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MASSIMO, LORENZO E LE FERIE racconto (705) di Dino Secondo Barili
7 AGOSTO 2014
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 7 agosto 2014 – Giovedì - 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
racconto del Giovedì
705
I racconti dell’estate
Massimo, Lorenzo e le ferie
Il sei di agosto di un anno fa, il Dott. Massimo quarantasette anni ben portati, è rientrato in Ufficio dopo tre settimane di ferie… ed era arrabbiato come una vipera. Veramente non era solo arrabbiato…ce l’aveva con tutti… Il tempo che passa troppo in fretta, il tempo meteorologico e la pioggia che condiziona le scelte…ed i programmi che vanno a pallino. Massimo aveva, trascorso tre settimane con moglie al mare in Liguria. I giorni erano volati via …e quello che si aspettava di fare da un anno, non è avvenuto. Il sei di agosto, di un anno fa, ne ha parlato in Ufficio con il suo Collega e coetaneo, Dott. Lorenzo. Ne ha parlato da arrabbiato… con sé stesso. “Lorenzo, non è possibile. Ho atteso un anno per avere tre settimane di ferie. Volevo godermi il sole sulla spiaggia più bella del mondo. Tra partenza e ritorno, non sono riuscito a capire dove sono finite le tre settimane di vacanze. Mi sono arrabbiato pure con mia moglie la quale aveva programmato tutto, giorno per giorno. Niente da fare. “Facciamo, questo… facciamo quello…” Qualcosa abbiamo fatto, ma poco o nulla si è realizzato delle aspettative che ci eravamo messi in testa. Per esempio. Volevamo fare un’escursione in una grotta nell’entroterra ligure. Ci siamo andati. Della grotta non abbiamo visto niente. Non c’era ciò che ci aspettavamo. Anche le serate a lume di candela, che dovevano essere eccezionali… sono finite in una bolla di sapone. Beato te, Lorenzo, che devi ancora partire. Non fare come me. Utilizza bene il tempo che hai a disposizione. Ricordati che il tempo fugge… Carpe Diem” Dopo una simile filippica, il Dott. Lorenzo, quarantasette anni ben portati, scapolo… era diventato di ghiaccio. Non sapeva più quali pesci prendere. Se andare in vacanza oppure rimanere a Pavia. In quell’istante decise di prendere un caffè nel solito Bar di Piazza della Vittoria. Il suo viso, però, mostrava ben chiaro ciò che pensava: umore pessimo. Nel Bar c’era la bellissima Dott. Desideria, trent’anni, alta, bionda, occhi azzurri …e gambe da fine del mondo. Quando Desideria guardò in volto Lorenzo si accorse subito che era giù di corda. “Lorenzo… cosa hai? Non stai bene?” il quarantasettenne fece una smorfia. A fatica rispose alla domanda. “Da oggi sono in ferie per tre settimane. Ho appena lasciato il Collega Massimo arrabbiatissimo. In tre settimane di ferie … non ha combinato nulla. Poche giornate di sole, escursioni fallite e serate andate male. Inoltre il tempo è volato via… in un attimo…” La Dott. Desideria si è messa a ridere. “Di cosa ti preoccupi? Quelle sono state le ferie del tuo Collega Massimo… non le tue. Se vuoi, puoi partire con me ... Ti faccio vedere io come si fanno le ferie” Per il Dott. Lorenzo è stato come il sole dopo il temporale. Una rigenerante boccata di ossigeno. Siccome non aveva programmato nulla…era l’occasione buona per affidarsi al Destino… anzi, a Desideria. Il quarantasettenne accettò l’invito. Del resto chi è quell’uomo che di fronte ad una bellissima trentenne, alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo … avrebbe rifiutato? Lorenzo non era molto esperto in fatto di donne, ma non era necessario. Bastava Desideria a garantire la buona riuscite delle ferie di un anno fa. Infatti, Desideria, invitò Lorenzo a salire sulla sua Ferrari rossa ultimo modello e partire per un viaggio da sogno. Destinazione: la Valle della Loira, in Francia. Il paesaggio della Valle è costellato da sontuosi Castelli. Amboise (dove riposano le ossa di Leonardo da Vinci), Azay le Rideau con le sue torrette fiabesche, Blois, Chambord, Chenonceau, Chinon e tantissimi altri. Testimonianze di un periodo d’oro…in cui la gioia di vivere era rappresentata dalla bellezza in tutti sensi. Nel mangiare. Nel vestire. Nel divertimento. Nel considerare la giornata come unità di misura del vivere quotidiano. La vita nella sua pienezza … e nella certezza che … il ieri non esiste più, il domani non esiste ancora… solo l’oggi ben vissuto … è misura del tutto. Il Dott. Lorenzo aveva nella Dott. Desideria la compagna ideale, la guida sicura. Sapeva tutto dei Re di Francia, delle Regine … e delle Grandi Amanti dei Re francesi per le quali, spesso, i Castelli erano il teatro delle loro prodezze amorose. Lorenzo era affascinato dal sapere di Desideria. Desideria aveva in Lorenzo il “pubblico ideale” per esporre le sue teorie sulla vita e sull’amore. Per il Dott. Lorenzo è stata una vacanza da sogno. Al suo rientro in Ufficio, dopo tre settimane, si presentò allegro e pimpante. “Massimo sono proprio contento…” e raccontò come aveva trascorso le vacanze. Raccontò della bellissima trentenne Desideria, alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. Della rossa Ferrari ultimo modello. Dei Castelli della Valle della Loira…e della vita nelle Corti francesi all’epoca dei Re di Francia. Insomma, il quarantasettenne aveva ancora gli occhi lucidi. Brillavano di gioia di vivere. Lo si vedeva dal suo modo di esprimersi. Il Dott. Massimo si arrabbiò nuovamente. “Ecco l’ho sempre detto che la fortuna capita solo ai quarantasettenni scapoli… Solo loro incontrano le trentenni alte, bionde, occhi azzurri e gambe da fine del mondo…con la Ferrari rossa ultimo modello. Non dirmi che ti si innamorato di lei… Non dirmi che hai vissuto notti d’amore… da mille e una notte… altrimenti mi faccio frate”. Il Dott. Lorenzo con occhio malandrino non disse né si né no. Accennò ad un sorriso malizioso… ma i suoi occhi parlavano per lui. - Questo è il racconto 705, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino
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