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CARNEVALE ...E IL BALLO IN MASCHERA racconto (546) di Dino Secondo Barili

Post n°12688 pubblicato il 01 Marzo 2014 da dinobarili
 

1 MARZO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 1 marzo 2014 – Sabato - ore 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Sabato

546

I racconti di Carnevale

Carnevale e… il Ballo in Maschera

A cinquant’anni i rimpianti sono all’ordine del giorno. “Se avessi fatto così… anziché cosà” … le cose sarebbero andate meglio. E’ stato così anche per la Prof. Corradina, cinquant’anni ben portati, Docente di Lettere presso un  Liceo del milanese, ma abitante a Pavia. Quando vedeva coppiette (anche avanti negli anni) che si baciavano in Strada Nuova, provava un senso di disagio. Non era invidia… ma un malessere profondo… e una domanda… “perché loro si …ed io no?”. Ovviamente faceva finta di non vedere… come se la cosa non la riguardasse…invece la riguardava e come. Un giorno, di un anno fa, ne parlò con il suo Medico di Fiducia, il Dott. Felice, un sessantenne dallo spirito gagliardo e dalla capacità di intuizione immediata, acuta e lungimirante. Il Dott. Felice comprese al volo ciò che voleva dire la cinquantenne. “Prof. Corradina… e chi le impedisce di fare ciò che desidera? Lei è nel pieno possesso delle sue facoltà mentali. Ha un fisico da far girare la testa a mille uomini… I risultati dipendono da lei… solo da lei.” La Docente di Lettere comprese che il Dott. Felice aveva ragione e si lasciò andare ad un sospiro che era tutto un programma. “… il difficile è incominciare.” Il Medico di Fiducia completò il suggerimento. “Cominci da Carnevale…” Era, infatti, il periodo di Carnevale di un anno fa. Parecchie Associazioni organizzavano manifestazioni carnascialesche. La Prof. Corradina pensò di prendere in esame le manifestazione che si svolgevano a Milano… luogo dove la Docente di Lettere non conosceva nessuno. Tra le Manifestazioni in esame c’era un Ballo in Maschera presso il Ristorante “Belpensiero de Milan”. La Prof. Corradina cominciò a fare programmi. Ne parlò con la sua Parrucchiera Rosalinda, una cinquantenne dalle idee frizzanti. Rosalinda non aspettava altro. Accettò immediatamente di partecipare al “Ballo in Maschera”. Non solo. Fece un proposta. Corradina si sarebbe vestita da Gran Dama del ‘700 con uno splendido vestito da gran signora ed una maschera civettuola …che più civettuola non poteva essere. Rosalinda, si sarebbe vestita da Damigella d’Onore del ‘700, pronta a servizievole servizio. Ovvio che il successo dipendeva dall’intesa tra le due donne… Un’intesa che non aveva uguali. Una era più furba e più scaltra dell’altra. Infatti, la sera di Carnevale di un anno fa, Corradina e Rosalinda si presentarono al “Ballo in Maschera” al Ristorante “Belpensiero de Milan”. Le due donne non avevano lasciato nulla al caso. Erano splendide al punto che gli occhi di tutti maschi presenti al Ballo furono attratti immediatamente dalle due sconosciute: la Gran Dama e la sua Damigella d’Onore. Presenti al Ballo c’erano pure i due viveur più in voga del momento. Due milanesi sessantenni, Massimino e Gagliardetto (nomi che i due viveur si erano dati per fare colpo sulle donne). Erano pieni di soldi. Ne avevano a palate e puntavano sempre al “meglio del meglio”. Corradina e Rosalinda erano appena entrate nel Grande Salone delle Feste e già i due viveur erano pronti ad sferrare i “loro fendenti… amorosi”. Il primo a parlare è stato Massimino, il quale si è rivolto alla Damigella d’Onore. “Con chi è che abbiamo l’onore di parlare?”. Rosalinda rispose con l’erre moscia alla francese. “Con Madame De La Pomp e Madame De La Pompett”. Gagliardetto andò in estasi. Intervenne immediatamente. “Allora non è questo il nostro Ristorante… Venite. Con la mia rossa Ferrari, in poco tempo, siamo sulla Costa Azzurra… la Costa più gaudente del mondo… Per certi appetiti… ci vogliono pietanze adeguate.” C’era una volta una canzone che diceva. “La notte è troppo piccola per noi… troppo piccolina…” - Questo è il racconto 546, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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