saranno sempre diversi. E’ lì che la Fortuna gioca le sue carte” Giorgia non sorrise. Cominciò a diventare riflessiva. La sua mente si era massa in moto ed era intenzionata a percorrere nuove strade. Soprattutto a cambiare Bar e farsi un itinerario nuovo prima di andare in Ufficio al mattino. Milano è la patria dei Bar. Ve ne sono un’infinità, per tutti i gusti … Non si fa fatica a trovare un nuovo Bar. Dopo una settimana Ester si informò. “Allora, Giorgia, come va la ricerca?” Giorgia aveva proprio bisogno di parlarne. “Ester, se devo dire la verità la tua idea ha diverse potenzialità. Se da una parte la varietà dei caffè aiuta il confronto … dall’altra, non tutti i caffè sono al top. Devi spesso accontentarti di ciò che passa il Convento. Per quanto riguarda, invece, le persone (in questo caso, gli uomini) effettivamente i discorsi diventano interessanti. Più che i discorsi si affina il gusto, il piacere di parlare con un uomo anziché con un altro. Nulla di importante … però, il piacere della conversazione ci guadagna” Ester, intanto, era curiosa. “ … ma la Fortuna … la Fortuna con la F maiuscola … com’è?” Giorgia si mise a ridere. “A cinquant’anni una donna sa ciò che vuole … alto, biondo, bellissimo … e ricco da far paura. Di uomini così non ve ne sono molti in giro … anche se giri tutti i Bar di Milano e di Pavia. In questo caso, è proprio il caso di dirlo, ci vuole una bella Fortuna. Un Fortuna da rimanere a bocca aperta” Ester si mostrò sconsolata. “Allora, Giorgia, i miei consigli sono valsi a niente …” Ester e Giorgia, in quell’istante, un anno fa, stavano uscendo dal solito Bar in Piazza della Vittoria a Pavia. Giorgia ha incrociato un paio d’occhi (maschili) che erano la fine. Erano gli occhi di uomo alto, biondo, occhi chiari e penetranti, capelli lunghi e ondulati. Più che uno uomo sembrava un Dio dell’antica Grecia … Adone o giù di lì. Giorgia si tenne stretta al braccio di Ester per non finire distesa sul pavimento. Dopo aver ripreso coscienza, Giorgia riuscì ha dire ciò che pensava. “Ester, hai visto? Hai visto l’uomo dei sogni? Più che un uomo era un Adone, il Dio greco del piacere e della bellezza. Ecco, quello che voglio io …” Ester sorrise beffarda. “E già … e chi è quella donna che non vorrebbe un uomo così?” Ester e Giorgia si scambiarono ancora qualche parola, ma Adone aveva fatto centro. La loro mente era partita … e si era persa nella valle dei sogni, sogni amorosi … naturalmente. Giorgia dopo qualche centinaio di metri era davanti al Palazzo in cui abitava … sul Lungoticino a Pavia. Era nell’atrio quando si trovò di fronte la Signora Maria, una settantenne che ne dimostrava cinquanta e sapeva tutto di tutti … “Giorgia. Giorgia … hai visto il nuovo condomino del nostro Palazzo? Il nuovo proprietario dell’Attico? … quella specie Eden di cui tutti parlano, ma che non ho mai visto. Pensa, Giorgia. Si chiama Dott. Adone … Adone di nome e di fatto …” In quell’ istante nell’atrio del Palazzo si è presentato il Dott. Adone. Giorgia non aveva dubbi. Era lui … l’uomo incontrato al solito Bar. Era preparata a resistere … Il Dott. Adone è stato il primo a parlare. “Dott. Giorgia, siccome sono nuovo di Pavia ho chiesto a chi potevo rivolgermi per farmi raccontare le storie della città. Mi hanno segnalato lei, Dott. Giorgia. Cosa ne dice? E’ disposta a farmi da cicerone?” La Dott. Giorgia, per poco non svenne … Di fronte ad un Dio del genere, una cinquantenne come Giorgia cosa avrebbe potuto rispondere? “Ma certo, Dott. Adone … sono a sua completa disposizione …” Il Dio greco è stato magnanimo … “Giorgia diamoci del tu … è meglio” Giorgia e Adone presero l’ascensore e puntarono dritti all’Attico. Prima di raggiungerlo, però, le labbra dei due cinquantenni erano già incollate le une alle altre … e vi rimasero … per parecchi giorni. Perché, la Fortuna, quando vuole … sa fare le cose bene. Molto bene. Questo è il racconto 873 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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