MAI DIRE MAI

E perchè non dovrei pubblicarti? Anzi, grazie del commento.
Sai qual è il problema? E' che io insegno italiano in una prima elementare e mai come in prima, le assenze pesano molto sul processo di apprendimento dei bambini. Anzi, questo purtroppo accade sempre: se per vacanza o malattia un bambino perde delle lezioni, quasi sicuramente si porterà dietro delle lacune, a meno che non sia un bambimo dotato di buone capacità. E i bambini a cui io mi riferivo, non sono tali.
Infatti la bambina che è partita ora per la Romania ha mille problematiche alle spalle (ha iniziato la scuola dopo tre settimane, ha un anno in più rispetto ai compagni, non conosce bene la lingua, non viene seguita a casa da nessuno, arriva spesso in ritardo anche di mezz'ora...). Per questo mi sono alterata quando l'ho vista al supermercato.
Circa la mamma che invece ha ribadito che è un loro diritto andare in vacanza, ci sono da dire un paio di cosette:
il bambino ha perso 10 giorni subito dopo le vacanze di Natale, per cui è stato lontano dai banchi di scuola ben 26 giorni, un tempo interminabile;
- il bambino era già un po' lento ed in difficoltà e al rientro a scuola, era regredito come se fosse tornato ai primi giorni di settembre;
- chi riesce a fargli recuperare tutto il lavoro fatto? Mica può saltare gli esercizi su CA-CO-CU-CI-CE-CHI-CHE?
E' giusto che ogni famiglia decida come comportarsi, ma non mi venire a dire che quella di andare in vacanza e di fregarsene della scuola sia una scelta oculata e non egoistica. Poi però, tu genitore non puoi pretendere che tuo figlio vada bene e ti lamenti perchè a scuola si corre troppo col programma. Perchè questo è ciò che succede.
Di contro, so benissimo che la scuola sta andando male anche per colpa di molti insegnanti che insegnano di malavoglia. Insegnare è molto impegnativo e faticoso se lo vuoi fare come si deve ma ormai sono in pochi a farlo.
Io sto andando a scuola anche nei miei giorni liberi o mi fermo quattro ore quando ne dovrei fare solo due. Ho dato anche la disponibiltà per andare a scuola un pomeriggio in più a fare del recupero per chi è in difficoltà... Ma alla lunga, passa anche la voglia di impagnarsi se da parte delle famiglie ci sono solo delle pretese e non si vogliono prendere alcun impegno e responsabilità. In fondo, i figli con cui lavoro, non sono miei e io lo stipendio lo predo ugualmente. Molti genitori non si rendono conto che stanno minando il futuro dei doro figli.
Come vedi, anche la mia risposta è molto lunga perchè l'argomento mi tocca sul vivo... ci tengo e ci credo al mio lavoro e fare il bene dei bambini a volte significa inimicarsi i genitori. Solo alla lunga, vengono a ringraziare, quando sono alle medie o alle superiori. Avessi a che fare con dei vasi di porcellana da riempire, mi comporterei diversamente.
Ho scritto di getto... scusa se non mi sono espressa sempre chiaramente.
Buona domenica... Cra cra cra

PS: non voglio togliere nulla alle maestre della scuola materna, ma un conto è perdere 10 gioni lì, un conto perderlo a scuola... Di sicuro il vostro rapporto con loro è diverso che quello che avete con noi (e poi con i professori di medie e superiori)...

Ti sei espressa benissimo. E capisco assolutamente il tuo punto di vista...quello che dici tu è ciò che io chiamo appunto "collaborazione intelligente" ma dato che questa non c'è...allora forse tocca che ognuno si metta nel ruolo e bon.Se alla fine il bimbo verrà bocciato in prima elementare...che nessuno ricorra al TAR ma si stiano molto zitti. Io ti dico, per ora ho esperienza solo dell'asilo e lì, sai, l'assenza conta poco, per dire, però, se le maestre dicono "vogliamo che i bambini vengano vestiti in un certo modo per comodità..." non capisco davvero la testardaggine di alcune mamme che mandano le bimbett a scuola con collant e vestitino in jeans con bottoncini e cinturine. Cosa vuoi collaborare con queste qua??? ;)

BOCCIATO?!!?!!!!!
Ma nemmeno nelle classi sucessive ormai è possibile farlo! Se un tabaccaio si difende sparando, alla fine va in galera lui, mica il delinquente che l'ha derubato e minacciato!
Se solo si propone la bocciatura, un insegnante è messo alla gogna e viene soppesato ogni suo gesto, da quando è nato! Mica voglio subire un processo io.
Pensa che nella scheda di valutazione dobbiamo mettere i voti che vanno dal 5 al 10. Ma il dirigente ci ha "imposto" di non usare il 5, ma nemmeno il 6 "per non scontentare le famiglie che si aspettano grandi risultati dai loro figli"... Per cui anche chi è in difficoltà, e qualcuno c'è sempre in ogni classe, si ritrova 7 in italiano, quando fatica ancora, non solo a leggere e scrivere, ma anche solo a ricordare tutte le consonanti... Vedi tu. Cra cra cra.

Sarà per quello che il mio avvocato m'ha scritto su un documento "atti ha certificare il motivo.."? Complimenti allora non a lui...ma al dirigente che, se tanto mi dà tanto, la penserà come il mio avvocato e avrà la stessa capacità di scrivere l'italiano. Vabbè che anche io faccio degli errori però forse, come giustificazione, ho il fatto di essere straniera...mah...comunqe...difficile cosa far l'insegnante oggigiorno. Io sarei invece per i voti da 0 a 10 ( o 9, quel che è )e bocciatura quando ci vuole. Altrochè. Che di somari in giro ce n'è già molti.

E ce ne saranno sempre di più... Buona serata... ciao ciao. Cra cra cra.

Perdona l'intromissione ma si dimentica un piccolissimo particolare... L'educazione è un dovere genitoriale... L'istruzione un Diritto del bambino... Quindi se a un bambino non va di andare a scuola i una mamma fa esercizi di calligrafia sostituendosi alla "sua" creatura o decide senza informare la scuola di una sua (della madre) impellenza esercita una prevaricazione sul diritto del figlio di avere una istruzione. Poi possiamo discutere se l'istruzione sia o meno esaustiva ma gli orari e i tempi sono decisi dalla scuola non dailla mamma. Cosa avrebbe detto quella madre magari vedendo un Pilota la mattina del suo volo sapendo che il volo è cancellato in quanto il pilota aveva da fare l'indomani? lo ha deciso lei ma lei non aveva i titoli per farlo autonomamente... Magari neppure ha avvisato il padre di questa sua decisione... del resto si sa... Se il figlio è un possesso questo pensiero diventa la naturale conseguenza.

Ottimo Isry! *___*
Quando dico che certe famiglie fanno scelte egoistiche, mi riferisco proprio al fatto che privano il bambino del proprio diritto di procedere in un percorso formativo lineare e non troppo stressante... Lo mettono in grosse difficoltà: dovrà lavorare come un forsennato al ritorno dalle vacanze, facendo male il lavoro di recupero affiancandolo a quello ordinario. Gli richiedono una mole di lavoro non adeguato all'età e alle sue capacità e sarà stanco e demotivato. Tutto a discapito dell'apprendimento e della sua serenità. Questo non per sua scelta, ma per scelta dei genitori che sono andati in vacanza. Mah! Cra cra cra.