Mirtilla

sarò mica stata adottata??

mi pongo sinceramente questa domanda da quando ero molto molto piccola...e più passa il tempo più penso che ben non sia stata adottata, qualcuno in ostetricia abbia fatto qualche casino trentanni fa e che per errore io sia stata messa nella culla sbagliata...solo così forse si potrebbe spiegare l'assoluta, totale, massima e completa diversità fisica (più o meno) ma soprattutto mentale tra me e quelli che si spacciano per i miei genitori.
che va bene avere delle divergenze, non avere la stessa visione della vita (quello potrebbe anche starci considerando il cambio generazionale) ma non a questi livelli.
mi son sempre sentita "fuori posto" all'interno della mia famiglia, mi son sempre sentita sbagliata, o così mi ci facevano sentire: il mio modo di comportarmi non andava (e tuttora non va) bene, il  mio modo di pensare era (ed è) sbagliato, le mie idee inopportune ed i miei sogni folli (stessa cosa pensavo -e penso- io di loro, eh, sia chiaro)
che per anni ed anni ci hanno anche provato e riprovato con le buone (poche) e con le cattive e con le (ancora più) cattive maniere...con castighi, punizioni (morali e corporali) con le urla, i litigi e i tentativi di sensi di colpa...ma questa testaccia sbagliata proprio non son riusciti a cambiarla...
son riusciti a tarparmi le ali, quello si, a distruggermi i sogni, a cambiare il mio percorso d'istruzione e conseguentemente quello lavorativo...ma niente di più (e dici poco!!) la mia testa è rimasta sempre la stessa, anche se per il quieto vivere ho dovuto vivere una vita che non rispecchiava tanto me, quanto loro...certo, ero più piccola non potevo certo scappare di casa (anche se lo ammetto, una volta ricordo di averci provato...forse due, va!!) per andarmene ho dovuto aspettare di avere la maggiore età ed un lavoro che mi consentisse di provvedere autonomamente al mio mantenimento perchè io con loro, non volevo aver niente da spartire che non fosse il pranzo domenicale dalla nonna (che adoro!!) ed è forse solo grazie all'influenza della nonna che non ci siamo ancora rispettivamente presi per il collo
ed ora che sono bene o male riuscita a trovare un equilibrio nella vita, ora che son riuscita ad attuare un compromesso tra quello che volevo io e quello che volevano loro, ora che ho bene o male sistemato alcuni errori passati, che sto relativamente bene, sono serena e pronta a voltare pagina, a darmi un'altra possibilità...non va ancora bene...il vero problema è che qualunque cosa io possa dire o fare, per loro non andrà MAI bene...quindi, a questo punto mi chiedo cosa serva fare dei sacrifici e delle rinunce per loro, mediare tra i miei "vorrei" ed i loro "non puoi"...se tanto in ogni caso non andrà mai bene. basta. disconosciamoci del tutto, facciam finta di non esser nemmeno più parenti, ognuno per se...ognuno libero di fare quello che vuole.

se tutti sono meglio di me, (più belli, più bravi, più furbi, più a modo, più saggi, più...)ed io sono veramente questa vergognosa pecora nera che si dice...io un esamino di coscienza sull'educazione impartita, al posto vostro me lo farei...così, eh, tanto per dirne una...

"Verso che cosa andiamo?" lei chiede.
Lui dice "Beh, questo non si sa,
però sappiamo bene cosa non c'era qua,
non c'era qua, non c'era".
Salviamoci la pelle
che, bella o brutta, è quella lì:
rendiamola unica.
Salviamoci la pelle!
(che è quello che ci resta)