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MANSUETO racconto (461) di Dino Secondo Barili

Post n°14251 pubblicato il 06 Luglio 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Venerdì

Mansueto (461)

Ci sono persone che solo quando compiono sessant’anni… si accorgono di aver vissuto così tanti anni. Quasi improvvisamente, quella persona si guarda allo specchio e si chiede. “Possibile che siano passati così in fretta?... Eppure, oggi, compio proprio sessant’anni! Sessant’anni … senza quasi averli visti.” E’ quello che è capitato un anno fa al Dott. Mansueto, Commercialista in Milano, abitante a Pavia. Alla scuola elementare la Maestra lo indicava come un mago della matematica. E aggiungeva… “Mansueto, tua farai il Commercialista…” Mansueto, allora, non sapeva cosa volesse dire “commercialista”… Pensava avesse a che fare con i “pasticcini”. Gli anni sono passati e Mansueto ha scalato, anno dopo anno, i vari gradi della Scuola fino a diventare “veramente” Commercialista. Ma la Laurea da sola non basta per diventare Commercialista. Uno zio di Mansueto lo era già ed aveva uno Studio ben avviato a Milano. Questo suo zio, però, era avanti negli anni. Chiamò il nipote Mansueto, una volta laureato, a dirigere l’Ufficio. I primi anni sono stati duri. Lo zio era un tipo all’antica. Disciplina ferra e correttezza assoluta. Il Dott. Mansueto si trovò a quarant’anni senza aver visto nulla del mondo. Solo casa e ufficio , ufficio e casa. Del resto lo zio era inflessibile. Più che uno zio era un “gendarme” in piena regola. Del resto aveva le sue buone ragioni. “Mansueto, tra qualche anno io lascerò il lavoro …e tu subentrerai come Titolare.” La prospettiva era allettante. Per Mansueto era come una corsa a tappe. Dopo una tappa c’era un’altra tappa. Al compimento del cinquantesimo compleanno, lo zio lo chiamò e, di punto in bianco, “Mansueto da domani, io mi ritiro nella mia casa sulla Riviera Ligure. Tu sarai il nuovo Titolare.” Salutò i venti impiegati. Li ringraziò per il servizio prestato e quel giorno è stata festa grande. Per il Dott. Mansueto iniziava una nuova avventura. Ora, poteva fare ciò che aveva sempre pensato per migliorare il servizio. A cinquant’anni, però, l’entusiasmo dura un giorno… Parte della vita se ne è andata e certe idee … anche. Per esempio, Mansueto, avrebbe voluto sostituire la segretaria, la Signora Maddalena, una donna robusta, con una memoria di ferro. Sembrava un computer… Si ricordava tutto, sapeva tutto… non dimenticava nulla. L’idea è durata un secondo. Come avrebbe potuto fare a meno della Maddalena? A quarant’anni, cioè dieci anni prima, Mansueto si era innamorato (ma lo sapeva solo lui) di una nuova impiegata appena assunta: Annalisa. Alta, bionda, fisico mozzafiato… Il quarantenne, allora, avrebbe voluto fare delle avances… Come fare? C’era lo zio. E con uno zio così, certe cose non erano nemmeno pensabili. In Ufficio c’era ancora Annalisa, ma non era più la bionda dal fisico mozzafiato… Era sempre una bella donna, ma gli anni avevano lasciato il segno. Un anno fa, il Dott. Mansueto, al compimento del sessantesimo anni di età, aveva davanti il quadro della sua vita… come fosse un film. Ora, era il Titolare unico di un Ufficio ben avviato di Milano. Aveva avuto successo, ma gli mancava… la donna della sua vita. Cosa fare? Quando la mente si mette a correre non ha freni. Una domenica mattina, di un anno fa, il Dott. Mansueto, andò a trovare la sorella di sua mamma che abitava in Lomellina. Abitava in uno di quei paesi quasi a ridosso del fiume Po. Erano anni che non la vedeva e quando la vide gli sembrò di rivedere sua madre. Stesso viso, stessi atteggiamenti, stessa voce. “Mansueto , cosa fai da queste parti? Ti ho sempre invitato e non sei mai venuto… C’è una ragione particolare?” Mansueto tergiversò, ma dopo un po’ “sputò il rospo”. “Zia, ho sessant’anni.” La zia lo guardò e capì il dramma. “Mansueto, tu hai fatto carriera, ma quando vai a letto sei solo. Solo come un cane…Anzi il cane ha il padrone. Tu no.” . Il Commercialista si sentì piccolo piccolo. “E allora? Cosa dovrei fare?” – “Sposati. Sposati Mansueto… intanto che hai ancora anni da vivere. Non si vive di solo lavoro. Ci sono anche altre cose molto più piacevoli…” In quell’istante, nella casa della zia entrò Desideria, una trentenne dai capelli rossi, alta, fisico mozzafiato, occhi da strega… La zia non perse l’occasione. “Mansueto, ti presento Desideria… è proprio la donna che va bene per te. Fino ad ora hai dormito solo… Con Desideria non avrai più tempo per dormire.” …e così iniziò una “love story” da fine del mondo. ” (461)

 
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