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SAVERIO E LA GATTA GELSOMINA racconto (668) di Dino Secondo Barili

Post n°14177 pubblicato il 01 Luglio 2014 da dinobarili
 

1 LUGLIO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 1 Luglio 2014 – Martedì - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Martedì

668

I racconti del benessere

Saverio e la gatta Gelsomina

Il benessere è, qualche volta,frutto del Destino. Un anno fa, ne sapeva qualcosa il Dott. Saverio, cinquantenne, scapolo, Dirigente di una Agenzia Commerciale a Milano, abitante a Pavia. Il Dott. Saverio non era scapolo per caso. Era scapolo perché ha dovuto sudare le classiche “sette camice” per raggiungere una situazione economica che lo vedesse proprietario di una bella villa alla periferia di Pavia… con piscina e un bel giardino tenuto alla perfezione. Purtroppo per ottenere una simile condizione ha dovuto rinunciare ad altre cose… come, per esempio, sposarsi. Non è che al Dott. Saverio “non” piacessero le donne… Anzi, il suo sogno era sempre stato quello di sposare una donna bionda, alta, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. Non gli dispiacevano neppure le altre donne… more o brune… Però, le bionde erano il suo sogno. Una decina di anni fa, durante una cena del personale della sua Agenzia, il Dott. Saverio, aveva dovuto subire l’attacco di una sua nuova Segretaria dai capelli rossi, la quale aveva asserito pubblicamente che “quando un uomo è fissato con un tipo di donna… difficilmente si sposa”. Fatto sta che il Dott. Saverio a cinquant’anni non si era ancora sposato “ma”. Nella vita c’è sempre un “ma”. Un anno fa, il cinquantenne Dirigente dell’Agenzia milanese aveva avuto un avanzamento di carriera. Aveva dovuto lasciare la Filiale dove aveva passato parecchi anni per assumere la Direzione di una Agenzia più importante. Avrebbe voluto portare con sé la Segretaria Rachele con la quale si era trovato benissimo… Invece, la Direzione Generale non lo aveva accontentato. Il Dott. Saverio ci ha fatto una malattia. Non aveva importanza che gli avessero assegnato due Segretarie, Rosina e Jenny, una bionda e l’altra mora… ma non era contento. Da un po’ di tempo andava in Ufficio di mala voglia. Al punto che aveva deciso di recarsi dal Dott. Giuseppe per un consiglio medico. Il Medico di Fiducia era stato chiaro. “Dott. Saverio… oggi, nella vita, bisogna essere pronti e disposti ai cambiamenti… qualche volta improvvisi e repentini . Soltanto coloro che sanno adattarsi ai cambiamenti… potranno sopravvivere” E’ vero. Il Dott. Giuseppe è stato un po’ crudo … ma non c’era alternativa. Certe verità vanno dette così come sono, senza tanti giri di parole. Il Dott. Saverio ci ha pensato ed ha convenuto che il Medico Dott. Giuseppe aveva ragione. Meglio una cruda verità… che cento bugie. Un anno fa, però, il cinquantenne si era guardato allo specchio e non si era piaciuto. Aveva una faccia che lasciava trapelare molte insoddisfazioni. Prima fra tutte quella di essere scapolo. Avere una bella villa alla periferia di Pavia con tutti i confort possibili e immaginabili non voleva dire essere contenti. Infatti il Dott. Saverio non lo era. Decise di prendersi un periodo di riposo. Chiese ed ottenne una settimana di ferie. Il cinquantenne si propose di godere la sua villa e il suo giardino. Come? Leggendo un buon libro all’ombra del pergolato dell’uva bianca e nera. E’ proprio quando si decide di leggere un libro…che cominciano i guai. Il primo guaio è il telefonino che suona nei momenti più impensati e meno opportuni. Decise, quindi, di spegnerlo e non farsi trovare da nessuno… nemmeno dalle due Segretarie, Rosina e Jenny. Quando poi si è in vacanza e si decide di leggere un libro succedono le cose più impensate. Nel caso del Dott. Saverio è stato il miagolio insistente di una gatta. Una bella gattina di un anno che ha cominciato a fare la corte al cinquantenne. Il Dott. Saverio non ha mai avuto gatti. Non li conosceva come animali. Non aveva mai avuto a che fare con una gatta. Ora, però, ecco una bellissima gatta nel suo stupendo giardino. Una gatta assolutamente decisa a farsi accettare. Oltre ai miagolii, cercava di saltare in grembo al Dott. Saverio il quale pensò che avesse fame. Prese alcuni biscotti da una scatola e li offrì alla gatta. Questa li annusò e non li degno di un secondo sguardo. Il cinquantenne aprì, allora, una scatoletta di carne. La gatta si mostrò più gentile. L’annusò. La leccò… e non andò oltre. Ormai il libro era stato temporaneamente abbandonato sulla poltrona sotto al pergolato. Ad un tratto dalla rete divisoria con il giardino confinante si sentì una voce di donna. “Scusi Dottore, la mia gatta è forse venuta nel suo giardino?” Il Dott. Saverio si rincuorò. Finalmente una voce umana. “Allora, è sua? E’ un quarto d’ora che cerco di darle da mangiare, ma non ne vuole sapere. Non so più cosa fare”. Il Dott. Saverio aveva risposto senza guardare. E’ stato quando il cinquantenne è la vicina di casa si sono conosciuti frontalmente che è scoppiato il colpo di fulmine. La vicina, che aveva preso possesso della casa da pochi giorni, sia chiamava Dott. Saveria… ed era una quarantenne bellissima. Una di quelle bellezze che si incontrano raramente. Alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. Qualche lettore dirà che i protagonisti dei racconti  di questo Blog hanno “tutte le fortune del Mondo”. Forse è vero. In questo caso, la Dott. Saveria era Docente in una Università di Roma, temporaneamente impegnata in una ricerca scientifica a Pavia. Era la proprietaria della gatta Gelsomina. La gatta non era una gatta normale, ma un “soggetto da ricerca sugli studi di telepatia” di cui i gatti sono sicuramente dotati. Ormai il Dott. Saverio e la Dott. Saveria non riuscivano più a togliersi gli occhi di dosso. L’attrazione fisica tra i due era talmente forte che erano come incantati. Un fulmine a ciel sereno per entrambi. E’ stata la Dott. Saveria, “studiosa di comportamenti al limite dell’incredibile” a rendersene conto. “Dott. Saverio… siamo finiti in un cerchio magico. Diamoci del tu… la nostra avventura è appena iniziata. Da quel che vedo … avrà piacevolissimi sviluppi. - Questo è il racconto 668, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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