Creato da ania_goledzinowska il 10/01/2011

CON OCCHI DI BAMBINA

Ania Goledzinowska

 

 

« Con Occhi Di BambinaVIDEO PRESENTAZIONE "CON... »

ASPETTO I VOSTRI COMMENTI-

Post n°4 pubblicato il 09 Marzo 2011 da ania_goledzinowska
 
Foto di ania_goledzinowska

ADNkronos 9 marzo 2011

Il buio e la luce di Ania Goledzinowska

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Spettacolo/Il-buio-e-la-luce-di-Ania-Goledzinowska-Cosi-ho-deciso-di-raccontarmi_311769820252.html

 

Il buio e la luce di Ania Goledzinowska: "Così ho deciso di raccontarmi"
Ania Goledzinowska Ania Goledzinowska
ultimo aggiornamento: 09 marzo, ore 19:26
Roma - (Ign) - La modella polacca e il suo romanzo-verità 'Con occhi di bambina': "Volevo dar voce a quel mondo che spesso ignoriamo". Su Ruby: "Ci siamo scambiate messaggi su facebook. Ad Arcore ci sono stata ma solo perché molto legata al nipote del presidente del Consiglio". La Goledzinowska rinuncia al sesso: "Basta uomini... ora c'è la fede"

Roma, 9 mar. - (Ign) - Violenze, alcol, droga, ricatti e la vita dei night. L'esperienza che vive Ania, protagonista del romanzo-verità 'Con occhi di bambina' (edizioni Piemme) è l'avventura di chi venuta dalla Polonia in Italia per inseguire un sogno si ritrova a dover affrontare una serie di esperienze crude. Solo la fede l'aiuterà a uscire dal buio. L'autrice Ania Goledzinowska racconta con coraggio la sua storia come se fosse "una sorta di terapia" per liberarsi del suo passato. "Ho deciso di raccontarmi quando ho capito che esiste un mondo che noi ignoriamo. Ce ne accorgiamo solo quando troviamo tracce di vomito, urina o sangue sulle strade", dice la modella polacca a Ign, testata online del Gruppo Adnkronos parlando del suo libro che, già in libreria, sarà presentato il prossimo 14 marzo presso "Le Banque", storico locale di Milano.

 

"Ogni giorno apprendiamo notizie di omicidi di donne e bambini, di stupri - continua Ania Goledzinowska - ma nessuno si chiede il perché. E' colpa dei genitori? Colpa della società? Quelli che rischiano di diventare teppisti sono ragazzi soli, sono già fantasmi prima ancora di morire". Persone fondamentalmente sole, che vivono sofferenze, difficoltà economiche, altri addirittura violenze. "Ho voluto dare voce a questa parte del mondo", spiega l'autrice, "perché l'Italia non è solo bunga bunga, ci sono i problemi piu gravi".

 

 

A proposito dello scandalo Ruby, la modella polacca che domani, giovedi 10 marzo, sarà ospite nel salotto di Barbara d'Urso a Pomeriggio Cinque, afferma che "la stampa ha dato fin troppo spazio alle vicende dei festini ad Arcore e le ragazze dell'Olgettina facendole diventare delle star" mentre, insiste, c'è necessità di parlare di altro. "Io non giudico chi si fa strada utilizzando il proprio corpo, ciascuna può fare ciò che vuole". La Goledzinowska comunque non nega di aver partecipato a qualche festa ad Arcore "ma solo ed esclusivamente perché - afferma - sono molto legata al nipote del presidente del Consiglio Paolo Enrico Beretta (figlio di Maria Antonietta, la sorella scomparsa di Berlusconi, ndr).

 

 

"Qualcuno mi ha definita l'anti-Ruby", dice ancora la Goledzinowska sottolineando di aver avuro qualche scambio con la giovane marocchina: "Ruby mi aveva scritto qualche volta su facebook. Mi diceva che sono una venere e che mi invidiava. Sicuramente è una ragazza che non ha avuto una vita facile, poi però ha fatto delle scelte sbagliate".

 

 

La prefazione del libro 'Con Occhi Di Bambina' è firmata da Paolo Brosio che riassume in sintesi la vicenda della sua amica Ania: "Il pericolo, la violenza e la criminalità organizzata, il mondo della notte a Milano, tentacolare, avvolgente per una vita senza sbocchi di luce, sono gli ingredienti di un cocktail che poteva esserle letale. Ma la giovane vita di questa bella, solare e intelligente ragazza polacca stava a cuore a Qualcuno che la amava tanto dal Cielo e le ha indicato la via per uscirne fuori. Sono sicuro che l'Angelo custode è suo padre, la sua salvezza la Madonna di Medugorje".

