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IL DOTT. GOFFREDO E LA BIONDAQ DI LIONE (FRANCIA) racconto (835) di Dino Secondo Barili

Post n°16936 pubblicato il 15 Dicembre 2014 da dinobarili
 

15 DICEMBRE 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 15 dicembre 2014 – Lunedì - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

835

Il Dott. Goffredo e la bionda di Lione (Francia)

Ci sono persone che sono caparbie per natura, cioè hanno la testa dura. Prima di cedere dai loro propositi si fanno ammazzare (si fa per dire). Un anno fa, ne sapeva qualcosa il Dott. Goffredo, cinquant’anni, Dirigente di una Agenzia Commerciale a Milano, abitante a Pavia. Il Dott. Goffredo aveva tre “pallini” in testa. Il lavoro, l’amore e l’arte. Per il lavoro, il Dott. Goffredo poteva ritenersi fortunato. Subito dopo la Laurea era stato assunto da una Ditta di Milano. Da lì aveva trovato lo sbocco nell’Agenzia Commerciale nella quale era diventato Dirigente per le sue indiscusse qualità. Per l’arte, sua seconda passione, procedeva secondo i piani. Nell’arte non c’è mai un punto di arrivo. La ricerca è continua. Il Dott. Goffredo era costante. Non perdeva una Mostra. Seguiva Corsi e Stage. Si teneva infornato attraverso le riviste specializzate. L’arte, poi, è una passione che aumenta con gli anni. Alle Mostre è sempre possibile incontrare persone nuove, mai viste prima. Era proprio quello che Goffredo voleva, perché … Ecco, c’era un perché. A cinquant’anni non aveva ancora trovato la donna ideale, quella capace di fargli perdere la testa, i sensi … e anche l’ultimo barlume di buonsenso. E, sì … è proprio così. Quando un uomo perde la testa per una  donna .. vuol dire che ha trovato “il non plus ultra”, la donna del Destino. Il Dott. Goffredo, invece, nelle donne con le quali era venuto in contatto … ha sempre trovato qualche difetto, qualche particolare che non quadrava con le sue idee. Il suo coetaneo e amico Serafino glielo diceva sempre. “Goffredo, la donna che desideri tu non è ancora nata. Possibile che con tutte le donne che ci sono … non ci sia  una che ti soddisfi pienamente? Sicuramente vuoi qualcosa che non c’è” Goffredo scrollava la testa e rispondeva con la solita frase. “Serafino tu non capisci. L’amore è una cosa seria. Se non prendi una zuccata solenne … non è amore” Intanto gli anni erano passati e  il Dott. Goffredo era solo … maledettamente solo. Un anno fa. Il Dott. Goffredo ha avuto un sogno ricorrente. Da una settimana, ogni notte, dopo essersi addormentato, sentiva un gallo cantare. “Chicchirichì … Chicchirichì … “ Come fa un gallo a cantare in una città come Pavia? Se lo chiedeva anche Goffredo. Non era possibile. A meno che … non fosse un “messaggio” … Quando una persona è appassionata di arte è informata su tutto. Non c’è argomento che non rientri nella conoscenza dell’arte. Molti Psicologi studiano l’arte per conoscere l’animo umano. Il Dott. Goffredo ne parlò con la Maga Doralice della Lomellina. La Maga è stata chiara. “Certo che è un messaggio. Quando in sogno il gallo canta … vuol dire che sono in arrivo delle novità. Se, poi, a sognare è un uomo di cinquant’anni che non ha ancora trovato la donna ideale … l’annuncio chiaro … Sta per avvenire l’incontro fatale, l’incontro che cambia la vita” Goffredo, però, non era soddisfatto della risposta. Desiderava qualche spiegazione in più. Dopo varie insistenze, La Maga Doralice accennò ad un particolare. “Da quale parte arriva il canto del gallo?” Goffredo ci pensò. Ormai era una settimana che quel gallo cantava … sapeva con precisione da quale parte proveniva quel “Chicchirichì” … “Da Ovest. Sono sicuro, da Ovest … “ La Maga Doralice alzò le braccia euforica … “Allora, Dott. Goffredo … guardi nella cassetta della posta. Riceverà un invito …” Finalmente il cinquantenne era soddisfatto. Ora, sapeva cosa doveva fare. Il giorno dopo l’incontro con la Maga Doralice, il Dott. Goffredo guardò nella cassetta della posta e trovò un invito a visitare una Mostra di Pittura a Lione in Francia … a ovest rispetto a Pavia. Era una Mostra importante con molti Pittori famosi. Quando un cinquantenne, appassionato di pittura, riceve l’invito ad un Mostra … e, in prospettiva, si aspetta l’incontro con la “donna del Destino” … va in estasi. Infatti, il Dott. Goffredo prenotò subito un soggiorno a Lione, seconda città della Francia con una storia lunga duemila anni e un sacco di cose belle da vedere. L’aereo poi facilita il viaggio e il Dott. Goffredo voleva ottimizzare il tempo. Per mezzo di Internet, il cinquantenne si informò su tutto … oltre alla Mostra. Nel corso delle ricerche, Goffredo, si imbatté in una leggenda. Per avere fortuna a Lione bisogna tenere in tasca la cartolina della città dalla quale si arriva. Goffredo non ci pensò due volte. Comprò una cartolina di Pavia da tenere sempre con sé. Così è stato. Goffredo ha vistato la Mostra in modo meticoloso. Non lasciò nulla al caso. Intanto, osservava il pubblico presente (specialmente le donne). Purtroppo non ve ne era una che fosse di suo gradimento. Al termine della visita alla Mostra, Goffredo era più deluso che mai. Decise di concedersi un lauto pranzo in un uno dei più noti Ristoranti di Lione. Stava entrando nel Ristorante quando si sentì chiamare. “Dott. Goffredo ... Dott. Goffredo …” Il cinquantenne pavese si girò di scatto convinto che fosse un’allucinazione. Invece, no. Era una donna in carne ed ossa che lo stava chiamando. Era la Dott. Valeria, la Presidente della Società che aveva sede nel Grattacielo dove lavorava a Milano. Unica differenza. La Dott. Valeria aveva l’Ufficio dieci piani più in alto. Valeria era bellissima … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. Il Dott. Goffredo l’aveva sempre vista sulle riviste patinate delle donne Vip milanesi. Mai si sarebbe sognato di essere entrato nelle grazie di una simile Dea. Valeria, infatti, aveva in mano una cartolina di Pavia. “Dott. Goffredo, se non sbaglio ha perduto questa cartolina … Me ne sono accorta perché l’ho vista uscire da una delle  sue tasche” Si sa come vanno queste cose. Valeria e Goffredo si sono dati subito del tu … come se si fossero conosciuti da sempre. Anche la Dott. Valeria, infatti, aveva avuto un sogno ricorrente. Appena addormentata sentiva un gallo cantare … “Chicchirichì … Chicchirichì” … Il messaggio era chiaro. … Era il messaggio dell’amore. Questo è il racconto 835, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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