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ANTONELLA, IGINO E FRANCOIS racconto (863) di Dino Secondo Barili

Post n°17397 pubblicato il 13 Gennaio 2015 da dinobarili
 

12 GENNAIO 2015

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 12 gennaio 2015 – Lunedì - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

863

Antonella, Igino e Francois

In un giorno, la Dott. Antonella si è vista la sua vita stravolta. Prima aveva conosciuto Valentine, la sua sorella gemella di cui fino ad allora aveva ignorato l’esistenza … Poi, il Signore bellissimo che aveva visto sul treno superveloce Milano – Roma. Ora, era veramente troppo. E cosa sarebbe dovuto capitare ancora? Igino, era preparato a tutto. Quando il Signore bellissimo è entrato nella Sala della  Mostra di Pittura, l’accolse con una calorosa stretta di mano. “Antonella, ti presento il Prof. Francois, il mio Agente a Parigi. Colui al quale devo tutto. Il mio successo artistico … e l’incontro con Valentine” Antonella e Francois  si strinsero la mano come se si conoscessero già. Igino continuò. “E’ stato Francois a farmi conoscere il mondo artistico di Parigi … Francois  è un genio sotto tutti gli aspetti” Francois cercò di dissimulare. “Igino non esagerare. Ogni persona ha le sue qualità … e poi, non siamo noi a decidere … è il Destino che decide per noi. Vuoi vedere che è così anche questa volta?” Antonella non sapeva cosa dire. Le sembrava di essere entrata in un “cerchio magico” dove ogni tessera andava al posto giusto. Inoltre non riusciva a togliere gli occhi di dosso a Francois … come se l’avesse conosciuto da sempre. Come se l’amasse già … senza averlo frequentato neanche un minuto … E’ stato ancora Igino a continuare il discorso. “Visto che siamo Roma per presentare la Mostra è giusto che prenda la parola il Prof. Francois che di questa Mostra è l’ispiratore” A quel punto nella grande Sala della Mostra di Pittura si è fatto silenzio. Silenzio di  tomba. Il Professore di Parigi si espresse in perfetto italiano. “Gentili Signore e Signori, questa Mostra non è stata fatto a caso a Roma. E’ stata fatta a Roma perché è una città magica … unica al Mondo. E’ magica anche Parigi … ma non come Roma. Motivo? Perché Roma ha tantissimi anni in più di storia. A Roma sono confluite conoscenze uniche al Mondo. In fatto di arte Roma è la prima al Mondo. E, sapete cosa vuol dire arte? Vuol dire vita, vuol dire amore, vuol dire conoscenza del profondo. Nella vita nulla capita per caso. Tutto ha una ragione. Noi singole persone abbiamo una ragione. Mi soffermo solo su un particolare di questa Mostra. Gli innumerevoli disegni presenti ritraggono parti del corpo di una donna. Eppure ogni parte ha un suo significato. Anzi, saperlo leggere … è la spiegazioni della vita del singolo individuo e della società” Il Prof. Francois  si fermò improvvisamente. Non voleva andare oltre con il discorso. Igino si sentì in dovere di ringraziare e il pubblico non si accorse neppure che nella Sala della Mostra era entrata una rondine … Si dice che quando un volatile entra in un ambiente chiuso non vi entra a caso … E’ messaggero e reca un messaggio. Il Prof. Francois lo sapeva e colse il messaggio al volo. Del resto il cinquantenne aveva già deciso. Avrebbe portato Antonella a Trinità de’ Monti. Sulla scalinata più famosa del Mondo le avrebbe rivelato il mistero della sua presenza a Roma. Francois prese sottobraccio Antonella e si avviò verso la scalinata di Trinità de’ Monti. Si fermò a metà scalinata e … “Antonella … noi due siamo destinati a fondare una nuova dinastia. Per spiegarmi meglio, tu ed io dobbiamo recarci subito nel mio Castello in Francia. In quel luogo capirai molte cose. Quella stessa sera Antonella era in Francia, nel Castello del cinquantenne. Francois volle mostrarle il segreto dell’antico maniero: la Stanza dell’Amore. “Vedi, Antonella, questa stanza è il gioiello di questa stupenda residenza. In questa stanza c’è un grande libro con tanti fogli bianchi” Francois aprì un antico armadio e mostrò il libro alla quarantenne milanese. Per leggerlo ho impiegato anni di studi. C’è scritto che da oggi, avrà inizio la “dinastia Degliantonella” …  dei nostri figli. Prova ora a mettere la tua mano su questo libro …” Antonella lo ha fatto e subito si sono accese tantissime luci nella stanza … nei corridoi … in tutte le trecento le stanze … e lungo le scale che collegavano i vari piani del Castello. Antonella rimase allibita. Non credeva ai propri occhi. Non immaginava esistessero cose simili. Abbracciò Francois e lo baciò lungamente … ma senza fretta. Sapeva che la sua vita iniziava in quel momento, perché da quel momento era la Signora Francois. Anzi, Antonella Degliantonella … un Titolo che non era un Titolo … ma la vita di un Castello … in Francia - Questo è il racconto 863 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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