Brain damage

Mappazzone di cose a caso

Pensavo che le persone proprio non riescono a fare autocritica. Se prendono i due di picche è lui/lei ad essere stronzo/a. Se va male qualcosa è il destino infame, insomma. Un po' come quando andavo al liceo: per la mia compagna di banco era sempre la sua versione di latino la più difficile, e la professoressa ce l'aveva con lei, e due ore erano poche, e aveva i dolori mestruali, e aveva litigato col fidanzato. E, manco a dirlo "il risultato non conta nella vita": no, chiaro, se perdi del tuo 17esimo posto a chi vuoi freghi qualcosa?

Poi mentre facevo colazione al bar mi sono accorta che il mondo è proprio pieno di gente di merda pronta a fottere il prossimo. Che poi son gli stessi che, sempre al bar, urlano di voler cacciare parlamentari e politici vari: sì caro, peccato che tu poco fa abbia preso per il culo il cinese in cassa che non sa dare il resto, e ti sei pagato il mondo con due spicci. Perché siamo sempre lì, gli altri son cattivi gnegnegne e io invece solo un burlone. E poi la colpa è sua che è cinese che viene qui a fottermi il lavoro.

Camminando mi sono accorta che ci sono duemila cestini per buttare la carta, ognuno dotato anche di posacenere: e qualcuno mi spieghi com'è possibile che la gente butti le cicche per terra. Fumo pure io eh, ma lì, all'angolo, saranno due metri e mezzo, posso buttare il mio schifosissimo mozzone di sigaretta nel suo apposito contenitore, perché gettarlo lì? Che poi sotto i portici già è scivoloso di suo, se ci aggiungiamo carte e roba varia è la fine.

Per concludere, dormire da soli non è bellissimo affatto. Me lo ricordavo meglio.