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ANGELA MARIA racconto (460) di Dino Secondo Barili

Post n°14237 pubblicato il 05 Luglio 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Giovedì

Angela Maria (460)

Due anni fa, la Prof. Angela Maria ha compiuto quarant’anni ed ha avuto la certezza della tranquillità economica. Infatti, le è stata assegnata una “Cattedra” in una Scuola del milanese con un percorso stradale molto comodo per raggiungere Pavia dove abita. In tale occasione la Prof si era fatto un “piccolo” esame della sua vita. Fino a quarant’anni aveva continuato a correre. Prima per raggiungere la Laurea. Poi per raggiungere il posto di lavoro che le desse la tranquillità economica necessaria. E’ stato un periodo lungo. Pieno di tensioni… dove l’ansia era all’ordine del giorno. Ora, però, ecco il risultato. Nel fare l’esame della propria vita, la Prof. Angela Maria aveva trovato luci e ombre. L’ombra più buia, però, era quella sentimentale. Non aveva un uomo accanto a sé. Lo aveva sempre desiderato, ma il continuo correre, le aveva fatto perdere il “treno dell’amore”. Ora, era ancora in tempo per “afferrarlo”…ma bisognava trovare l’uomo giusto. Veramente, un paio di uomini, c’erano stati nella vita di Angela Maria… Michele e Giovanpietro. Michele era stato il suo primo amore, risaliva ormai a quando aveva sedici anni. Una sera di Carnevale aveva partecipato ad una festa tra studenti e studentesse della sua età…ed aveva incontrato l’amore. Michele, appunto. Tutto era avvenuto in un attimo. Angela Maria si era persa negli occhi di Michele …e Michele aveva fatto altrettanto negli occhi di Angela Maria. Si sa, però, che i “fuochi di una certa età”… sono facili ad accendersi… e, dopo i primi ostacoli, a spegnersi. Così era stato. Angela Maria, ogni tanto, pensava a quel primo bacio e sentiva ancora battere il cuore. Con Giovanpietro le cose erano andate diversamente. Un percorso un po’ più accidentato. Giovanpietro aveva cinquant’anni e Angela Maria esattamente la metà. Giovanpietro era un affermato Professore del Liceo e lei una laureanda… Tutto era avvenuto quasi per caso. Ad un Corso di Aggiornamento. Più che un Corso era una “serie di incontri” dove i partecipanti dovevano sottoporsi a prove di abilità pratica. Proprio durante una di tali prove, Angela Maria, aveva svelato il proprio lato debole. Giovanpietro aveva cercato di aiutarla e Angela Maria, forse in quel momento bisognosa di attenzione, era cascata tra le braccia del bel cinquantenne. Giovanpietro però era sposato e non aveva alcuna intenzione di lasciare la moglie. La cosa andò avanti per qualche tempo ed “rapporto si interruppe… quasi in modo naturale (per fine corsa)”. Due anni fa, però, a quarant’anni, Angela Maria si sentiva sola. Sentiva che aveva bisogno di un uomo al suo fianco. Un uomo che raccogliesse i suoi disagi “intimi”. La Prof. cominciò a guardarsi intorno. A guardare gli uomini che facevano parte del suo mondo di Docente. Troppo pochi per avere una scelta. Inoltre, difficile innamorarsi di uomini di cui si conoscono (si fa per dire) “vita morte e miracoli”. C’era, per esempio, il Professore di Educazione Fisica, quarantacinque anni, celibe, bello come un “Adone” … e vuoto come una canna di bambù. Angela Maria si iscrisse a tutti i Corsi e i Convegni che giungevano per circolare… Dopo aver studiato l’ambiente … le scuse, per “non” partecipare, era immediate… Intanto era già passato un anno. Gli anni dopo i quarant’anni passano a velocità sorprendente. Un giorno di un anno fa, la Prof. Angela Maria era ferma davanti alla porta d’ingresso dell’Università di Pavia, in Strada Nuova. Stava aspettando una Collega. Un gruppo di tifosi si era messo a litigare. A spintonarsi. Angela Maria si trovò in mezzo ad un parapiglia incredibile. Nella confusione la Prof finì a terra. A soccorrerla ci pensò una Signora della sua stessa età. Non solo l’assistette, ma la invitò a casa sua in un appartamento poco distante da Strada Nuova… nell’antica via …”del Gesù”(oggi, Via Roma). Angela Maria non poteva rifiutare una simile gentilezza. Insieme alla Signora (che ha detto di chiamarsi Ingrid) presero un caffè bollente. Mentre le due donne prendevano il caffè la porta dell’appartamento si aprì improvvisamente. Entrò un Signore… cinquantenne, alto, fisico da atleta, capelli biondi, lunghi e ondulati, occhi chiari e penetranti. Angela Maria rimase come colpita da un fulmine. Non era più stata capace di dire una parola. Si vedeva lontano un miglio che era finita nel “cerchio magico dell’amore”. A toglierla d’impaccio ci pensò Ingrid. “Ti presento mio fratello Franz. Insegna all’Università di Berlino.” Per Angela Maria è stato come una liberazione. Si diede subito da fare per conquistare “l’oggetto del desiderio”… (469

 
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