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MANUELA racconto (474) di Dino Secondo Barili

Post n°14463 pubblicato il 20 Luglio 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Giovedì

Manuela (474)

Manuela, impiegata presso un Ufficio Commerciale a Milano, ma residente a Pavia, era stanca di aspettare. Un anno fa, aveva ormai compiuto il quarantaduesimo anno di età e si sentiva “vecchia”. Ad avere una relazione con un uomo ci aveva provato diverse volte, ma tutte le volte era finita in una bolla di sapone. Ormai non si faceva più illusioni. Diceva a sé stessa. “Se non ho trovato l’uomo giusto fino ad ora … impossibile trovarlo negli anni a venire.” Ogni giorno si guardava allo specchio e trovava qualcosa che la metteva in allarme. Nel suo Ufficio di Milano, Manuela aveva una amica della sua stessa età, Jenny, con la quale si trovava bene ed era in confidenza. Un anno fa, Manuela era particolarmente giù di corda. “Jenny, mi piacerebbe essere come te… sempre allegra e spensierata. Inoltre, ci sai fare con gli uomini… e non ti fai mancare nulla.” Jenny non si aspettava una simile confidenza. Anche se all’apparenza, Jenny era spigliata ed aveva parecchie amicizie maschili, aveva anche lei i suoi guai. Per esempio, non amava gli uomini troppo “appiccicaticci”, uomini che anziché cercare una donna da amare… cercavano la mamma la farsi coccolare. La stessa mamma che avevano lasciata a casa. Purtroppo nella sua vita, Jenny, era incappata in due relazioni con “uomini mammoni” che le stavano addosso come dei “peluche”… in modo asfissiante. Dopo un po’ Jenny era stata costretta a dire “Basta! Questo non è da uomo vero… cioè l’uomo che voglio io.” Manuela, dopo aver saputo le disavventure amorose dell’amica, si lasciò andare ad altre confidenze. “Vedi Jenny. Spesso mi faccio dei problemi sul mio corpo e sul mio modo di sentirmi.” A questo punto, l’amica e collega Jenny scattò come se fosse stata punta da una vespa. “Manuela, non farti quei problemi. L’uomo è un “animale strano, imprevedibile”… vede ciò che vuol vedere. Non gli importa molto della “così detta bellezza femminile” come la intendiamo noi donne… L’uomo insegue le “sue fantasie erotiche”. Sta a noi donne individuare quali. A parte gli uomini farfalloni che è meglio lasciarli perdere… La ricerca dell’uomo giusto è come giocare alla lotteria. Tutto dipende dell’uomo che incontri.” Manuela si sentì sollevata. “Allora, Jenny, dici che a quarantadue anni posso ancora incontrare l’uomo della mia vita?” Alla domanda, però, seguì un sorriso ironico e interrogativo… Jenny capì che doveva darsi da fare. “Manuela, sai cosa ti dico? Questa sera, andiamo ad un Concerto con due amici cinquantenni, Flavio e Saverio. Sono due amici appassionati di musica classica. Dovevo dare loro la conferma proprio questa mattina.” Quella stessa sera, Manuela e Jenny si prepararono a dovere. Ormai le due donne erano in perfetta sintonia. Flavio e Saverio erano due cinquantenni, single, alla spasmodica ricerca dell’anima gemella. Non l’avevano ancora trovata perché avevano della donna una idea sbagliata. Un’idea un po’ fumosa, da intellettuali con “troppe fantasie” per la testa. Dopo il Concerto Saverio e Manuela, Jenny e Flavio, decisero di fare una sosta al Ristorante. Milano offre una infinità di Ristoranti. Ne scelsero uno dove c’era una pista da ballo fatta apposta per ospitare “innamorati”… o in attesa di diventare tali. Si sa che il romanticismo non è finito. Colpisce sempre. Durante il ballo, Saverio sentì Manuela assecondare i suoi passi di danza come mai gli era capitato. Flavio, aveva bisogno di una donna forte, che stesse al ritmo, ma avesse fantasia. Jenny era la donna desiderata. Al termine della serata Le due coppie decisero di aspettare l’alba a casa di Jenny. Si sa che le ore del mattino hanno il potere di incollare le palpebre ai più incalliti sonnambuli. Manuela si trovò addormentata tra le braccia di Saverio e… Jenny tra le braccia di Flavio. Saverio ogni tanto baciava Manuela. Così faceva Flavio con Jenny. Le due quarantaduenni, però, non erano completamente addormentate. Lasciavano fare… anche quando le mani dei due uomini accarezzarono dolcemente il viso per scendere fino alle morbide movenze del seno… (e qui lasciamo ai lettori le immagini successive… sicuramente eccitanti) -(474)

 
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