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Post n°814 pubblicato il 16 Novembre 2015 da mullerina
Nell'ultimo post pubblicato parlavo di futuro, quel qualcosa che è normale progettare in anticipo, su cui si fantastica, si sogna e di sicuro non si pensa possa andare in frantumi in un attimo. Perchè vivere con la paura della morte significa non vivere. Ho scritto una poesia quella notte. La scia di morte mi aveva lasciato piena di angoscia e dalle mie parole la si percepiva, insieme al senso di smarrimento e quasi di non riconoscimento di me stessa, davanti ad un sentimento nuovo, una rabbia, mista alla paura. Oggi però è un giorno diverso, per questo quella poesia non la scriverò qui (l'ho pubblicata altrove) e non sento il bisogno di quello ora. Viviamo per noi e per quei ragazzi. |
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