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IL DOTT. SIMONE E LA SUA SEGRETARIA racconto (778) di Dino Secondo Barili

Post n°15969 pubblicato il 19 Ottobre 2014 da dinobarili
 

19 OTTOBRE 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 19 ottobre 2014 – Domenica - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

778

Il Dott. Simone e la sua Segretaria

Quando una persona ha ritmi di lavoro molto intensi e stressanti ha difficoltà a mantenere il morale alto. Farlo non è facile e non è per tutti… specialmente quando quella persona occupa posti di responsabilità. Un anno fa, ne ha saputo qualcosa il Dott. Simone, cinquant’anni ben portati, single, Dirigente di una Agenzia Commerciale di Milano, abitante a Pavia. Il Dott. Simone, oltre che Dirigente, era anche il Consigliere del Presidente della Società e quindi aveva una doppia responsabilità. Era d’obbligo mantenersi in ottima forma ed avere sempre le idee chiare. Per questo motivo il Dott. Simone leggeva molto. Leggeva tutto e di tutto. Ogni occasione era buona per acquisire nuove informazioni. Per mettere a confronto le varie idee e opinioni. Inoltre, seguiva lezioni speciali all’Università… Insomma, il cinquantenne non era mai soddisfatto… e voleva sempre di più. Ecco perché, quando al mattino si guardava allo specchio e si faceva la barba, si interrogava, come fosse la prova generale della giornata. Sapeva che molte cose del giorno che stava per iniziare dipendevano da lui, dal suo modo di essere… specialmente dal modo di sentirsi, dal suo morale. Se il morale era alto… tutto avrebbe funzionato bene… Se il morale fosse stato così e così… la giornata avrebbe avuto bisogno di una carica in più. A Milano è una regola. Un anno fa, una mattina, mentre si faceva la barba, il Dott. Simone…si guardò allo specchio e si disse: “Basta… da oggi, faccio a modo mio. Fino ad ora ho fatto come hanno voluto gli altri. Ora faccio ciò che voglio … per il piacere mio… esclusivamente mio” Certi propositi sono facili a prendersi… difficili da realizzare. Quella mattina, il Dott. Simone, aveva telefonato in Ufficio alla sua Segretaria Ingrid, trentacinque anni, bellissima, single, dicendo che quel giorno doveva assentarsi per questione personali. Ingrid si preoccupò subito. “Dottore non sta bene? Posso fare qualcosa per Lei?” Il Dott. Simone la tranquillizzò. La Segretaria era troppo abituata bene. Ogni mattina aveva a che fare con il Dott. Simone, uomo perfetto, sempre con una marcia in più rispetto al resto del personale. Ingrid era single perché non aveva ancora trovato l’uomo ideale, e in cuor suo, l’uomo ideale doveva essere proprio come il Dott. Simone… sempre con una marcia in più e la risposta pronta per ogni situazione o domanda. Quella mattina cominciò a preoccuparsi. Dopo neanche mezzora era negli affanni. Chiamò il Dott. Simone. “Dottore, mi spiace disturbarla, ma non riesco a trovare la pratica 332 richiesta dal Presidente. Cosa faccio?” Il Dott. Simone si rese improvvisamente conto che abituare le persone troppo bene ha i suoi svantaggi. La pratica 332 non era una pratica… era un’idea che il Dott. Simone aveva suggerito al Presidente… Un’idea ancora tutta da elaborare, inquadrare, sviluppare… Comprese anche che la sua Segretaria Ingrid si stava preoccupando più del necessario. In certo qual modo, lui non poteva starsene con le mani in mano senza fare nulla. A metà mattina, dopo una camminata liberatoria lungo le vie del centro di Milano. Dopo aver preso un caffè in un Bar di Piazza del Duomo… decise di rientrare in Ufficio. Ormai, il Dott. Simone si era ricaricato. Il suo mondo era nel suo Ufficio… con la sua Segretaria Ingrid che stravedeva per Lui. In fondo non c’era nulla di male ad andare, ogni tanto giù di corda… ad avere dei ripensamenti. Ne parlò anche con il Presidente, il Dott. Manfredo, il quale è stato ben felice di poter aiutare un suo Collaboratore. “Dott. Simone sono contento che sia andato in crisi. Ogni tanto bisogna farlo. Aiuta a riflettere. Se vuole… posso darle un’idea. Faccia una bella vacanza a Parigi…. Magari di una settimana. Porti con sé la sua Segretaria Ingrid della quale non può fare assolutamente a meno. Le vacanze da soli… non sono vacanze” Il Dott. Simone ringraziò per la sensibilità del Presidente. Si diresse nel suo Ufficio e, appena vide la sua Segretaria le fece la proposta. “Ingrid, preparati… partiamo per Parigi tra un paio d’ore… il tempo per alcune telefonate” La Segretaria per poco non svenne. Aveva sempre sognato Parigi e non c’era mai stata. Ora, ecco l’occasione buona…forse la migliore della sua vita. Qualunque cosa avesse pensato il Dott. Simone, lei sarebbe stata al suo fianco… L’amore stava per aprire le ali. …. - Questo è il racconto 778 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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