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CHIARA E L'OSTERIA DEL PAPPAGALLO racconto (870) di Dino Secondo Barili

Post n°17512 pubblicato il 20 Gennaio 2015 da dinobarili
 

19 GENNAIO 2015

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 19 gennaio 2015 – Lunedì - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

870

Chiara e l’Osteria del Pappagallo

Ormai le nostre città sono popolate di pappagalli, quegli uccelli multicolori che in colonie più o meno numerose vivono sugli alberi dei giardini e dei parchi. Anche a Pavia i pappagalli hanno fatto casa. Se ne vedono un po’ dappertutto. Un anno fa, la Dott. Chiara, quarant’anni, single, bellissima, Dirigente di una Agenzia Commerciale a Milano, abitante a Pavia, quando aveva un momento libero, era solita passare in Piazza Leonardo da Vinci. E’ la piazza delle Torri dell’Università. Nella Piazza c’è pure un filare di piante di alto fusto lungo il quale vi sono delle comodissime panchine verdi … per il piacere dei pensionati e di coloro che ne vogliono approfittare. Un anno fa, Chiara era giù di corda. La sua amica del cuore, Caterina, si era trasferita a Roma e si sentiva sola. Non che lo fosse veramente. Amici, uomini e donne, Chiara ne aveva a iosa … ma non l’uomo del cuore. Si sa che, gira e rigira, non è  la quantità di conoscenze che riempie la vita. Nella vita basta una persona sola. Quella del cuore. Per Chiara di uomini ne bastava uno … ma doveva essere come voleva lei: superlativo. Un anno fa, Chiara ne parlò con il suo Psicologo di fiducia e amico, Dott. Goffredo, un sessantenne che ne aveva viste di tutti i colori. Chiara ha voluto esporre il suo problema “Goffredo, l’amore non ha età … specialmente a quarant’anni. Una donna si aspetta il non plus ultra … si aspetta quello che non è accaduto negli anni precedenti …” Il Dott. Goffredo aveva la capacità di leggere nel pensiero … e quello che le persone non sapevano (o volevano) esprimere. Lo Psicologo aveva capito tutto. “Vedi Chiara, noi tutti siamo affascinati dal mistero. L’amore è esso stesso mistero … Pertanto, ciò che vogliamo … è ciò che non conosciamo, quel non so ché di imprevisto, di inspiegabile. Se vuoi un mio consiglio … fai attenzione ai piccoli segnali che il Destino ti invia ogni giorno, in ogni momento” Chiara non se lo fece ripetere due volte. Aveva afferrato il concetto. Per esempio. Ogni volta che la quarantenne passava (e vi passava spesso) in Piazza Leonardo da Vinci a Pavia le sembrava di essere osservata da occhi invisibili … Era solo una sensazione? … oppure c’era qualcosa di più. Un anno fa, dopo la chiacchierata con l’amico Goffredo, Chiara si trovò a passare accanto alle Torri dell’Università. In giro c’era solo qualche studente seduto ai piedi delle Torri che cercava di assimilare qualche nozione in più. Chiara sentì il desiderio di accomodarsi su una delle verdi panchine che stanno sotto le piante d’alto fusto. Subito sentì un pappagallo che sembrava parlasse. Non un linguaggio chiaro. Un miscuglio di versi e suoni che sembravano un discorso … ma non lo era. Chiara cercò tra le foglie, ma non riuscì a distinguere nulla. Eppure il pappagallo sembrava rivolgersi proprio a lei … anche per il fatto che, sulle panchine verdi, era sola. La quarantenne cercò di concentrarsi. Dopo un po’ vi rinunciò. E’ stato in quel momento che Chiara ha notato un foglietto di carta scendere dall’alto … e cadere ai suoi piedi. Sembrava un pezzo di carte strappato da un foglio di giornale … Diceva. “ … all’Osteria del Pappagallo … troverai ciò che cerchi” Chi è quella persona sensibile e attenta che, nel fatto, non vede … un messaggio del Destino? Chiara non ha avuto dubbi. Rientrata nel suo appartamento in Pavia non riusciva a concentrarsi. Per fortuna che il telefonino si è messo strillare. Era il suo pari grado, Dott. Michele,  dell’Agenzia presso cui lavorava. “Chiara, io ed altri Colleghi abbiamo deciso di pranzare all’Osteria del Pappagallo in Lomellina. Vuoi venire anche tu?” – “Certo” rispose Chiara senza neppure pensarci. Del resto aveva sentito parlare dell’Osteria del Pappagallo in Lomellina, ma non ci era mai stata. Ecco l’occasione buona. Dopo neppure un ora Chiara aveva raggiunto la località. Aveva trovato la strada senza fatica. Aveva solo seguito dei cartelli scritti a mano come avviene con le corse podistiche durante le Sagre di Paese. L’Osteria del Pappagallo era una casa isolata in mezzo alla campagna. Nulla di speciale, ma assai caratteristica. All’Osteria c’era solo lei … e l’Oste, un omone grande e grosso che sembra uscito da qualche romanzo d’avventura … con un grande grembiule legato sulla pancia. All’Oste, Chiara disse che aspettava amici. Infatti, c’era un solo tavolo apparecchiato. Chiara ne approfittò per guardarsi intorno e godersi la stupenda campagna lomellina. Passavano le ore e non arriva nessuno. Chiara cominciò a preoccuparsi. Telefonò al Collega Dott. Michele, ma il telefonino era senza copertura. La quarantenne stava per andare nel panico … quando, davanti all’Osteria del Pappagallo, si fermò una lussuosa Ferrari con un  solo occupante. Un affascinante cinquantenne il quale doveva essere una personalità di rilievo. Il Signore si presentò. “Sono il Dott. Mario … sarei felice se pranzasse con me” Chiara non sapeva cosa fare. I Colleghi con i quali aveva appuntamento erano in enorme ritardo … E, poi, il Dott. Mario, aveva un fascino speciale … perché rinunciare?  Il pranzo è stato assolutamente unico e delizioso. Mai assaggiate specialità così … con vini unici. Il Dott. Mario, aveva una parlantina tale che avrebbe incanto anche una platea di mille persone. Chiara cominciò a stravedere. A vedere solo Mario … la sua voce calda ed appassionata … i suoi occhi verdi. Già, gli occhi verdi … Gli occhi verdi in un uomo sono una rarità. Si dice … uno su centomila, ma forse è esagerato. Fatto sta che al termine del pranzo il Dott. Mario ha voluto fare un ballo nella piccola pista dell’Osteria del Pappagallo. Chiara amava il ballo. Si trovò tra le braccia di Mario … e scoppiò l’amore. Tra un ballo e l’altro … Mario e Chiara attesero la notte. Salutarono la Luna … e poi partirono sulla lussuosa Ferrari per lunghissimo viaggio in Europa … perché, esagerare in amore … non si sbaglia mai. Questo è il racconto 870 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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