Mirtilla

Ri-svegliarsi da un sogno…la consapevolezza dei 30 anni.

…premesso che chi vi scrive al gran traguardo dei trenta non è ancora arrivata e non sa cosa voglia dire affrontare la famosa “crisi dei trent’anni” dato che al momento è ancora alle prese con la crisi dei 29, malapena passata la crisi dei 28…inzomma, dovete capirmi, io sono in crisi da quando sono nata…già nei primi anni di vita, il dovermi separare dal mio adorato orsetto rosa della ninna mi ha procurato la prima grave crisi…di lì in poi è stato un vero e proprio susseguirsi..
Cmq dato che tra poco toccherà anche a me…dato che qualche post fa disquisivo sui single maschi over trenta…ora farei un passo indietro ad analizzare i rapporti oltre i trenta.

Quand’ero piccola avevo le idee molto chiare…il sogno era: mi sarei fidanzata ai 20 anni, con la persona giusta, ovviamente, mi sarei poi sposata intorno ai 25 e per i 30 sarei stata sicuramente già mamma di un paio di pargoletti, una femmina ed un maschio…avrei preso un paio di cani, qualche gatto, e vissero tutti felici e contenti nella casa di campagna…si chiude il sipario…musiche di sottofondo…compare la scritta “the end”…applausi prego…grazie.

Crescendo mi son dovuta scontrare con la triste realtà e man mano che avanzavo con l’età iniziavo a sentir puzza di fregatura…sìsì che a 20 anni avevo il fidanzato ma era ben lontano da essere la persona giusta per me, anzi, ora posso dirlo con certezza: è stato il ragazzo più sbagliato che abbia mai avuto…ai 26 anni ero sposata, come secondo i miei piani infantili (bella roba và) ai 27 ero separata (ecco questo non era previsto) ai 28 ero sclerata ed ora come sono non lo so più…sono un po’ in confusione ma posso dirvi che è stata una bella botta lo scontro con la realtà.

Ritornata (contro la mia volontà) nella vita reale, una volta recuperate le forze ed iniziato a guardarmi intorno mi son resa conto di non essere l’unica….chissà perché me ne son resa conto solo dopo…sarà che mi avvicinavo ai trenta, sarà che prima forse non volevo vedere, volevo illudermi che non fosse così ma ho notato che al momento i single di ritorno over trenta, il più delle volte sono separati, divorziati, (anche più volte) con figli da un matrimonio o da più di uno, da una convivenza o da più d’una…ora le storie che senti all’ora dell’aperitivo non trattano più di fidanzati lasciati ma di compagni o mariti lasciati, o dai quali si viene lasciati…con la stessa facilità con cui prima si trattavano i rapporti più leggeri.

Sono cambiati i tempi, dicono…

La colpa è della società, dicono…

La colpa è delle donne che non subiscono più in silenzio, dicono…

Dicono tante cagate e luoghi comuni che son stufa di sentirmi ripetere…la società non centra, la parità delle donne forse centra solo in minima parte (solo per il fatto che ora le più non aspettano di essere massacrate di botte, per decidersi a lasciare un marito “difficile”) c’entra secondo me il fatto che al giorno d’oggi si faccia fatica a trovare ancora persone con valori e principi saldi, c’entra il fatto che oggi i giovani siano più confusi e non sappiano bene cosa vogliono, c’entra che non si ha più tanta voglia di fare sacrifici, che si voglia scegliere sempre la strada più breve, quella più semplice e in discesa…eppoi non si può generalizzare, fare di tutta l’erba un fascio…bisogna vedere caso per caso, persona per persona, situazione per situazione.

Con l’esperienza che ho avuto però, oltre ad essere un tantinello più disillusa, mi vien spontaneo di mettere in guardia le future mogli/conviventi, cariche di entusiasmo per una futura vita (sempre e per sempre) insieme, dirle di fare attenzione che non si tratta di una scampagnata, ma che ci vuole impegno, pazienza, tanta pazienza, dedizione e che soprattutto non abbiamo (mi ci metto pure io) nessuna garanzia di buona riuscita, niente e nessuno ci può dire che durerà una vita con la persona amata, anche se ora siamo innamoratissimi e crediamo che sarà per sempre…ma non sarà una fedina al dito, non sarà tatuarsi reciprocamente il nome dell’amato sulla pelle, non sarà adottare insieme un cane o fare un figlio a far da garanzia sulla durata del legame…come andrà a finire la vostra storia, non potrete saperlo e in alcuni casi nemmeno deciderlo voi…andrà come sarà destino che debba andare, ma nessuno è al riparo da un fallimento, nemmeno con una vera d’oro benedetta al dito.

Scusate per queste parole non è pessimismo…semmai realismo…

So che ora molti staranno pensando…”beh, guarda questa, le è andato tutto storto ed ora deve predire sventura e disgrazia ad ogni nuova coppia…sta sfigata…tanto a me non capiterà mai”

Mi spiace ma questo non è il mio intento, anzi vi auguro ogni bene, a voi ed alla vostra metà e mi auguro che la vostra unione possa essere esattamente come l’avete sempre sognata…il mio è solo un avviso, della serie “ragazze fate attenzione, non sono sempre rose e fiori, meglio partire con i piedi per terra che non sulle nuvole, meglio cautelarsi in anticipo, perché il risveglio con la faccia sull’asfalto, vi garantisco che fa proprio male…lo dico per esperienza personale”

E voi, come la pensate??

Secondo voi, come si spiegano tutti questi legami (matrimoni/convivenze) falliti e rifalliti?

Qual è la causa, secondo voi?!?

Evvai con un altro dibattito…