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« Egitto, cratere meteorit...Avvistamento in Arizona »

Mu: il continente perso

Post n°62 pubblicato il 06 Settembre 2010 da mysterydgl1

 

Mu è il nome di un ipotetico continente scomparso, che si pensa essere situato in Oceano pacifico prima che sia affondato sotto le acque.
La testimonianza della distruzione di questo continente è davvero strana. Fino a qualche decennio fa gli scienziati sarebbero stati molto scettici sulla ipotesi dell’ esistenza nell'oceano Pacifico di questo continente. Ma recentemente sono venute alla luce testimonianze del passato e, sulla base di raffronti, si è avuta la prova che quella terra esistette. Le prove sono di vari tipi. 
Per primo sono le tavole sacre portate alla luce in un tempio indiano. Furono scritte dai Naacal, in Birmania o nella Madreterra. Testimoniano come i Naacal fossero venuti dal Mu, il continente nel centro del Pacifico. Esse parlano anche della storia della creazione dell'uomo e del suo apparire su questa terra. Poi ci sono documenti di epoca posteriore  scritti nel  Mayax,  in  Egitto  e  in  India  raccontano e descrivono la distruzione della terra del Mu, quando la crosta terrestre fu frantumata dai terremoti. Poi le acque agitate del Pacifico la ricoprirono e si formò una distesa di acqua.

In un testo come il Ramayana, poema epico indù scritto dal saggio e storico Valmiki, per ordine di Narana, sommo sacerdote del tempio Rishi a Ayhodia,c’è scritto « e vennero in Birmania dalla terra della loro origine nell'Est », cioè in direzione dell'oceano Pacifico. Un altro documento che conferma la storia delle tavole sacre e di Valmiki è il Manoscritto Troano, oggi conservato nel British Museum. È un antico libro Maya scritto nello Yucatan. Parla della « Terra del Mu », usando per il Mu gli stessi simboli che troviamo in India, in Birmania e in Egitto. Altro riferimento è il Codex Cortesianus, un testo Maya all'incirca della stessa epoca del Manoscritto Troano. Poi vi sono il Documento Lhasa e centinaia di altri raccolti in Egitto, Grecia, America Centrale, Messico, i graffiti scoperti nell'Ovest degli Stati Uniti.

Nel continente sarebbero vissute  64.000.000 di esseri umani che erano dieci tribù o popoli, ognuno distinto dall'altro, ma tutti sotto un unico governo.

Molte generazioni prima, il popolo aveva scelto un re e aggiunto il prefisso Ra al suo nome. Egli divenne poi capo ieratico e imperatore sotto il nome di « Ra Mu. »  L'impero ebbe il nome di « Impero del Sole. »  Tutti professavano la stessa religione, la venerazione della Divinità tramite simboli. Tutti credevano nella immortalità dell'anima, la quale alla fine tornava alla « grande sorgente » donde era venuta.  Tale fu la venerazione della Divinità, che mai ne pronunziavano il nome, e nella preghiera o nella supplica si rivolgevano sempre a Lui attraverso un simbolo. « Ra il §ole » fu usato come simbolo collettivo per tutti i Suoi attributi. 
Nelle terre del Mu prosperarono sette grandi città, le principali sedi di religione, scienza e dottrina. Molte altre furono le grandi città, i piccoli centri e villaggi sparsi dovunque nelle tre zone.  Molte città furono costruite alla foce di grandi fiumi, o nelle loro vicinanze, poiché là erano i centri commerciali e di traffico e da là partivano e arrivavano le navi che toccavano tutte le parti del mondo. Il Mu fu la madre e il centro della civiltà, del sapere, dei traffici e del commercio della terra; tutti gli altri paesi del mondo erano sue colonie o imperi coloniali.  In base a documenti, iscrizioni e tradizioni, l'avvento dell'uomo sulla terra si verificò nel Mu e per questa ragione il nome « terra di Kui » fu aggiunto a quello di Mu.   Avevano fondato colonie in tutte le parti del mondo.
Grandi navigatori come erano, le loro navi facevano servizio continuamente tra una colonia e l'altra, caricando mercanzie e passeggeri.
Questa terra fù condannata da una temibile calamità, per volontà divina.  Brontolii dalle viscere della terra, seguiti da terremoti e eruzioni vulcaniche, sconvolsero le sue parti meridionali. Lungo le sponde a sud ondate enormi, da cataclisma, si riversarono dall'oceano sulla terra e molte belle città furono distrutte. I vulcani eruttarono fuoco, fumo e lava. Poiché il suolo era pianeggiante, la lava non si sparse, ma si accumulò formando dei coni che successivamente divennero rocce vulcaniche, ancor oggi visibili in certe isole del sud. Alla fine l'attività vulcanica cessò. I vulcani si spensero e da allora sono rimasti tranquilli.
Una volta cessata l'attività vulcanica, il popolo del Mu superò gradatamente la paura. Le città distrutte furono ricostruite e il commercio e i traffici ripresero vita.   Molte generazioni dopo quella calamità, quando ormai il fenomeno era stato relegato nella storia del passato, il Mu fu di nuovo vittima dei terremoti e catastrofi che eliminò Il Mu e i suoi 64.000.000 di abitanti.

