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il colore della luna visto dalle finestre di un lavasecco

Post n°215 pubblicato il 28 Novembre 2017 da emma01

MARK STRAND
COME E'


"Il mondo è orribile.
E la gente è triste."
WALLECE STEVENS

 

Sto a letto.
Mi rigiro tutta notte
nel freddo indisturbato abisso
delle lenzuola senza dormire.

Il mio vicino di camminata in camera sua,
indossa la maschera
soffice di un falco dal grande becco.
Sta alla finestra. Una piuma viola

sale dal colmo del suo elmo.
La luce della luna
si versa come latte su di lui e il vento sciacqua le bianche
coppe vitree dei suoi occhi.

Con l'elmo nella borsa della spesa
siede nel parco, sventola una bandierina americana.
Non lo sente quando si sposta
dietro alle siepi e alle piante,

sempre sui confini consunti
del paese, e punta una pistola a qualcuno come me. Mi accuccio
sotto al tavolo della cucina, e mi dico
sono un cane, chi ucciderebbe mai un cane?

La moglie del vicino torna a casa.
Entra in salotto,
di desnuda, la chioma le ricade sulla schiena.
Pare che guardi

lunghi fiumi piatti d'ombra.
Le piante dei suoi piedi sono nere.
Bacia il marito sul collo
e gli infila le mani nei calzoni.

I miei vicini ballano.
Rotolano sul pavimento, lui le mette la lingua
nell'orecchio, i suoi polmoni
esalano il fetore della broda e del clima dell'inferno.

Per strada c'è gente che si sdraia
ginocchia all'aria, con gli occhi
colmi di lacrime, ceneri
che penetrano nelle orecchie.

I vestiti vengono loro strappati
di dosso. Hanno le facce estenuate.
Cavalieri gli galoppano intorno, spiegando perché
dovrebbero morire.

La moglie del vicino mi chiama, bocca schiacciata
contro il muro alle spalle del mio letto.
Dice: "Mio marito è morto!.
Mi giro sul fianco,

sperando non abbia mentito.
Le pareti e il soffitto della camera sono grigi -
il colore della luna visto dalle finestre di un lavasecco.
Chiudo gli occhi.

Mi vedo a galla
sul mar morto del mio letto, risucchiato via.
e chiedo aiuto, ma l'urlo vago
mi si strozza in gola.

Mi vedo nel parco
a cavallo, avvolto dal buio,
che conduco gli eserciti di pace.
Le zampe di ferro del cavallo non si flettono.

Lascio le redini. Dove andranno a finire i disordini?
Flotte di taxi si fermano
nella nebbia, i passeggeri
si addormentano. Della benzina cola

da un tubo di scappamento tricolore.
Chiudendo a chiave le porte,
le persone che escono dagli uffici si stringono strette,
raccontano daccapo sempre la stessa storia.

Tutti quelli che si sono venduti vogliono ricomprarsi.
Nulla si fa nulla. La sera
consuma loro le membra
come una carestia.

Tutto si offusca.
Il futuro non è più quello di una volta.
Le tombe sono pronte. I morti
erediteranno i morti.




(i versi, tratti da DARKER (PIU' BUIO), composti del 1970,
si aprono con citazione di Wallace Stevens).


 





arricchimento e ricercatezze musicali e poetiche di SPAGETI:

STAN RIDGWAY, CAMOUFLAGE

BILLY JOEL, GOODNIGHT SAIGON



WILFRED OWEN, DULCE ET DECORUM EST

Piegati in due, come vecchi accattoni sotto sacchi,
con le ginocchia che si toccavano, tossendo come streghe, bestemmiavamo nel fango,
fin davanti ai bagliori spaventosi, dove ci voltavamo
e cominciavamo a trascinarci verso il nostro lontano riposo.
Uomini marciavano addormentati. Molti avevano perso i loro stivali
ma avanzavano con fatica, calzati di sangue. Tutti andavano avanti zoppi; tutti ciechi;
ubriachi di fatica; sordi anche ai sibili
di granate stanche, distanziate, che cadevano dietro.

Gas! Gas! Veloci, ragazzi! - Un brancolare frenetico,
mettendosi i goffi elmetti appena in tempo;
ma qualcuno stava ancora gridando e inciampando,
e dimenandosi come un uomo nel fuoco o nella calce...
Pallido, attraverso i vetri appannati delle maschere e la torbida luce verde,
come sotto un mare verde, l'ho visto affogare.

In tutti i miei sogni, prima che la mia vista diventasse debole,
si precipita verso di me, barcollando, soffocando, annegando.

Se in qualche affannoso sogno anche tu potessi marciare
dietro al vagone in cui lo gettammo,
e guardare gli occhi bianchi contorcersi nel suo volto,
il suo volto abbassato, come un diavolo stanco di peccare;
se tu potessi sentire, ad ogni sobbalzo, il sangue
che arriva come un gargarismo dai polmoni rosi dal gas,
ripugnante come un cancro, amaro come il bolo
di spregevoli, incurabili piaghe su lingue innocenti, -
amica mia, tu non diresti con tale profondo entusiasmo
ai figli desiderosi di una qualche disperata gloria,
la vecchia Bugia: Dulce et decorum est
pro patria mori.


traduzione scelta: 
https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=37572&lang=it








arricchimento e ricercatezza musicale da TOBIAS




 

 

arricchimento musicale di ravvedutin r.




 

(Crazy john Frusciante Jam) 
& Can't Stop - Live Green Fest - 
RHCP


 

epimetea- 0 (zero) killed (uccisi) =(ok) 

porto qui un pezzo di strand del 70, 
in cui il poeta fa riferimento al vietnam.
un brano particolare, 
che collego a stevens e a cormak mccarthy.
il ricordo di questo brano si lega ad 
una paroletta: ok.
in una locuzione piuttosto banale - ok- 
appartiene al linguaggio di guerra.
esistono alfabeti di accadimenti.
lo scrivo al cellulare,
-a conferma di qualcosa-,
prima di inviarlo
osservo,
elimino k e o,   
scrivo -va bene.



JOHN FRUSCIANTE CON RHCP, 

I FEEL LOVE DI DONNA SUMMER (!) 

 

 
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