 


AFFARITALIANI 5 marzo 2011

La violenza sulle donne, una cosa che sembra normale 

http://affaritaliani.libero.it/cronache/violenza_donne_normale040311.html

 

La violenza sulle donne, una cosa che sembra normale
Sabato 05.03.2011 12:00

Di Ania Goledzinowska, attrice

Si parla tanto dei festini Bunga Bunga e di ragazze che decidono di fare certe scelte,
 vendendo il proprio corpo. Gli si dà spazio su tutti i quotidiani e i settimanali e di conseguenza le si fa diventare delle star, diventando reginette di un ballo o l'altro. Invece la realtà è diversa. Non ci si dedica abbastanza tempo e impegno per impedire che vengano violentate le ragazzine.

Tre violenze sessuali in dieci giorni a Roma e riesplode la questione sicurezza. L'ultimo caso, il più grave è lo stupro di gruppo avvenuto nella vecchia sede dell'ambasciata somala,"oppure "la ragazza spagnola violentata a roma, un coltello alla gola pensavo di morire"o ultima violentata da tre carabinieri. Violenza sulle donne, sembra una cosa normale. Succede in pieno giorno, fa parlare per qualche ora e poi ci si dimentica. Ci si dimentica anche se per queste ragazze e un trauma che rimane a vita. Perchè chi violenta ti uccide, uccide la tua anima per sempre. Questo dovrebbe essere punito come un omicidio. Tantissime altre donne costrette alla prostituzione oppure molestate nei posti di lavoro o malmenate dai propri compagni. 

Le ragazzine che vivono i traumi degli zii o amici di famiglia che le hanno adocchiate nonostante siano solo bambine. Ci si chiede dove andremo a finire cosi? E colpa dei genitori? Che non dedicano abbastanza spazio ai loro figli che di conseguenza cresceranno comettendo stupri, omicidi, rapine,spacciando o assumendo droga? E' colpa della società che ignora un certo tipo di mondo facendo finta che non esiste? Perchè? Perchè è gente di cui non importa nulla a nessuno. Ragazzi che non hanno una famiglia, ragazzi soli , la cui la morte o eccessi sono solo un fastidio per la polizia. E proprio loro che rischiano piu di diventare teppisti.  Giovanni che ci sono in tutte le città del mondo. Ragazzi soli che sembrano i fantasmi prima ancora di morire. Perchè vivono intorno a noi ma nessuno li vede. Ci ricordiamo di loro solo quando disgustati  troviamo tracce di vomito, urina o sangue all' angolo di una strada. autrice del romanzo - verita "con occhi di bambina" edito piemme (uscito 22 febbraio 2011) ci racconta con la testimonianza in prima persona tutto questo. Parla di droga, alcol, violenza sui minori, stupro, ispettore di polizia corrotto e poi arrestato che contribuiva alla prostituzione, lei sequestrata dagli agguzzini minorenne, genitori assenti, una 14 anni uccisa e buttata nel cassonetto della spazzatura dal proprio ragazzo, e molte altre cose che hanno fatto parte della vita di questa ragazza polacca ormai 28'anni, che ora vive a Milano, e racconta la sua cruda storia in un libro. Perchè la sua storia e la storia di tante altre persone, spesso donne, che non hanno voce, perche le volte stare dalla parte della giustizia ci si sente impotenti. E la voce va data magari a chi certa vita se la sceglie (le escort, rubygate etc).

 

 

 Intervista - TGCOM - "Non mollare mai" Con occhi di bambina, l'autrice- 28.02.2011

Ania a Tgcom: "Non mollare mai"Con occhi di bambina, l'autrice

Un romanzo-verità, una testimonianza cruda e sincera di una vita difficile e piena di sofferenza. Tutto raccontato in Occhi di bambina: il libro edito Piemme di Ania Goledzinowska , una giovane polacca giunta in Italia per fare la modella che invece si è trovata nel racket della prostituzione a contatto con sfruttatori che non le hanno risparmiato alcuna violenza. Ha conosciuto l’inferno, poi ha trovato la luce: la fedei sognila speranza. “Non ho mai smesso di sognare – racconta a Tgcom – Con la mia testimonianza vorrei arrivare al cuore della gente e lasciare un messaggio di speranza”

 

Il tuo libro è stato definito un romanzo-verità. Denunci violenze, l’uso di droghe, un sistema corrotto. Ti aspettavi di trovare questo degrado qui in Italia?
" No. Lo scontro con la realtà è stato durissimo. Quando ho intrapreso il viaggio verso l’Italia mi aspettavo di trovare un paese felice, le arance sugli alberi, il sole, le presone buone. E invece purtroppo non è stato così."

