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ALESSANDRO E LE VACANZE ROMANE racconto (671) di Dino Secondo Barili

Post n°14219 pubblicato il 04 Luglio 2014 da dinobarili
 

4 LUGLIO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 4 Luglio 2014 – Venerdì - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Venerdì

671

I racconti delle vacanze

Alessandro e le vacanze romane

Per parecchi pavesi, andare in vacanza… è … andare a Roma. Non è una novità. Fa parte delle notizie passate di bocca in bocca, da generazione in generazione… fin dall’epoca dell’Impero romano. Infatti, parecchi pavesi erano arruolati nell’esercito romano e dipendevano da Roma. A distanza di duemila anni… Roma è… e resta la meta preferita. Il luogo del “mistero”. Il luogo dove poteva accadere di tutto… anche sposarsi. Infatti, capitava spesso che pavesi, arruolati nell’esercito romano… trovassero moglie a Roma. La Città Eterna era, quindi, il luogo ideale per passare le vacanze. Un anno fa, il Dott. Alessandro, cinquant’anni ben portati, scapolo.. sognava di fare una vacanza a Roma. La notizia in sé avrebbe poca importanza se il cinquantenne avesse visto, almeno una volta, Roma. Invece, a Roma, il Dott. Alessandro non ci era mia stato. Avrebbe voluto andarci. Ne parlava in continuazione… anche nel suo Ufficio a Milano… ma a Roma mai. Era talmente una fissazione la sua che i Colleghi lo chiamavano il Dott… Roma. Un anno fa, il cinquantenne aveva deciso. Avrebbe finalmente visto la Città Eterna. Ne aveva parlato con un suo amico e coetaneo pavese, il Signor Riccardo, un tipo dalla fantasia illimitata. Questi si era offerto di fare da accompagnatore. In due il viaggio a Roma sarebbe stato più divertente. Tanto più che Riccardo aveva promesso ad Alessandro “un’avventura sopra le righe”. Con i mezzi attuali da Milano a Roma si va e si torna in giornata… Non per Riccardo. Un viaggio che si esaurisce in un giorno… non è viaggio. E’ una corsa al Bar. Un viaggio è qualcosa di più… qualcosa che lascia il segno… che tocca il cuore. In un primo tempo aveva pensato al cavallo… (da Pavia a Roma … a cavallo). L’idea era stata scartata. La proposta di Riccardo per Alessandro è stata, invece, quella di aggregarsi ad una Compagni Teatrale Itinerante la quale avrebbe fatto alcuni spettacoli durante il percorso… prima di raggiungere la Città Eterna. Il cinquantenne, Dott. Alessandro ne era stato subito entusiasta… anche perché Lui stesso avrebbe recitato in qualità di Attore. Ormai era fatta. La decisione presa. Della Compagnia facevano parte oltre al Capo Comico, Signor Tommaso che avrebbe avuto la parte del narratore… Alessandro, Riccardo e due giovani e bellissime Attrici, Iris e Michelina… due bellezze da togliere il fiato. Due ragazze che da sole avrebbero richiamato moltissimi spettatori. Infatti, il titolo della commedia era “Come raggiungere Roma … ed essere felici”. Il Capo Comico e Regista, Signor Tommaso, era stato chiaro. “Attenzione. Recitare in una Commedia non è facile… e ci sono dei rischi. Il primo rischio è di “non arrivare a Roma”. Il secondo rischio è quello di “arrivare a Roma e di restarci”. Quando in un’attività c’è il rischio … il gioco diventa più interessante. Alessandro si era impegnato per studiare la parte. Il suo ruolo era di accompagnare la bellissima Iris ad un concorso di “Reginetta della Canzone” e di far in modo che venisse eletta. Riccardo aveva il ruolo di accompagnare la bellissima Michelina ad un concorso di “Reginetta del Valzer” e di fare in modo che risultasse prima classificata. Quando si entra a far parte di una Compagnia Teatrale si sa come si entra e non si come si esce. Il Dott. Alessandro aveva preso a cuore la sua parte. L’aveva studiata a memoria… Ogni volta, però, doveva cambiare qualcosa per accontentare Iris. Per il cinquantenne è stata una prova di pazienza assoluta, di autocontrollo, di spirito di adattamento. In vita sua non aveva mai avuto a che fare con una donna. Per il Dott. Alessandro è stato come essere su una zattera in mezzo al mare in burrasca. D’altro canto c’è il detto che “a Roma… non si va mai in carrozza”. Dopo il primo spettacolo, Alessandro pensava di aver capito tutto… invece no. E neppure dopo il secondo spettacolo durante il quale aveva dovuto apportare nuove modifiche. Ormai, però, Iris era entrata nel sangue e nella testa di Alessandro il quale non era più in grado di rinunciare alla bellissima ragazza. In una cittadina poco lontana da Roma, Iris, è inciampata. E’ caduta malamente e si è procurata una fortissima lussazione al piede sinistro. La Compagnia doveva partire per raggiungere Roma. Iris non era in grado i muoversi. Mentre tutti i componenti la Compagnia avevano degli impegni inderogabili… il Dott. Alessandro si è fermato a tenere compagnia ad Iris e ad assisterla. Per il cinquantenne… non era importante Roma. Era importante Iris… Roma poteva attendere. - Questo è il racconto 671, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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