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ILARIA E L'ANTIQUARIATO racconto (497) di Dino Secondo Barili

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Sabato

Ilaria (497)

Ilaria, cinquant’anni, bellissima donna, commessa presso un Negozio di Moda Femminile a Milano, un anno fa era negli affanni. Causa la crisi economica, la Direzione del Negozio presso cui lavorava, aveva “avvisato” il personale di cercare altri sbocchi occupazionali in vista di una possibile riduzione del numero dei dipendenti. Ilaria si rese conto che doveva darsi da fare. Il suo lavoro era tutta la sua vita… visto che, dal punto di vista sentimentale, le cose “non” erano andate bene. Diciamo, anzi, che erano andate proprio male. Delle tre relazioni iniziate, nessuna aveva superato l’anno di vita. Colpa di Ilaria? Colpa dell’altro? Difficile dirlo. Forse, Ilaria aveva sbagliato … ogni volta “cavallo” (come si dice in gergo). Forse, la sfortuna aveva giocato a favore della cinquantenne. Ilaria, però non si era persa d’animo. Non aveva fatto come la sua collega Eugenia, quarant’anni, che si era messa a piangere. Ilaria ci pensò un giorno e una notte. Da anni, Ilaria, era appassionata di oggetti di antiquariato. Frequentava le Mostre. Insomma, si era fatta una cultura nel settore. Accanto al Negozio dove lavorava Ilaria, c’era un piccolo negozio di antiquariato che vendeva un po’ di tutto. Il Proprietario del Negozio, il Signor Antonio, era un vecchio Signore sulla settantina, vedovo, senza figli. Nei momenti liberi dal lavoro, Ilaria passava volentieri dal Signor Antonio per fare quattro chiacchiere. Tra i due era nata una certa simpatia. Si vedeva lontano un miglio che erano due “patiti degli oggetti di antiquariato”. Più di una volta, Ilaria e Antonio si erano trovati per visitare Mostre del settore. Appena Ilaria ebbe conoscenza della possibile “riduzione del personale” ne parlò con il Signor Antonio. Questi, non si lasciò sfuggire l’occasione. “Perché non vieni a lavorare da me? Ho settant’anni. E’ ora e tempo che vada in pensione… ma non voglio “lasciare” questo luogo in cui ci ho passato la vita. Tu assumeresti la gestione del Negozio …ed io mi godrei i miei settant’anni “vistando” le meraviglie di Milano.” Quando la domanda e l’offerta si incontrano gli accordi sono facili da concludere. Anche Ilaria voleva cambiare vita. Non ci teneva affatto ad essere senza lavoro da un giorno all’altro. Si licenziò dal Negozio di Moda Femminile ed assunse la gestione del Negozio di Antiquariato. Ormai il salto era fatto. Con l’aiuto ed il consiglio di Antonio, Ilaria inizio un nuovo percorso lavorativo. Quando si inizia una nuova attività la mente va in “ebollizione”. Si vorrebbero fare mille cose. Il Negozio del Signor Antonio aveva cambiato aspetto. Era diventato quello di Ilaria la quale metteva in risalto gli oggetti … come fossero “abiti femminili” con quel tocco di civetteria che non guasta mai. Gli affari presero un’altra piega. Anche il Signor Antonio ne fu soddisfatto. “Ho lasciato il Negozio in buone mani” – diceva spesso. Un sabato mattina, Ilaria aveva da poco aperto quello che considerava ormai il “suo piccolo regno”. Davanti alla vetrina si fermò un Signore alto, fisico perfetto, sguardo da intenditore, sui sessant’anni. Il Signore guardò, osservò, si guardò…alla fine entrò. “Scusi, Signora, è suo questo Negozio?” Ilaria rispose di si. “Mi presento. Sono il Signor Federico. Antiquario a Lugano nel Canton Ticino. Sono rimasto affascinato dalla sua vetrina. Dal modo in cui valorizza gli oggetti. Inoltre, sono alla ricerca di un “approdo a Milano”. Cosa ne dice se facessimo quattro chiacchiere in proposito?” Ilaria aguzzò la vista, l’ingegno… e tutti suoi sensi. Si rese conto che stava per accadere qualcosa di importante. La cinquantenne si stava, forse, giocando il suo futuro. Dopo diversi incontri ormai, Federico e Ilaria si davano del tu. Erano entrati in confidenza e stavano per concludere “un affare”. A cinquanta/sessant’anni, però, ogni persona parte dalla “sua” esperienza personale. Ilaria voleva qualcosa in più di una semplice “transazione commerciale”. Federico era il suo tipo d’uomo. Perché non tentare? Ilaria propose a Federico una serata a Teatro. Dopo la serata….una cena a lume di candela… Infine… una notte nello stesso letto. Risultato. Da quel momento… i due sono diventati molto di più di “semplici Antiquari con un Negozio a Milano ed un altro a Lugano”. Ora, c’era “il tutto… e il tutto di più”. (497)

 
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