« ANNAMARIA... L'AMORE......VIAGGIO IN LOMBARDIA »

CLARA E LA VOGLIA DI VOLARE racconto (477) di Dino Secondo Barili

Post n°14512 pubblicato il 23 Luglio 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto della Domenica (477)

Clara e la voglia di volare

Un anno fa, Clara, trentacinque anni, bellissima ragazza, ogni volta che si recava dalla sua amica Parrucchiera, si lamentava per le cose “non” andavano. Una volta era il lavoro e i colleghi. L’altro… la crisi economica, ecc. ecc. In verità le “cose” non stavano esattamente così. Clara stava attraversando un periodo difficile. Un anno prima si era lasciata con il fidanzato Francesco… con il quale aveva vissuto cinque anni. Il “fatto” aveva lasciato il segno e Clara ne portava ancora le conseguenze. Inutile “piangere sul latte versato” diceva un vecchio detto… e l’amica Parrucchiera, (di nome Elisa), lo teneva sempre presente. Ogni volta, Elisa lasciava che Clara si sfogasse. Un anno fa, decise di intervenire. “Clara, non ti offendere se ti dico che stai esagerando. Hai trentacinque anni… come me. Sei una bellissima ragazza. Hai un posto di lavoro, che al momento, non crea preoccupazioni. Cosa vuoi di più dalla vita? Te lo dico io … l’uomo, “l’amore”. Per trovarlo, non bisogna rimuginare sempre il passato. Il passato è passato. Fine! Si cambia registro. Bisogna guardare al futuro. Capito? Al futuro!” Clara si sentì punta sul vivo. Comprese che Clara aveva ragione… ma, da dove cominciare? Decise di “vuotare il sacco”. “Vedi, Elisa, a mano a mano che gli anni passano, una persona si sente sempre più fragile, delusa… perché oltre agli anni, “pesano” le esperienze. Dopo che hai lasciato una persona con la quale hai vissuto cinque anni… ti sembra di avere il mondo “addosso”… Non hai più speranze…” Elisa evitò che Clara finisse nel panico. “Basta. Basta. Clara, tu hai bisogno di aria nuova. Sono disposta a darti una mano. Se vuoi… puoi partire con me per un viaggio a Parigi, la settimana prossima. Non ti assicuro niente, ma vedrai i risultati.” Clara, non chiese altro. Si fidò dell’amica. Per la prima volta, dopo parecchio tempo, si sentì rinascere. Il nome Parigi l’aveva mandata in estasi. La trentacinquenne sentì il bisogno di “rinnovarsi”, dentro e fuori. Fissò l’appuntamento al Salone di Bellezza. Decise di rinnovare il guardaroba con qualcosa di nuovo. Chiese ad Elisa di “farla diventare diversa”… Voleva cambiare pettinatura. Ormai, la mente di Clara era rivolta al futuro, ad una vita nuova. Inoltre, Parigi, da sola, è una parola magica. Evoca emozioni. Dal canto suo la Parrucchiera Elisa era già eccitata. Per la prima volta avrebbe incontrato parenti residenti a Parigi...mai visti prima. Anche, Elisa, era single, ma non se ne faceva un problema. Era certa che il momento dell’amore sarebbe arrivato. Alla partenza dell’aereo, Clara ed Elisa non sembravano neppure le stesse donne di una settimana prima. Clara aveva privilegiato il rosso, il rosso fuoco… lo stesso che si sentiva dentro… nella testa. Elisa, invece, aveva privilegiato il nero, ma solo per una questione di abbinamento colori. Sull’aereo per Parigi, Clara e Elisa si trovarono sedute accanto a due Signori cinquantenni diretti a Parigi per affari. Inevitabile la conversazione. Anzi, le coppie si formarono in un baleno. Clara si trovò a conversare con Riccardo esperto di pubblicità. Elisa, invece, fece subito coppia fissa con Alberto, il quale si occupava di organizzare eventi. Il tempo per raggiungere Parigi in aereo è veramente poco. Non si è ancora saliti sull’aereo e già si è giunti a destinazione. Ad organizzare “l’immediato futuro” ci pensò Alberto che decise per una sosta in un Ristorante poco lontano dalla Tour Eiffel. Si fa presto a dire Parigi, ma quando due coppie si sono appena formate è come mettere insieme il “fuoco con la paglia”. Elisa dimenticò immediatamente la visita ai “parenti mai visti”. Clara aveva occhi solo per il fisico asciutto ed atletico di Riccardo. Parigi, poi, è simbolo di libertà, di trasgressione, di voglia di vivere. I cinquantenni sono facili agli “incendi”. Impiegarono poco tempo per raggiungere l’obbiettivo. Per esempio. I baci… Riccardo baciava Clara in ogni momento. Persino i passanti non volevano perdersi la scena… Riccardo, invece, amava lasciarsi baciare da Elisa… la quale aveva deciso che (quella notte) “non” si sarebbe lasciata mancare nulla… (al resto… pensi il lettore alla “notte di fuoco” che stava per giungere). (477)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 72
 

Ultime visite al Blog

cassetta2saturno_leofosco6dinobarilidanielemi13acer.250Dott.Ficcagliaamorino11communitywindil.passovulnerabile14BeppeCassismariateresa.savinodiego2020200
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963