Il continente fu squarciato e sprofondò, fù coperto, rimasero creste di monti e punte di terra affioranti dalle acque che  formarono isole e gruppi di isole, ma si presentarono frastagliate e dentellate a causa dell'attività vulcanica che si era verificata sotto.  Tutte quelle sporgenze e creste furono invase, fino alla massima capienza, dall'umanità fuggita dalla terra che sprofondava.
Sulle isole sparse in mezzo a un oceano tempestoso, si ammucchiarono i superstiti della popolazione del Mu, in attesa che le terribili scosse cessassero. Avevano assistito alla rovina dei templi, dei palazzi, delle navi, delle strade, tutti inghiottiti dalle acque. Quasi tutta la popolazione si era inabissata durante la catastrofe. I pochi scampati furono privi di mezzi. Pochi riuscirono a sopravvivere. Una parte di quei frammenti non sommersi del continente perduto vanno oggi sotto il nome di Isole dei Mari del Sud, e certi loro abitanti possono rivendicare, come remoti antenati, gli antichi abitanti del Mu. 
Dopo un certo periodo di giorni, l'atmosfera si liberò abbastanza del fumo e dei vapori solforosi. Il sole, forando il velo di nuvole, scese sullo scenario. Le isole di nuova formazione erano stipate di uomini e donne terrorizzati, da coloro che erano, per fortuna o per disgrazia, ancora vivi.  Quale sarebbe stato il loro futuro?
 Molti avevano smarrito la ragione, per esistere, solo una cosa  restò loro: abbassarsi ai più infimi livelli di barbarie e, almeno per un certo tempo, cibarsi l'uno dell'altro.  Pelli di animali, se ne erano rimasti, e foglie a fibra robusta dovettero essere, in seguito, il loro abbigliamento. Pietre, lance, frecce dovettero essere le loro armi di difesa e di offesa. Gli arnesi affilati furono certamente ricavati da selci e conchiglie. Ma la cosa principale fu: dove procurarsi il cibo? Molti, non v'è dubbio, morirono di stenti, di paura, di fame, e i loro cadaveri furono cibo per i superstiti. In tal modo, iniziò il primo cannibalismo e la prima ferocia selvaggia. Dalle loro ceneri è sorta la nuova civiltà attuale.
 

L’ archeologo Koslow iniziò delle ricerche, si trovò di fronte ad una delle più sconcertanti scoperte. In una pittura murale erano effigiati due giovani sovrani: il loro stemma era rappresentato da un cerchio diviso in quattro parti, con al centro un segno uguale alla lettera "M". questo sigillo è di importanza eccezionale se si considera la data a cui viene fatta risalire la tomba. Consideriamo per una attimo questo disegno: secondo la teologia occulta della antica religione ebraica, il cerchio rappresenta la
Terra, le quattro suddivisioni le componenti principali e cioè aria, acqua, terra e fuoco, mentre la figura centrale ha un preciso significato politico o religioso come "L' occhio di Dio" o il "pentacolo di Ezechiele", simbolo quest' ultimo ripreso in seguito dalla Massoneria. Questa "M" posta al centro del sigillo rinvenuto potrebbe avere significato politico e costituire il simbolo del regno dei due sovrani. Non potendo ovviamente avanzare ipotesi più precise sul nome dell' ignoto Paese, gli studiosi si sono trovati concordi nel chiamarlo secondo la fonetica della lettera M, cioè Mu. E, d' altra parte il Deserto dei Gobi si chiama originariamente Sha-Mo, e questa desinenza si ritroverà in tutto ciò che può essere collegato al Regno misterioso.

 
 

 

 

 
 
 
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