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CALOGERO E GLI OCCHI AZZURRI racconto (807) di Dino Secondo Barili

Post n°16530 pubblicato il 18 Novembre 2014 da dinobarili
 

17 NOVEMBRE 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 17 novembre 2014 – Martedì - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

807

Calogero e gli occhi azzurri

La vita è fatta di imprevisti. Per quanto una persona cerchi di prevedere … le previsioni sono sempre fallaci. Basta vedere le previsioni del tempo e quelle economiche. Il termine fallace vuol dire “che può illudere o ingannare”. Non si dice che le previsioni siano tutte illusioni o inganni. Questo no. Sarebbe sbagliato. Ma ogni previsione va presa con il “beneficio di inventario” … cioè con le dovute riserve. Era proprio ciò che pensava il Dott. Calogero, cinquant’anni, single, Commercialista a Milano, abitante a Pavia. Il Dott. Calogero era sempre in guardia … perché – diceva spesso – “l’imprevisto è sempre dietro l’angolo”. Ecco, perché, il cinquantenne si fidava della sua impiegata di fiducia anziché delle previsioni. L’impiegata di fiducia, la Signora Maria, era l’esatta copia del Dott. Calogero. Non aspettava mai le scadenze. Cominciava un mese prima a preoccuparsi. Motivo … “non si sa mai quello che può accadere”. Così fino ad un anno fa … quando entrò in Ufficio la Dott. Clorinda, una fantasiosa laureata in Economia e Commercio. Avendo trent’anni, essendo bellissima, ha sempre trovato tutte le porte aperte. La Dott. Clorinda si era messa in mente di “addomesticare” il Dott. Calogero. E’ vero che gli uomini, specialmente i cinquantenni sono facilmente addomesticabili … ma non tutti. E nessun cinquantenne tra coloro che hanno impiegate fidate come la Signora Maria. Si sa, però, che la bellezza ha un suo valore. Coloro che la possiedono ne fanno l’uso che vogliono. Cosi si era messa in mente la Dott. Clorinda. Voleva mettere in mostra le sue capacità lavorative. Era il momento in cui, il Dott. Calogero, subiva il fascino femminile e stravedeva per gli occhi dolci azzurri e languidi della trentenne. Clorinda avanzò le sue proposte. “Calogero cosa se ne pensi se metto in pratica gli studi fatti all’Università? Mi piacerebbe fare uno schema “previsionale” dell’Ufficio” Quando il Dott. Calogero sentì il termine “previsionale” gli si accesero tutte le lampadine che aveva nel cervello. Ascoltò la proposta. In sostanza la Dott. Clorinda voleva fare una specie di calendario nel quale erano elencate tutte le possibili variabili. Seguendo tale calendario era facile ottimizzare il lavoro (a parole). Per un po’ l’impiegata di fiducia, Signora Maria, è rimasta in osservazione. Lasciava fare … e non diceva  nulla: Un giorno di un anno fa, sbottò in faccia a faccia con il suo Titolare. “Dott. Calogero è da un po’ di tempo che la sto osservando. Lo so che a cinquant’anni è facile essere affascinati dalle donne trentenni dagli occhi di triglia. Un conto, però, è il fascino misterioso degli occhi di triglia … un altro è il lavoro. Mai mescolare il sacro con il profano. Gli occhi di triglia sono una cosa … e il lavoro è un’altra. Il lavoro va fatto i tutti i giorni. Nel lavoro possono capitare mille imprevisti … Mai fidarsi delle previsioni … Sono le scadenze che vanno preparate sempre in anticipo. Dott. Calogero, vuole un consiglio? Se la Dott. Clorinda è d’accordo … si prenda una bella vacanza sulla Costa Azzurra. Vi guardatevi negli occhi … e fate delle belle passeggiate mano nella mano. E’ più facile fare previsioni facendo passeggiate mano nella mano … che dedicarsi “a matematici calendari previsionali” Il Dott. Calogero ha seguito il consiglio della Signora Maria. La Dott. Clorinda aveva altri obbiettivi, oltre all’addomesticamento. Voleva mettere le mani sull’Ufficio … e su questo il Dott. Calogero non era disposto a cedere. L’Ufficio era la sua vita. La Dott. Clorinda si licenziò. Per il cinquantenne è stata una liberazione. Nell’Ufficio è stata assunta una nuova impiegata. La Dott. Rachele, alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. Del lavoro e dell’Ufficio non gliene importava gran che … Alla Dott. Rachele importava il cinquantenne Calogero. Appena questi parlò della Costa Azzurra, Rachele andò in estasi. “Calogero … si, si. A me piacciono troppo le passeggiate mano nella mano” Per la sessantenne, Signora Maria, è stata una vittoria. Primo, perché poteva pensare alle sue scadenze. Secondo perché non doveva più pensare ad un cinquantenne che aveva la testa nelle nuvole … o meglio,  nel fascino misterioso degli occhi da triglia. - Questo è il racconto 807, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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