Parti dalla descrizione del tuo stupro. Un momento difficile da ricordare. Come mai questa scelta? 
"La mia storia è quella di tante donne. E’come se avessi voluto dare voce a questo popolo di invisibili. Ho fatto un percorso molto difficile, ma volevo farlo: è stata per me una sorta di terapia."

A un certo punto parli del mondo dello spettacolo e dici che tu sapevi e vedevi tutto, ma che hai scelto di rimanere te stessa e stare fuori da certi meccanismi. Che vedevi? 
"Ho visto di tutto. Come ho scritto nel libro, a un certo punto apro una porta per sbaglio e vedo un noto presentatore televisivo(preferisce non fare il nome, ndr) a letto con due trans; oppure in bagno ho trovato una presentatrice ubriaca, a terra e con le mutande abbassate. Insomma, di tutto. Io però ho sempre creduto che se hai un sogno da inseguire prima o poi si avvera. Ho scelto di continuare a studiare spettacolo, di andare per la mia strada senza chiedere favori a nessuno, di seguire un percorso e prefissarmi un traguardo: ad esempio questo libro."

Sei stata definita da molti l’anti-Ruby. Cosa ne pensi di lei,delle ragazze di Olgettina, dei festini di Arcore e del bunga bunga?
"Ho letto da qualche parte che Ruby si è convertita al cristianesimo, allora sarà la fede a salvarla. Per le ragazze di via Olgettina credo che non sia stato Berlusconi a calpestare la loro dignità, ma che siano state loro a calpestare la dignità delle donne, di tutte la altre donne che non scendono a compromessi".

Cosa diresti o consiglieresti a chi vende il proprio corpo per arrivare da qualche parte? 
"I media su questo si concentrano troppo: a loro non direi niente. Dio vede e provvede, faranno in conti con la propria coscienza. Invece mi soffermerei su quelle donne che sono costrette a prostituirsi, che sono sfruttate perché ce ne sono tantissime."

C’è stato un momento in cui hai deciso di mollare tutto?
"Non uno, tantissimi. La depressione, la droga, i problemi economici continui, la miseria. Ma anche adesso: ho scritto il libro, è vero, ma semmai non posso permettermi l’affitto. Solo che io non vado da nessuno a elemosinare soldi."

Poi è arrivato Medjugorje e la fede…cosa è successo?
"Ho sempre sentito dentro di me il bisogno di andare a Medjugorje. L’amicizia con Paolo Brosio mi ha fatto scoprire la fede. Con lui poi ho litigato, sono andata in pellegrinaggio con altre persone e ho provato sensazioni inspiegabili".

A un certo punto parli della Madonna e dici che non l’hai vista come la descrivono tutti, con l’abito bianco lungo e i capelli sciolti, ma sentivi che c’era. Cosa sentivi?
"L’apparizione in sé mi ha deluso perchè non ho visto niente. Poi durante la via crucis alla seconda stazione sono caduta a terra e non volevo più continuare. A un certo punto ho sentito una spinta, ho proseguito e ho iniziato a pregare da sola, io che non avevo mai pregato in vita mia".

Se dovessi tornare indietro c’è qualcosa che non faresti?
"No.Credo che tutto quello che ho vissuto, anche se doloroso, doveva accadermi per arrvivare dove sono oggi. Penso che doveva essere così perché quando conosci l’amore di Dio non c’è niente che ti può ferire. Sei illuminato e protetto da questo amore".

Qual è il tuo messaggio?
"Voglio solo parlare con sincerità al cuore della gente, raccontare le emozioni e dare un messaggio di speranza a tutti quelli che vivono in condizioni tristi, peggiori di quelle in cui ho vissuto io".

Manuela D'Argenio

 


 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

FACEBOOK

 
 

I MIEI BLOG AMICI

ULTIMI COMMENTI

AREA PERSONALE

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963