Il paranormale

MICROIMPIANTI ALIENI

Fino ad oggi gli unici riscontri scientificamente trovati riguardo ai fenomeni del rapimento alieno sono gli impianti estratti dal corpo dei soggetti presumibilmente rapiti. Questi impianti dopo essere stati sottoposti ad analisi chimica, spesso hanno presentato percentuali isotopiche diverse da quelle dei materiali terrestri. I microimpianti dopo essere rimossi dal corpo della persona vengono di solito sottoposti a misurazione con Spettrometro di Massa a Struttura Fine che è in grado di determinare la percentuale isotopica verificando il numero esatto di neutroni nel nucleo di ciascun elemento componente l'oggetto da esaminare.
Il 19 agosto 1995 il Dott. Roger Leir organizzò i primi due interventi di estrazione chirurgica di microimpianti in una mano sinistra di un paziente dove è stato rimosso un oggetto di dimensioni estremamente ridotte, e poi da un alluce sinistro di una persona dove è stato estratto un impianto rassomigliante al primo. Durante entrambi gli interventi, l’équipe operatoria inoltre asporta l’ambiente tessutale intorno ai microimpianti.
L’analisi microscopica rivelò come questi tessuti siano privi di microflogosi non presentando alcun tipo d'infiammazione, come invece dovrebbe sempre accadere quando un oggetto estraneo si insinua all’interno dell'organismo. In più gli esami hanno mostrato una sorta di involucro rivestimentale biocompatibile circondante gli oggetti. Questo involucro attorno agli oggetti in questione è costituito da un coagulo ematico ricco di fibrina, emosiderina e da cheratina, cioè dal materiale organico che proviene dai rispettivi pazienti.
Negli oggetti estratti sono presenti berillio (Be), carbonio (C), ossigeno (O), magnesio (Mg), alluminio (Al), silicio (Si), fosforo (P), zolfo (S), titanio (Ti), ferro (Fe) e bario (Ba).
L’esame radiologico mostra che, nonostante questi oggetti si trovino solitamente in varie parti del corpo, la loro presenza si riscontra spesso nel sistema nervoso centrale vicino all’ ipofisi, o nelle orecchie, nel setto nasale, sotto i bulbi oculari, nell’addome, sotto i gomiti e le ginocchia nelle mani e nei piedi.